I vertici dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna hanno partecipato nella mattina di mercoledì 10 maggio al tavolo di confronto con le associazioni agricole organizzato presso la sede municipale del Comune di Faenza, insieme ai Comuni della Romagna Faentina (che hanno convocato l’incontro) e alla Regione Emilia-Romagna, per fare il punto sui danni causati dall’alluvione di inizio maggio.
Al tavolo erano presenti la presidente dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna Eleonora Proni, sindaca del Comune di Bagnacavallo, uno dei territori più colpiti; la referente per la Protezione civile della Bassa Romagna Paola Pula, sindaca di Conselice, altro territorio particolarmente colpito; il sindaco di Lugo Davide Ranalli, referente per le Politiche agricole della Bassa Romagna.
Per la Regione Emilia-Romagna hanno partecipato all’incontro l’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi e la consigliera regionale Manuela Rontini; presenti inoltre i sindaci della Romagna Faentina e i rappresentanti di tutte le associazioni agricole del territorio.
«In questo momento, ancora di emergenza, abbiamo bisogno di agire a più livelli – ha sottolineato il sindaco Davide Ranalli -. Sicuramente monitorare la situazione e presidiare il territorio fino a che l’allerta di protezione civile ce lo impone. Un attimo dopo abbiamo necessità del sostegno della Regione nella ricognizione dei danni, per sveltire le procedure e alleggerirle da una burocrazia che, soprattutto in questo momento, va messa da parte. Questo per procedere bene, ma in tempi ragionevoli in un quadro nel quale le necessità aumenteranno. L’ultimo livello è quello del ragionamento su come lavorare in un’ottica nuova perché i fatti che stanno accadendo ci dicono inequivocabilmente che dobbiamo cambiare approccio dal punto di vista della difesa del territorio».
«Serviranno risorse straordinarie per recuperare il danno subito dai nostri territori, dalle famiglie e dalle imprese – hanno dichiarato le prime cittadine Eleonora Proni e Paola Pula -. Per questo chiediamo alla Regione e al Governo massimo impegno e presenza nel raggiungere questo obiettivo, perché i Comuni da soli non hanno le forze per affrontare questa situazione. Abbiamo bisogno di risposte in tempi rapidi e leggi speciali che garantiscano un’appropriatezza degli interventi in termini di efficacia ed efficienza. Questa alluvione ci pone di fronte a un evento epocale che dovrà farci riflettere in modo radicale sulla gestione del suolo e su come tutelarci dai cambiamenti climatici in atto».