PRIMAVERA DI POSTUMIA: DOMENICA 26 MARZO, REDONDESCO CHIESA DI SAN MAURIZIO MARTIRE

Omaggio di Postumia alla comunità di REDONDESCO e ad uno dei più belli e suggestivi borghi di Lombardia: la chiesa di san Maurizio ed il Castello sono due autentici gioiellini.

Interventi introduttivi di don FABIO MONTINI parroco di Redondesco, MASSIMO FACCHINELLI sindaco di Redondesco, GIANCARLO GOZZI in memoria di Luigi Guernelli

Sarà l’occasione di assistere a CRUCIFIGE, concerto per il tempo di quaresima e Pasqua della BRIGATA CORALE TRE LAGHI DI MANTOVA diretta dal M° Maurizio Giovanelli.

Programma:
1. Gerusalemme (G. De Marzi);
2. Crucifige (P. Gatti);
3. La terra tremava (P. Gatti);
4. Stabat mater (G. Malatesta);
5. Lamento della Maddalena (P. Gatti);
6. Dalla croce (G. Malatesta);
7. Parla a mi (P. Gatti);
8. Su perdonu (T. Zardini);
9. Ora nona (G. De Marzi);
10. È l’alba l’aurora (P. Gatti);
11. Cristo è risorto (G. Malatesta);
12. La sacra spina (G. De Marzi);
13. Ave Maria (G. De Marzi)

Al termine del concerto, BUFFET in Oratorio per tutti gli intervenuti visita guidata al Castello di Redondesco.

Lo storico locale Mario Ragazzi, nel suo libro dedicato a Redondesco, scrive: “Non è possibile rintracciare dati certi sull’origine di Redondesco…”. Nei documenti più antichi dopo il Mille appare con i nomi di Rodaldesco, Rodaldisco…

L’antichità del luogo è testimoniata dal castello, trecentesco: rimangono la torre principale, affrescata internamente nel ‘300, e quattro torrioni. La sua collocazione geografica presso il fiume Oglio, che per lungo tempo è stato navigabile, e la vicinanza ad una grande via di comunicazione come la Postumia hanno fatto sì che Redondesco abbia conosciuto periodi storici favorevoli.
Nel 1450 si comincia a parlare di parrocchia. Nel 1471 una bolla pontificia conferisce la chiesa a don Francesco Bolognino ed è sotto la giurisdizione della diocesi di Brescia. Nel 1566 si parla della visita pastorale del vescovo bresciano, mons. Domenico Bollani e nel 1582 della visita al cardinale Carlo Borromeo in qualità di visitatore apostolico.

La chiesa parrocchiale dedicata a San Maurizio, nella sua struttura iniziale si fa risalire a Matilde di Canossa, a tre navate con capriate scoperte, sostenute da dodici colonne romaniche. Nel secolo XV venne costruito il volto a botte, in cotto, nella navata centrale, decorata a cassettoni. Ha una festosa facciata neogotica, dovuta a D. Panini (1897).
Si può ammirare nell’abside il coro ligneo intagliato con disegni geometrici e motivi floreali del 1752. La pala dell’altare maggiore raffigura San Maurizio, titolare della chiesa, in ginocchio davanti alla Beata Vergine Maria; è attribuita a Fontana. Nell’arredo pittorico fanno bella mostra: un grande “Cristo che risorge con i santi Sebastiano e Maurizio”, di influenza mantegnesca, una Via Crucis di scuola bazzaniana.

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