IL CINEMA DEL CARBONE – DIALOGHI DI TEATRO CONTEMPORANEO: CRISTIANA MORGANTI A TU PER TU CON LEONETTA BENTIVOGLIO

MANTOVA – Lunedì 24 febbraio alle ore 21.15, presso il Cinema Oberdan, in Via Oberdan 11 a Mantova, si terrà il secondo appuntamento di Dialoghi di teatro contemporaneo con Non so dove sono, mi sono già persa qui: Cristiana Morganti  in dialogo con la giornalista Leonetta Bentivoglio, firma delle pagine culturali di La Repubblica che ha scritto, tra le altre cose, una biografia su Pina Bausch di cui era amica.

Cristiana Morganti, danzatrice e coreografa, è stata prima ballerina del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, e “storico” ed intenso è il suo rapporto con Pina Bausch che viene raccontato nelle conferenze danzate (Moving with Pina e Jessica and Me) che Cristiana Morganti porta nei principali teatri italiani ed europei. Cristina Morganti è apparsa anche nel film di Pedro Amodovar Parla con lei e nel film Pina di Wim Wenders.

Nelle sue attuali creazioni di coreografa, Cristiana Morganti parte da modalità creative simili a quelle della sua maestra, come la composizione su improvvisazioni a partire dall’elaborazione di dati biografici ed emozionali dei danzatori, per spingersi oltre, in territori e in paesaggi artistici nuovi, che rendono originali e intensi i suoi lavori.

Cristiana Morganti racconterà al pubblico del Cinema del Carbone il suo rapporto con la danza, i suoi esordi, il suo sodalizio con la grande maestra del teatro-danza, confidando così aspetti inediti su come nascessero le coreografie, sui “principi del lavoro con Pina” e sulla figura di un’artista tra le più importanti che ha segnato la danza e il teatro del Novecento, suggestioni ancora presenti nelle ultime creazioni della Morganti, quali Another round for five che ha debuttato a Napoli nei mesi scorsi e che è in tournée in Italia in queste settimane.

Prossimi appuntamenti:

  • LUNEDÌ 9 MARZO 2020- ORE 21.15

PROVE APERTE Con SONIA BERGAMASCO in dialogo con STEFANIA ULIVI

Sonia Bergamasco è nata a Milano, dove si è diplomata in pianoforte. A teatro lavora con Thomas Ostermeier, Thodoros Terzopoulos, Carmelo Bene, Giorgio Strehler. Premio Duse per il suo lavoro d’attrice, è interprete e regista di spettacoli in cui l’esperienza musicale si intreccia più profondamente con il teatro. Tra gli altri Il Ballo (tratto dal racconto di Irène Némirovsky) e L’uomo seme, entrambi nata dalla collaborazione artistica con il Teatro Franco Parenti di Milano. Nel 2017 dirige al Piccolo Teatro lo spettacolo Louise e Renée, ispirato a Memorie di due giovani spose di Balzac, di cui Stefano Massini cura la drammaturgia originale. Nel corso della lunga collaborazione artistica con il compositore Azio Corghi interpreta ruoli di cantante-attrice in Italia e all’estero. Nel ruolo di Elvira nell’opera Il dissoluto assoluto su libretto di Jose Saramago, è al Teatro Sao Carlos di Lisbona nel 2005 e alla Scala di Milano nel 2006. Al Teatro San Carlo di Napoli, nel 2017, è interprete e autrice della narrazione di scena nella versione da concerto del Fidelio di Beethoven diretta da Zubin Metha. Collabora stabilmente in -con un vasto repertorio per voce e pianoforte – con il musicista Emanuele Arciuli. Per l’edizione 2019 del Festival del Maggio musicale fiorentino firma la regia delle Nozze di Figaro di Mozart. Protagonista del film L’amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci. Nastro d’argento per La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana; lavora con Bernardo Bertolucci, Giuseppe Piccioni e Franco Battiato. È La Regina madre del film Riccardo va all’inferno, di Roberta Torre e Luce nella commedia Come un gatto in tangenziale, diretta da Riccardo Milani.

Premio Flaiano come miglior interprete nel film De Gasperi, di Liliana Cavani, riscuote grande successo nelle serie Tv Tutti pazzi per amore e Una grande famiglia entrambe dirette da Riccardo Milani, ed è Livia nella serie televisiva Il commissario Montalbano. Per il film Quo vado?, diretto da Gennaro Nunziante, vince il Premio Flaiano come interprete dell’anno, il Premio Alida Valli come migliore attrice non protagonista al Bari International Film Fest e il Premio CIAK d’oro.

  • MARTEDÌ 5 MAGGIO 2020 – ORE 21.15

ETERODIREZIONE: UN PROCESSO DI SCRITTURA LIVE  Con MARCO CAVALCOLI- FANNY&ALEXANDER- in dialogo con Nicola Arrigoni

