Donny McCaslin + Fabrizio Bosso & Rosario Giuliani in concerto il 18 maggio per Vicenza Jazz

Un’altra vorticosa giornata di concerti per il festival New Conversations – Vicenza Jazz: giovedì 18 maggio, dopo il ‘riscaldamento’ pomeridiano a Palazzo Thiene (ore 18) con le sonorità anticonformiste del duo che affianca lo svedese Mats-olof Gustafsson (flauto, sassofoni, elettronica) e Zoe Pia (clarinetto, launeddas), la scena principale si sposterà al Teatro Comunale.

Qui alle ore 21 si ascolteranno due gruppi, dagli espressivi contrasti elettro-acustici: il quartetto del sassofonista Donny McCaslin, con Jason Lindner alle tastiere, Jonathan Maron al basso elettrico e Zach Danziger alla batteria, e a seguire il quartetto “The Connection” co-diretto da Fabrizio Bosso (tromba) e Rosario Giuliani (sax alto), con Alberto Gurrisi all’organo Hammond e Marco Valeri alla batteria. In seconda serata, il Jazz Café Trivellato nel Giardino del Teatro Astra proporrà alle ore 22:15 la band della pianista e cantante Francesca Tandoi, in compagnia di Gianluca Carollo alla tromba, Francesco Angiuli al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria.

Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2023 è promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz, con AGSM AIM come sponsor principale e Acqua Recoaro come sponsor tecnico.

Donny McCaslin, nato nel 1966 e cresciutoa Santa Cruz (California), ha imbracciato il sax all’età di dodici anni. Gli studi al Berklee College of Music di Boston lo portano all’attenzione di Gary Burton, che lo prende nel suo quintetto, nel quale rimane per quattro anni. Nel 1991 si trasferisce a New York, dove collabora inizialmente con Eddie Gomez per poi entrare negli Steps Ahead (al posto di Michael Brecker).

Lo si sente poi con Gil Evans, l’orchestra di Maria Schneider, nel gruppo Lan Xang con David Binney, nel celebrato quintetto di Dave Douglas. La sua attività di sideman lo ha portato a cimentarsi con innumerevoli artisti sia su disco (Bobby McFerrin, Scott Colley, Danilo Pérez, Luciana Souza..) che dal vivo (Tom Harrell, Brian Blade, John Patitucci, Pat Metheny, la Mingus Dynasty…). McCaslin ha firmato numerosi album come leader (dall’esordio nel 1998 con Exile and Discovery a Blow del 2018) e ha vinto il referendum dei critici di DownBeat come migliore rising star del sax tenore nel 2008.

La carriera di McCaslin è stata proiettata su una nuova dimensione a partire dal 2014, quando per la prima volta collabora con David Bowie per il singolo Sue (Or in a Season of Crime). Collaborazione che prosegue con la realizzazione dell’album Blackstar, che rimarrà nella storia come il testamento musicale di Bowie, scomparso appena un paio di giorni dopo la pubblicazione. McCaslin ha tenuto assieme la band che realizzò quel disco: Jason Lindner, Tim Lefebvre e Mark Guiliana alla batteria. Assieme hanno inciso l’album Beyond Now (2016), nel quale converge l’ispirazione tra jazz ed elettronica dell’ultimo Bowie. L’impronta di quella formazione è ancora pienamente percepibile nell’attuale quartetto di McCaslin.

Fabrizio Bosso (di Roberto Cifarelli)

Quello tra Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani per Connection (Cd uscito nel 2021) non è un incontro casuale, quanto la riconferma di un’affinità musicale e umana che ha avuto più volte occasione di manifestarsi in oltre venti anni. Per questo nuovo progetto condiviso, questi due solisti di spicco del jazz italiano hanno predisposto un repertorio in gran parte originale, dalla marcata connotazione ritmica.

