SCUOLA DI PALAZZO TE 2023: aperte le iscrizioni ai nuovi corsi. Dal 6 giugno al via le lezioni

MANTOVA – Aperte le iscrizioni ai nuovi corsi della Scuola di Palazzo Te 2023: dalle politiche culturali con il direttore Stefano Baia Curioni e ospiti internazionali alla storia dell’arte con Guido Rebecchini e Stefania Gerevini, alla danza con Virgilio Sieni.

Dal 6 giugno al via le lezioni.

Sono aperte le iscrizioni ai nuovi corsi dell’edizione 2023 della Scuola di Palazzo Te, quest’anno incentrata sui temi dell’Europa e della libertà.

Componente centrale del percorso di interventi che Fondazione Palazzo Te ha elaborato per attivare e coinvolgere la comunità, legittimando e sostenendo le capacità creative del territorio, la Scuola è articolata nei tre moduli Pensare Arte, Fare Arte e Studiare Arte.

I percorsi partiranno il 6 giugno con il ciclo di conferenze online Per un’Europa della Cultura a cura di Stefano Baia Curioni e Cristina Loglio con scienziati politici, giuristi e storici internazionali, e proseguiranno a fine mese con i corsi residenziali A mano libera. Pensare il gesto con il coreografo Virgilio Sieni (20 – 24 giugno) e Patrimonio, analisi e storia con gli storici dell’arte Guido Rebecchini e Stefania Gerevini (21 – 25 giugno). 

“La Scuola di Palazzo Te celebra quest’anno la pratica della libertà come sorgente indispensabile di ogni creatività e come elemento fondativo di una visione culturale dell’Europa – racconta il Direttore Stefano Baia Curioni -. L’attività si divide in tre principali momenti che si articoleranno assieme, producendo settimane straordinarie al Te nel mese di giugno”.

La Scuola è aperta a 50 partecipanti ed è rivolta a insegnanti, storici dell’arte, artisti, artigiani, operatori e mediatori culturali, designer, restauratori e creativi.

I moduli Fare Arte e Studiare Arte sono strutturati come residenze a Palazzo Te in cui artisti, docenti e allievi condividono esperienze fortemente immersive: le lezioni sono organizzate infatti secondo un modello di apprendimento collaborativo, mediante incontri partecipati tra docenti e iscritti, per favorire la comunicazione interattiva e lo scambio di contenuti ed esperienze con focus sul patrimonio artistico.

Le informazioni sui programmi e i moduli di iscrizione sono disponibili sul sito www. palazzote.it

La partecipazione alla Scuola di Palazzo Te prevede la consegna di un attestato di frequenza.

A corollario dei corsi verrà organizzato un programma pubblico di appuntamenti serali, pensati per aprire le attività della Scuola a tutta la comunità mantovana e per fornire un’occasione di approfondimento su alcune delle tematiche centrali dei corsi.

  • PENSARE ARTE

Per un’Europa della cultura. Riflessione scientifico, storica e filosofica sul senso culturale dell’Europa

A cura di Stefano Baia Curioni e Cristina Loglio

Con Damiano Canale, Lorenzo Casini, Francesca Cappelletti, Catherine De Vries, Maurizio Ferrera, Riva Kastoryano, Raffaella Morselli, Cristina Loglio, Stephan Simon

In collaborazione con Bocconi Lab in European Studies

06/13/20/27 giugno e 04 luglio 2023

All’interno della Scuola di Palazzo Te per il 2023 Stefano Baia Curioni modera un ciclo di appuntamenti riguardo al tema Europa e Libertà, conferenze dedicate a una riflessione sul comune sentire europeo in campo culturale, sui fondamenti di un’Europa della cultura e sul rapporto tra politiche culturali e consolidamento dell’Unione Europea. Sono coinvolti importanti studiosi, politici, practitionners che intervengono in conferenze online che possono essere fruite da un pubblico nazionale.

Questi dialoghi saranno presentati come documenti visivi e podcast e offriranno la base per la proposta di una dichiarazione sintetica sull’Europa culturale e le politiche culturali nel prossimo futuro.