Fanny&Alexander è una bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi De Angelis e Chiara Lagani.  Si aggregano stabilmente alla compagnia nel 1997 Marco Cavalcoli, attore e nel 2002 Marco Molduzzi, organizzatore. La compagnia, nell’arco di venticinque anni di attività, ha realizzato oltre una settantina di eventi, tra spettacoli teatrali e musicali, produzioni video e cinematografiche, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, convegni e seminari di studi, festival e rassegne. Tra i suoi lavori si ricordano il ciclo dedicato al romanzo di Nabokov Ada o ardore e vincitore di due premi Ubu; il progetto pluriennale dedicato a Il Mago di Oz (2007-2010) e l’affondo dedicato alla retorica pubblica con le serie dei Discorsi per indagare il rapporto tra singolo e comunità. Nel 2015 Fanny & Alexander cura regia, allestimento e costumi dell’opera Die Zauberflöte – Il flauto magico di W.A. Mozart su commissione del Teatro Comunale di Bologna. Tra gli ultimi lavori To be or not to be Roger Bernat, spettacolo che anticipa il futuro progetto sull’Amleto; il ciclo dedicato alla quadrilogia L’amica geniale di Elena Ferrante (Edizioni E/O) con i due spettacoli Da parte loro nessuna domanda imbarazzante e Storia di un’amicizia su cui Chiara Lagani (Premio Speciale per l’innovazione drammaturgica 2017, assegnato nell’ambito del Premio Ricicone) ha intessuto un fine lavoro di costruzione drammaturgica. Dell’ultimo biennio anche il progetto itinerante Se questo è Levi dedicato alla figura di Primo Levi: per questo percorso la compagnia ha vinto il Premio Speciale Ubu 2019, mentre il protagonista Andrea Argentieri si è aggiudicato il Premio Ubu come miglior attore o perfomer under.

I Dialoghi sono condotti da Igor Esposito: poeta e drammaturgo, i suoi lavori teatrali sono stati interpretati da, tra gli altri, Licia Maglietta, Toni Servillo, Giovanni Ludeno, Peppino Mazzotta, Nicoletta Braschi. Sua la riscrittura dell’Orestea, dalla quale è nato lo spettacolo Radio Argo di Peppino Mazzotta e dell’Aida, prodotto dal teatro Biondo Stabile di Palermo per la regia di Roberta Torre.

Leonetta Bentivoglio: Scrittrice e giornalista, Leonetta Bentivoglio lavora dagli anni 80 per le pagine di Cultura e Spettacoli de La Repubblica. È autrice di vari libri, fra cui tre monografie dedicate a Pina Bausch.

Stefania Ulivi: Nata a Brescia nel 1960, laurea in Storia, diploma alla scuola di giornalismo della Luiss, e un corso di aggiornamento in giornalismo digitale alla Columbia University. Dal 1989 lavora al Corriere della Sera: prima nella redazione cultura e poi in quella degli spettacoli. Nello stesso settore, ha lavorato a Sette. Dal 2009, vive a Roma dove si è spostata per seguire la creazione della redazione romana di corriere.it Dal 2013 è tornata a tempo pieno alla redazione spettacoli, sempre nella sede romana. Scrive prevalentemente di cinema e cultura. Fa parte del direttivo del Sngci, il sindacato giornalisti cinematografici italiani.

Nicola Arrigoni: Critico militante di teatro, danza e redattore del quotidiano La Provincia di Cremona, collabora inoltre ai periodici Sipario, Hystrio ed è autore di numerosi saggi tra i quali Alle origini del Piccolo Teatro. Gli articoli di Paolo Grassi e Giorgio Strehler, Passaggi e paesaggi Testoriani, Lo sguardo dell’altro sul nulla che opprime. Componente della giuria dei Premi Ubu e dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro, collabora a progetti formativi presso diverse istituzioni teatrali ed artistiche italiane – Conservatorio di Brescia, Teatro GiocoVita di Piacenza,  Fondazione Teatro Amilcare Ponchielli- e tiene il corso di Tecnica della comunicazione e management musicale presso il Conservatorio di Cremona.

BIGLIETTI: intero a 10 euro; ridotto a 7 euro soci de il cinema del carbone e dipendenti Marcegaglia; ridotto a 5 euro per studenti delle scuole superiori, delle scuole di teatro e di danza e dell’Università di Mantova.

CONTATTI: il cinema del carbone – 0376.369860 – info@ilcinemadelcarbone.it

www.ilcinemadelcarbone.it– facebook il cinema del carbone

IL CINEMA DEL CARBONE è un’associazione di volontariato culturale nata del 2002 quando nel centro di Mantova le numerose sale cinematografiche hanno iniziato a chiudere. Un gruppo di cittadini si è quindi esposto, anche economicamente, per sistemare prima la cabina di proiezione di uno spazio teatrale, il Teatreno, e successivamente un vecchio cinema per dare vita a quella che ora è una tra le realtà culturali più vive della città. Il cinema del carbone è attivo infatti tutti i giorni della settimana grazie al lavoro di una quindicina di volontari che nella propria vita “civile” svolgono professioni differenti (maestra, libraia, impiegato, elettricista, assistente sociale, insegnante, tanto per citarne alcuni). In una sorta di “presidio culturale” che cerca di mantenere vivo il centro storico tutto l’anno, al cinema Oberdan, sede de il cinema del carbone, circolo che conta oggi più di 900 soci all’anno,  si proiettano film d’essai, prime visioni, si organizzano corsi di cinema, si svolgono attività di alternanza per gli studenti, si pianificano attività con bambini ed anziani, oltre a rassegne con molte associazioni del territorio in cui si affrontano tematiche differenti (scienza, arte, attualità, fine-vita, diritti civili, ambiente, etc), si parla di teatro contemporaneo e, ogni tanto, si fa musica.

Il cinema del carbone è affiliato alla UICC, è sala d’essai, fa parte del circuito Europa Cinema ed è una sala FICE.

 

 

 

 

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