di Mendes Biondo (giornalista)
Durante le quattro giornate di workshop, 40 studenti dell’Istituto Superiore Remo Brindisi di Lido degli Estensi (Fe) hanno partecipato a LIBERATE.IN.VOLO; di questi, tre sono stati selezionati dagli insegnanti per scattare delle fotografie durante tutto il periodo di laboratorio artistico in piena autonomia.
Di queste fotografie ne hanno dovute scegliere 4 a testa e inviarle a fine lavoro a Linda Brindisi e al fotografo Matteo Mangherini che ha curato tutto il set fotografico per l’artista e LIBERATE.IN.VOLO.
Matteo Mangherini, “cura le fotografie per il mio lavoro e progetto da 4 anni – ha voluto sottolineare l’artista Linda Brindisi – è un giovane di talento e io premio sempre il talento. Lo pungolo, lo spingo ai limiti ma nel far questo ottengo sempre un ottimo risultato. Bello potermi fidare dei sui scatti”.
Di questi 12 scatti ne sono stati scelti tre che sono andati a costituire il podio avente sul gradino più alto la studentessa di IV^ Liceo Linguistico ANTHEA MORANO, al secondo posto ARIANNA BELLOTTI della V^ Liceo Linguistico e terza classificata GIULIA LUCIANI appartenente alla classe V^ Liceo Linguistico.
Grande soddisfazione da parte di Linda Brindisi che commenta l’esperienza delle quattro giornate in questo modo:“ Gli studenti hanno potuto sperimentare cosa significa il lavoro di un’artista che parte dalla scelta dei materiali, alla fucina più relativa al lavoro vivo e di costruzione, alla progettazione, alla teoria ( lezione di didattica dell’arte di 2 ore tenuta a Palazzo Bellini – Palazzo della Cultura di Comacchio il 27/3/2015 ), alla performance col pubblico, all’installazione di un’opera d’arte, ai set di lavoro o location d’azione, al backstage fotografico, allo sviluppo grafico e in rete di un lavoro. L’aspetto più legato ai Mass Media e alla stampa è una realtà e i giovani artisti oggi devono essere pronti a farci i conti, motivo per cui le studentesse hanno dovuto toccare con mano e fin da subito cimentarsi con la macchina fotografica e seguire tutto il lavoro come delle vere professioniste “.