PROGRAMMA

  • 06 giugno 2023 | ore 17.30

Mr. Europe. Rubens e le radici della modernità europea

MAURIZIO FERRERA, Università di Milano

discussant RAFFAELLA MORSELLI, Università di Roma

13 giugno 2023 | ore 17.30

Sul tempo: le narrazioni fondanti della Comunità europea**

CATHERINE DE VRIES, Università Bocconi

discussant FRANCESCA CAPPELLETTI, Galleria Borghese di Roma

  • 20 giugno 2023 | ore 17.30

Europa: uno “state of mind” al di là delle culture e delle identità**

RIVA KASTORYANO, Science Politique e Harvard

discussant STEFANO BAIA CURIONI, Direttore Fondazione Palazzo Te

  • 27 giugno 2023 | ore 17.30

“In difference we trust”. I fondamenti interculturali del diritto europeo

DAMIANO CANALE, Università Bocconi

discussant CRISTINA LOGLIO, Europa Nuova

  • 4 luglio 2023 | ore 17.30

Diritto e Cultura in Europa**

LORENZO CASINI, IMT Lucca

discussant STEPHAN SIMON, Director Rathgen – Forschungslabor, Staatliche Museen zu Berlin – PreuiBcher Kulturbesitz

**conferenze in lingua inglese

STUDIARE ARTE 

Patrimonio, analisi e storia. Arte, potere e conflitti tra Mantova e l’Europa

Con Guido Rebecchini e Stefania Gerevini

In collaborazione con Courtauld Institute of Arts di Londra

  • 21 – 25 giugno 2023

La costruzione di Palazzo Te si inserisce in un panorama europeo di conflitti, sofisticate rappresentazioni del potere e confronto di identità culturali, sullo sfondo di un panorama globale i cui confini – economici, culturali e politici – si allargano e complicano sempre di più. Integrando una analisi approfondita del palinsesto artistico annuale di Palazzo Te con una analisi critica del patrimonio monumentale urbano e delle collezioni dei musei e delle istituzioni mantovane, il corso si propone di offrire ai partecipanti una prospettiva di ricerca il più possibile plurale su Mantova come “laboratorio artistico, culturale e politico europeo”, e di mettere in luce la continuità e l’intensità dei rapporti che legano la città al più ampio scenario mediterraneo e globale.

Organizzato per il terzo anno insieme al Courtauld Institute of Arts di Londra, il modulo è dedicato a stimolare un esercizio di attenzione alle forme delle strutture architettoniche, della pittura, dei disegni e degli oggetti di Giulio Romano, premessa necessaria e fondamentale per una conoscenza della storia dell’arte intesa come atto di cultura contemporanea.

È rivolto a studenti universitari e PHD interessati a sviluppare le proprie competenze visive e analitiche attraverso il contatto diretto con un monumento complesso come Palazzo Te di Giulio Romano.

FARE ARTE
A mano libera. Pensare il gesto

Con Virgilio Sieni

E Delfina Stella, Franco La Cecla, Giuseppe Comuniello

  • 20 -24 giugno 2023

Il percorso cerca d’inoltrarsi nelle pratiche riflessive, dilatate e lente che tengono il gesto su una soglia. Tra il pensare e l’agire: pensare e rendersi consapevoli delle strade sorgive che emergono dal percorrere col pensiero ciò che muove il corpo e lo spazio che lo comprende. L’agire in danza, così come la libertà di pensiero, ci colloca nel mondo organicamente rendendoci liberi di “cominciare qualcosa di nuovo”.

Il corso si rivolge a educatori, studiosi, danzatori, performer, artisti e a tutti coloro che intendano sviluppare un percorso di creazione e diffusione di pratiche sulla relazione tra gesto e luogo: il luogo del corpo e il luogo che ci accoglie.

Partendo dall’esperienza di Virgilio Sieni con il danzatore non vedente Giuseppe Comuniello, il modulo propone un programma di riflessioni e pratiche sui temi della tattilità e dello spazio inclusivo. Il ciclo di lezioni si concentra sul tratto in cui il gesto nasce grazie a forme di ascolto dello spazio e dell’intorno.

