La Galleria MAD di Lucia Quasimodo è lieta di presentare due artisti di livello mondiale come Mark Kostabi e Tony Esposito, due personaggi che a suon di musica e pittura vivono un legame artistico pieno di contaminazioni tra musica e pittura.
Ritmo, colori, intensità e forme sono al centro della loro poetica e durante la mostra a loro dedicata ci saranno moltissime sorprese.
L’ evento è in collaborazione con il progetto MaterManto di Massimo Pirotti.
Un sodalizio dove i talenti di entrambi vengono alimentati grazie alle contaminazioni tra Arti figurative e Musica.
Tony Esposito conosciuto come grande musicista ma meno come pittore e Mark Kostabi più conosciuto come pittore che come musicista collaborano da molti anni mettendo a disposizione le loro conoscenze componendo opere a quattro mani sia musicali che pittoriche realizzando le scenografie dei loro concerti in una esplosione creativa di ritmi e colori e vitalità
PAINTBEAT
Un mondo quello dell’arte che si rafforza solo se le idee si uniscono e si contaminano, proprio questa variegata sensibilità è la grande ricetta di questa prestigiosa collaborazione tra Tony Esposito e Mark Kostabi che con le loro abilità creative di pittori e musicisti arricchiscono questo mondo con linguaggi d’amore, di sognanti cromatismi e pattern pulsanti di vita.
Una vita vissuta al massimo attraverso ritmi forme e intensità. Questi elementi tribali segni distintivi della poetica di Tony Esposito scandiscono le figure pop-metafisiche di Mark Kostabi, archetipi che ripercorrono le nostre fasi della vita, esseri senza volto dove l’umanità puòimmedesimarsi in questi gesti che esprimono amore, passione e vitalità.
Una mostra pregna di vibrante musicalità che caratterizza la loro grande passione per la pittura e per la musica, rafforzando ulteriormente il loro potere espressivo.
I dipinti di Tony Esposito sono un’esplosione di segni e forme di matrice tribale con colori molto accesi e solari che richiamano i ritmi irregolari dell’arte africana, nei suoi quadri si percepisce il ritmo che fa parte del suo ricchissimo bagaglio musicale. Questi pattern modulari sono delle costruzioni onomatopeiche in chiave visiva sottolineando la modernità delle nostre profonde radici arcaiche.
L’ arte di Mark Kostabi ha una matrice derivata dalla pop art americana respirando a pieni polmoni quel mondo, frequentando Warhol, Basquiat e i grandi di quel periodo fin da giovanissimo, per poi contaminare questo linguaggio con la pittura metafisica e le radici dell’arte italiana. Da questa geniale miscela semiotica nasce una sua personale genia diopere dal linguaggio universale raggiungendo vette altissime e riconoscimenti a livello mondiale.