GUALTIERI, “OLOCAUSTO-HOLOCAUST” LA SHOAH VISTA CON GLI OCCHI DEL PITTORE NERONE

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NERONE – pittore, scultore, scrittore, poeta, musicista di straordinaria originalità, non ammette alcun confronto se non di semplici apparenze: e non si esaurisce col tempo, anzi trova nuovi spunti e tematiche da esplorare.

Fino a domenica 23 febbraio a Casa Museo Antonio Ligabue di Gualtieri (via Giardino 27), possiamo visitare la mostra interattiva dell’artista Nerone dal titolo “Olocausto-Holocaust”. La mostra è curata da Cristina Boccella e organizzata dal Circolo AICS “Il Borgo” e Casa Museo Antonio Ligabue.

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“L’arte di Nerone è imperniata di un ruggito primitivo che spaventa ed al contempo affascina, in essa vi è la forza perturbante del verso tonante del leone. Basta una prima occhiata per vederne all’interno la crudeltà della vita, la sordità del tempo che passa e che porta con sé amori e amicizia, assieme a rabbie e nemici. Nerone – emblematico il nome d’arte che si è scelto Sergio Terzi – non permette la consolazione nella salvezza né la pietà per lo spettatore. Questo si vede anche nel caso della mostra Olocausto – Holocaust dove la scelta del titolo rimanda agli antichi riti pagani di sacrificio anziché all’ebraica Shoah. Uomini come bestie e carnefici che gioiscono di una visione macabra e, per loro, inebriante. Nelle pennellate forti e secche di Nerone traspare l’assalto di chi, nel momento in cui ha dipinto, voleva anche denunciare le atrocità perpetrate dal Nazismo. Il colore diventa, quindi, una fonte salvifica anche quando viene utilizzato per segnare i numeri identificativi sui “pigiami a righe” degli internati.”

— Mendes Biondo, Critico d’arte e poeta

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Nerone, all’anagrafe Sergio Terzi, è entrato a pieno merito nel panorama dei più grandi artisti contemporanei, dopo tanti successi riscossi in Italia e all’estero: Washington (Children Museum), Milano (Galleria Pace), New York, dove ha esposto in diverse occasioni e ha ricevuto al Metropolitan Museum of Art, già nel 1996, dalle mani del Governatore G.E. Pataky, il “Premio all’insigne carriera artistica”.

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