Sono previsti due momenti pubblici a Palazzo Te: il 23 giugno alle ore 21.00 la performance Danza cieca, un duetto interpretato da Virgilio Sieni e Giuseppe Comuniello, con cui il coreografo ha condiviso anni di ricerca e iniziazione al movimento; e il 24 giugno alle ore 10.30 la lezione sul gesto per i cittadini di Mantova L’agire e il cominciare con Virgilio Sieni e Delfina Stella (ingresso gratuito previa iscrizione sul sito palazzote.it).

I DOCENTI

Stefano Baia Curioni

Professore associato al dipartimento di Scienze Sociali e Politiche dell’Università Bocconi di Milano; Direttore del centro di ricerca ASK, Università Bocconi, Visiting professor IMT Lucca Phd Heritage and Development.

Le sue attività di ricerca si concentrano sulla trasformazione del sistema produttivo culturale e dell’arte con una particolare enfasi sul mondo dell’arte contemporanea e sulle politiche e pratiche manageriali rivolte al patrimonio.

Le sue pubblicazioni più rilevanti sono Mercanti dell’Opera, una storia dell’evoluzione del sistema operistico italiano nei secoli XIX e XX (2011), Cosmopolitan Canvases (con Olav Velthuis, 2015) sulla globalizzazione dei mercati dell’arte contemporanea; Tiziano e Gerhard Richter. Il Cielo sulla Terra (Corraini Edizioni, 2018).

È stato consigliere del ministro dei beni culturali (2015), membro del consiglio superiore dei beni culturali (2016-17), consigliere di amministrazione della Fondazione Piccolo Teatro di Milano, presidente della giuria per Capitale Italiana a della cultura (2017-2019), presidente della commissione di selezione dei direttori dei musei nazionali (2021), redattore del dossier Bergamo e Brescia capitale Italiana della cultura (2021), membro della giuria di Italian Council (2018-19).

Attualmente è nel consiglio della Pinacoteca Nazionale di Brera e della Fondazione Ratti di Como; ricopre la carica di direttore della Fondazione Palazzo Te a Mantova.

Stefania Gerevini

È Assistant Professor di Storia dell’Arte Medievale presso l’Università Bocconi, e Research Fellow dell’Accademia Britannica a Roma. Dopo essersi laureata in economia per l’arte, la cultura e la comunicazione in Bocconi, si è specializzata in storia dell’arte presso il Courtauld Institute of Art di Londra, dove ha conseguito MA (2006) e PhD (2011). Prima di ritornare in Bocconi, è stata Research Fellow presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz (2010–2012); Lecturer di storia dell’arte bizantina presso il Courtauld Institute of Art (2012–2014); e Vicedirettrice dell’Accademia Britannica di Roma (2014–2015). Durante la sua tenure in Bocconi, è stata visiting fellow presso diverse istituzioni internazionali, tra cui: Dumbarton Oaks Research Library and Collection, Washington D.C. (2016); The Leibniz WissenschaftsCampus, Mainz/Frankfurt (2019); the KHI Florenz (2020-21); e l’Institut national d’histoire de l’art (INHA), Paris (2021). La sua ricerca si focalizza su due principali aree tematiche: i rapporti tra arti visive, memoria pubblica ed istituzioni politiche nel mediterraneo premoderno, in particolare a Venezia e nelle altre città mercantili italiane; questioni di materialità e visibilità nelle arti applicate medievali, con particolare attenzione alla semantica del cristallo di rocca e di altri materiali preziosi.

Cristina Loglio

Nata nel 1953 a Bergamo, laureata in lettere moderne all’Università Statale di Milano e diplomata alla Scuola d’arte drammatica Piccolo Teatro di Milano, è promotrice attiva delle politiche europee per la cultura. Negli anni ‘70 ha partecipato alla stagione del decentramento culturale lavorando nel management di compagnie teatrali e con pubbliche amministrazioni , dagli anni ‘80 ha svolto incarichi dirigenziali  all’AGIS, di docenza alla Scuola d’arte drammatica Paolo Grassi, di Capo segreteria del Ministro dell’istruzione, di Componente Commissione Educazione dell’Unesco, della Commissione ministeriale per il Cinema, per la Musica, del Comitato scientifico di Inda, del Consiglio di Amministrazione di Campania dei Festival, di Rai educational e dell’Unione europea delle radiotelevisioni. Ha contribuito a varie fasi della elaborazione delle politiche europee per la cultura, collaborando per dieci anni a Bruxelles con la parlamentare europea Silvia Costa- presidente della Commissione Cultura e relatrice di Europa creativa e dell’Anno europeo del Patrimonio culturale, e in Italia.