Fabrizio Bosso (Torino, 1973) è da anni il trombettista italiano in maggiore ascesa, e la sua corsa al successo non sembra minimamente arrestarsi. Del resto, anche le meraviglie tecniche con le quali ripaga il numeroso pubblico che lo segue continuano ad affinarsi da un concerto all’altro. Dopo molto jazz in contesti standard, soprattutto in quartetto e quintetto ma spesso anche in duo (con Antonello Salis, Luciano Biondini, Irio De Paula, Julian Oliver Mazzariello…), e molte apparizioni sui palchi e i dischi del pop nazionale (da Cammariere a Gualazzi, passando per Mario Biondi e Nicola Conte), Bosso è giunto anche alla prova del jazz sinfonico.

Rosario Giuliani (nato a Terracina nel 1967) ha mostrato un talento precoce, impostato sul modello parkeriano, rapidamente riconosciuto a livello internazionale da premi come il “Massimo Urbani” (1996), lo Europe Jazz Contest (1997) e il Top Jazz 2000 come “miglior nuovo talento italiano” (in seguito anche come “miglior sassofonista”: 2010). Itinerante tra Italia e Francia, Giuliani ha sempre avuto orizzonti internazionali nelle sue collaborazioni: Charlie Haden, Gonzalo Rubalcaba, Phil Woods, Cedar Walton, Joey Baron, Biréli Lagrène, Richard Galliano, Martial Solal, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Franco D’Andrea… Dopo diversi dischi per case discografiche italiane, nel 2000 Giuliani firma con l’etichetta francese Dreyfus e da quel momento sforna una serie di album che hanno segnato indelebilmente il jazz europeo: da Luggage a Mr. DodoMore Than EverAnything ElseLennie’s Pennies, sino ai più recenti The Golden Circle (per il quale condivide la leadership con Bosso) e Love in Translation.

La pianista romana Francesca Tandoi, dopo gli studi di pianoforte classico intrapresi sin da bambina, inizia ad appassionarsi al jazz durante l’adolescenza. Ha frequentato seminari di Barry Harris, Mulgrew Miller e Brad Mehldau, virtuosi eredi della tradizione bop swingante che più la appassiona. Il suo idolo, del resto, è Oscar Peterson.

Nel 2009 si trasferisce in Olanda, intraprendendo un percorso di studi coronato da un diploma conseguito al conservatorio de L’Aia e un master a quello di Rotterdam. In Olanda prende il via la sua carriera professionale, che da lì si estende agli altri paesi nord europei.

Dopo la lunga parentesi formativa in Olanda, la Tandoi è tornata in Italia, ambientandosi immediatamente nella scena jazz nazionale. Sta infatti emergendo come una delle più significative cantanti-pianiste, a proprio agio sia nel vigoroso linguaggio bop che in contesti di jazz swingante o tradizionale (come evidenziano le collaborazioni con Joe Cohn, Scott Hamilton…).

Direzione artistica: Riccardo Brazzale

Informazioni

Teatro Comunale di Vicenza Viale Mazzini, 39 – Vicenza tel. 0444 324442

vicenzajazz@tcvi.it – biglietteria@tcvi.itwww.vicenzajazz.orgwww.tcvi.it

New Conversations – Vicenza Jazz può essere seguito anche sui canali social

facebook e instagram @vicenzajazz #vicenzajazz

Biglietti

Fabrizio Bosso-Rosario Giuliani + Donny McCaslin

Intero: € 20 + d.p. | Over 65 e Under 30: € 15 + d.p.

Riduzioni per Soci Touring Club: sconto del 10% sulle tariffe attive dei singoli biglietti

Jazz Café Trivellato – Giardino del Teatro Astra

ingresso € 5 (prima consumazione compresa)

Proxima

Unico: € 3

Prevendite

Biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza

tel. 0444 324442 – biglietteria@tcvi.it

online: www.tcvi.it e www.vicenzajazz.org

giorno del concerto: in biglietteria, da un’ora prima dell’inizio (senza diritto di prevendita)

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