IL SALTO DI PAJARITO, LA NUOVA PRODUZIONE DISCOGRAFICA DI DOMENICO MECO GAETA

Ci sono storie, anche con protagonisti degli animali, che per taluni versi sembrano non meritare l’attenzione generale, ma che possono trasformarsi in un grido di dolore per l’indifferenza generale. A ben guardare queste storie diventano significative della volontà di un essere vivente di non lasciarsi prendere la mano dai luoghi comuni.

Di ritagliarsi quell’alito di libertà che però non riesce a trasformarsi in respiro costante.

Il caso, ad esempio, è quello di un toro che a Città del Messico, l’accaduto è vero, decide di non divenire l’attore principale di una corrida e come gesto di ribellione abbandona l’arena.

Lo fa però saltando la staccionata e finendo in tribuna.

La conseguenza, ahimè, per lui non è la comprensione degli uomini presenti allo spettacolo che lo aiutano a realizzare il suo sogno.

Bensì l’incapacità degli stessi di capire il perché di tale gesto li porta a scegliere la strada più stereotipata.

Il finale, infatti, è tragico in quanto il toro viene ucciso.

Da questo fatto vero e quindi, quasi, di normale quotidianità, l’autore e interprete mantovano Domenico “Meco” Gaeta ha tratto spunto per la produzione del suo nuovo brano.

Brano dal titolo “Il Salto di Pajarito”, questo il nome del toro, che dal 9 giugno è in programmazione nelle playlist di Spotify e dal 12 giugno, nella versione video, è possibile apprezzarlo sulla piattaforma di You Tube.

Una canzone carica di significati e di atmosfere coinvolgenti.

Domenico Gaeta per questo progetto artistico ha trovato la piena e convinta collaborazione dell’etichetta discografica romana “Italiana musica artigiana”.

Italiana Musica Artigiana è una nuova etichetta discografica ed editoriale indipendente, che nasce nel 2019 con l’intento di intraprendere un percorso musicale d’autore seguendo l’esempio delle storiche etichette indipendenti italiane. La filosofia di queste etichette era quella di seguire da vicino e far crescere i propri artisti, dandogli visibilità e creandogli un proprio spazio. Una su tutte la storica “it” di Vincenzo Micocci e i suoi figli, con la quale Gianluca Fiorentini iniziò un rapporto di collaborazione già negli anni ’80.

L’autore virgiliano ancora una volta con la sua penna pone la propria attenzione su temi di sicuro impatto che lasciano poco spazio all’aspetto commerciale e richiamano l’attenzione del suo pubblico sulla qualità e raffinatezza del testo e delle sonorità abbinate.

Paolo Biondo

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.