È stata componente di Osservatori regionali per la cultura e Consigliere del Commissario di Governo per il riuso, a fini di alta formazione europea, dell’ex carcere di Santo Stefano-Ventotene.Come Consigliere del Ministro Franceschini per l’Anno europeo del patrimonio culturale ha presieduto il Tavolo tecnico Europa creativa ed è stata nominata nella Giuria della Capitale italiana del Libro 2022 e della Capitale italiana della Cultura nel 2022, 2020/2021, 2018, 2017 e 2016). Collabora con progetti delle Fondazioni bancarie-ACRI per la formazione europea delle imprese culturali e creative. Partecipa con cariche elettive e contribuisce ai network europei Europa Nostra, PEARLE- Performing arts, Culture Action Europe, al Gruppo di lavoro Arte e Fede della Santa Sede e, in Italia, è consigliere del Touring Club Italiano. Svolge incarichi di docenza in Università e istituti italiani e in Europa. Ama il teatro, la cultura e l’educazione, con spirito civile e attitudine manageriale. Vive tra Roma, Bergamo e Washington, con la valigia sempre pronta.

Guido Rebecchini

Storico dell’arte, ha studiato all’Università degli Studi di Roma La Sapienza, prima di spostarsi all’Università degli Studi di Siena, dove ha ricevuto un MA sulla Tradizione dell’Antico nel Medioevo e nel Rinascimento. Nel 2000, ha ottenuto un PhD al Warburg Institute e successivamente ha insegnato all’Università di Siena dal 2001 al 2009 e alla New York University e Syracuse University study-abroad centers di Firenze negli anni 2010-2012. Ha raggiunto il Courtauld Institute of Art nell’autunno 2013 come professore di arte sud-europea del sedicesimo secolo. Nel gennaio del 2019 ha ricevuto la carica di Associate Dean for Students. Un filone della sua ricerca è incentrato sulla corte di Mantova nella prima metà del sedicesimo secolo, specialmente sul mecenatismo e collezionismo. Collegato a questo vi è un interesse speciale per Il metodo di lavoro e la produzione artistica di Giulio Romano. È stato co-curatore insieme a Barbara Furlotti e Linda Wolk-Simon della mostra di Palazzo Te Giulio Romano. Arte e desiderio nel Rinascimento (6 ottobre 2019 – 6 gennaio 2020); e con Barbara Furlotti della mostra Giulio Romano. La forza delle cose (8 ottobre 2022 – 8 gennaio 2023).

Virgilio Sieni

Danzatore e coreografo italiano, artista attivo in ambito internazionale per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei. La sua ricerca si fonda sull’idea di corpo come luogo di accoglienza delle diversità e come spazio per sviluppare la complessità archeologica del gesto.

Si forma in discipline artistiche e architettura, dedicandosi parallelamente a ricerche sui linguaggi del corpo e della danza. Approfondisce tecniche di danza moderna, classica, release con Traut Streiff Faggioni, Antonietta Daviso, Katie Duck. Nel 1983 è uno dei fondatori della compagnia Parco Butterfly e nel 1992 crea la Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della scena contemporanea internazionale.

Dal 2003 dirige a Firenze CANGO Cantieri Goldonetta, Centro Nazionale di Produzione della danza per la ricerca e la trasmissione sui linguaggi del corpo. Nel 2007 fonda l’Accademia sull’arte del gesto. Nel 2018 fonda La Scuola sul Gesto e il Paesaggio.

Gli è stato assegnato per tre volte il premio UBU (2000, 2003, 2011); nel 2011 il premio Lo Straniero e nel 2013 è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et de Lettres dal Ministro della cultura francese.

È stato Direttore della Biennale Danza dal 2013 al 2016, sviluppando un piano quadriennale sul concetto di abitare il mondo e sull’idea di polis e democrazia, concependo la città attraverso la sua metafisica.



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