“Le mani in pasta. Le mafie restituiscono il maltolto”, il libro di Carlo Barbieri sarà presentato al Mappamondo a Mantova

Sabato 13 maggio alle 18, in occasione della Giornata Nazionale del commercio equo e solidale, presso il “Mappamondo” in via Jacopo Daino 1/3 a Mantova) ci sarà la presentazione del libro “Le mani in pasta.

Le mafie restituiscono il maltolto” di Carlo Barbieri, a cui seguirà un aperitivo con i prodotti di Libera Terra. Interverrà l’autore.

L’incontro sarà introdotto dall’assessore alla Legalità del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna e sarà un’occasione per parlare di realtà virtuose che producono beni dal valore aggiunto, frutto del lavoro su beni confiscati alla criminalità organizzata.

L’evento è gratuito e aperto alla cittadinanza senza prenotazione. Si tratta del primo appuntamento organizzato dall’Osservatorio Permanente sulla Legalità del Comune di Mantova, in collaborazione con Libera e con il patrocinio di Avviso Pubblico in occasione della Giornata della Legalità in programma martedì 23 maggio.

L’iniziativa si terrà anche in presenza di maltempo.

Questa entusiasmante avventura riporta dignità nelle terre offese dalla pratica mafiosa, che sono ormai le terre dove tutti noi viviamo, da Sud a Nord, senza esclusioni.

Esistono prodotti che hanno un valore aggiunto particolare, dato da una componente immateriale. Questa parte immateriale può esistere quando un prodotto è portatore, insieme alle sue caratteristiche qualitative, anche di un messaggio sociale e quando può rappresentare un simbolo. Questo libro racconta la storia di uno di questi prodotti: la pasta della Cooperativa Placido Rizzotto-Libera Terra, prodotta con il grano che la Cooperativa coltiva sui terreni dell’entroterra palermitano confiscati ai boss mafiosi, in un triangolo i cui vertici sono rappresentati da Monreale, Corleone e Camporeale. A vent’anni dalla nascita della Cooperativa anche questa pasta è diventata «maggiorenne», e dopo di lei sono nati molti altri prodotti e molte altre Cooperative del circuito Libera Terra. La bellezza e il valore simbolico di queste realtà sono immensi: la «roba» accumulata illegalmente dai mafiosi viene loro confiscata e ritorna bene pubblico.

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