In libreria dal 28 maggio “Cronache di un viaggiatore mantovano”; questo libro è il diario scritto fra Mantova e Bologna da un commesso viaggiatore Guido Signorini, curato dal nipote Roberto Piola.
«Un giorno che ero ormai stanco della vita militare e del fronte ricevetti una lettera da mia sorella Adele che mi comunicava che a casa erano contenti perché in campagna, con una bella stagione, avevano ottenuto dei buoni raccolti. In giornata le risposi, sempre con una cartolina in franchigia, scrivendole che invece della bella stagione e dei bei raccolti sarebbe stato meglio che fosse venuta una tempesta di granate così sarebbe terminata presto la guerra, come era nel desiderio di tutti».
Conclusa la Liberazione si desiderava la pace per dimenticare le aggressioni, le ingiustizie e le rinunce.
Era vergogna o voglia di dimenticare?
Una lettera della sorella annunciava quell’anno ricchi raccolti in campagna, ma Guido combatteva sull’Isonzo e avrebbe preferito una tempesta di granate se fosse servita a cancellare la guerra.
Questo libro è il diario scritto fra Mantova e Bologna da un commesso viaggiatore che ha vissuto in prima persona lo sviluppo urbano e sociale della prima metà del Novecento, gli scontri politici e la tragedia della deportazione dei propri cari nei campi di concentramento nazisti.
I racconti sono accompagnati da fotografie e immagini dell’epoca, molte già presenti nel diario originale.
Roberto Piola è nato a Mantova nel 1950 in centro storico, per questo è attento alla storia della città e delle persone. Dopo un’attività manageriale, un’esperienza nel campo musicale e dello spettacolo è passato alla narrativa. Ha pubblicato un personale omaggio alla visita di papa Giovanni Paolo II a Mantova Quel giorno c’ero anch’io (Lui, 2016).