di Mendes Biondo
Quante volte, facendo zapping tra i canali televisivi, ci è capitato di vedere pubblicità che ci chiedono un nostro impegno economico per salvare rifugiati o bambini in paesi colpiti dalla guerra o da una forte mancanza di denaro? E quante volte capita che questi spot finiscano per usare immagini che non dovrebbero essere trasmesse? Per ovviare a questo dannoso problema, il Ministero Cappellania Evangelica Internazionale assieme all’associazione Amnistìa Internacional hanno organizzato una giornata dedicata a questo tema intitolata Anche le immagini uccidono – Dignità per i bambini africani.
Si tratta di una campagna di sensibilizzazione sull’ uso etico delle immagini di bambini e donne nel fund raising che avrà la propria sede in Via Risorgimento n° 18 a Urago Mella di Brescia nel giorno di Sabato 28 Maggio 2016.
Al tavolo dei relatori saranno seduti il Presidente fondatore della associazione Redani Dr Kossi Komla-Ebri, il Pastore Giuseppe Rizza, Dirigente scolastico Miur nonché docente presso l’Università di Trento e il Pastore Lafòn Luis Oscar Presidente Ministero Cappellania Evangelica. Oltre a loro, saranno presenti diversi Presidenti di diverse associazioni evangeliche.
Si terrà una Tavola, rotonda, aperta al pubblico, associazioni culturali locate nel territorio il cui tema sarà un percorso di confronto e discussione. Un momento di riflessione e di scambio di buone pratiche per una buona informazione e un uso intelligente delle immagini trasmesse. Un’esperienza che si propone di creare una concreta condivisione tra strati della società e persone molto distanti tra loro, nella convinzione che cultura ed immagine significhino anche creazione di nuovi strumenti di aggregazione e coesione sociale.
In questo senso, coscienti di non avere, nei nostri spazi, le condizioni logistiche in grado di permetterci di portare avanti ad oltranza, chiediamo espressamente a tutte le istituzioni a ciò deputate di farsi avanti, affrontando un problema che lede l’immagine di un continente ricco ed in continuo sviluppo come l’Africa.
Il progetto in atto rappresenta, quindi, un ulteriore passo avanti verso la costruzione di un nuovo modello di società dal basso basato sulla solidarietà e l’incontro.
L’Associazione di Promozione Sociale REDANI (Rete della Diaspora africana d’Italia) si impegnerà a chiedere:
- alle Ong e associazioni italiane una comunicazione più sobria e rispettosa, che promuova l’autodeterminazione e il consenso informato delle popolazioni destinatarie.
- Alle autorità legislative di promuovere una legge che eviti abusi e sfruttamento delle immagini di sofferenza o stereotipate nelle campagne di raccolta fondi.