NELLA CASA DELLA RUGIADA. Libro di terra e d’amore di DAVIDE SQUASSABIA, note a cura di Davide Mattellini – presentazione della silloge, domenica 19 marzo ore 16:00 all’Associazione Postumia di Gazoldo degli Ippoliti.
Questa silloge raccoglie un’esperienza poetica di cinque anni, lungo i quali l’autore ha unito al culto dei valori primigeni (la casa, la propria terra, le proprie radici, l’amicizia, l’amore) il gusto “ormai desueto per lo scrivere secondo criteri musicali”, come annota lui stesso.
DAVIDE SQUASSABIA vive nella pianura mantovana. Ingegnere di professione, sociologo per passione, si diletta in versi e musica. Ha pubblicato libri di sociologia sui temi della marginalità giovanile. Alcuni testi sul “lavoro di strada” sono stati adottati da università italiane. Ha inoltre pubblicato una raccolta di poesie giovanili dal titolo “Versi liberi, animali e dintorni” con prefazione di Giorgio Celli.
A dialogare con l’autore il giornalista, critico letterario e poeta Davide Mattellini.
La poesia è sempre il risultato di un lavoro di ricerca individuale, che presuppone un costante impegno, e che non può trascendere una valenza etica, Anche nella vita poetica di Davide Squassabia, operatore “lirico di pace, esistono due aspetti intimamente connessi: attimi di rivelazione, epifanie, e storie, luoghi, narrazioni, con il loro tempo concentrato, riflessivo, come ad esempio, ne “La mia grande pianura” omaggio alla poesia di Umberto Bellintani e alle delicate evocazioni paesaggistiche della “grande Pianura”. La silloge “Nella casa della rugiada, Libro di terra e d’amore”, raccoglie un’esperienza poetica di cinque anni, con note a cura del giornalista Davide Matttellini. Strofe costituite dall’autore secondo un canone metrico consolidato.
Il libro è diviso in tre sezioni: la prima “La mia grande pianura” canta l’amore per la campagna, dove Squassabia ritrova le sue radici e la sua dimensione.
La seconda , “Dei figli, degli amici, dei maestri”, propone l’amore in forma di “filia”. I maestri sono Alda Merini, Virgilio, D’Annunzio (ma anche Coleridge e il Pascoli).
La terza sezione, “Poesie d’amore”, è dedicata all’eros. La poetica di Squassabia è dunque, con parole sue, “l’amore nelle varie forme: cosmico, per la natura, verso il prossimo, erotico”.
Commenti musicali all’arpa celtica di VALERIO MAURO, eccezionale compositore ed interprete, la cui musica è all’oggi conosciuta, ascoltata ed apprezzata in 53 paesi dell’intero orbe terracqueo.
VALERIO MAURO è nato a Linz Donau in Austria nel 1964.
Svolge i suoi studi, non solo musicali, a Manchester, a Cremona ed a Pavia, dove entra in contatto creativo col cantautore Franco Battiato. Ha realizzato diversi CD di personali composizioni. Oltre a cantare, suona vari tipi di arpe (arpa irlandese/bardica e gotica), il salterio, il dulcimer, la cetra, la chitarra e l’armonica a bocca.
Il pomeriggio si conclude con un Buffet di primavera.