Intorno a Van Gogh. MATTEO MASSAGRANDE. Gli alberi e la miniera

Dal 16 Gennaio 2021 al 26 Febbraio 2021 – PADOVA Centro Culturale Altinate Sa Gaetano – CURATORE : Marco Goldin

PADOVA – Accogliendo l’invito di Marco Goldin a partecipare, con opere originali, al progetto “Intorno a Van Gogh”, Matteo Massagrande non ha avuto esitazione nell’individuare, per il ciclo da dedicare al grande olandese, due dei suoi temi più amati: la natura e i vecchi edifici, che pur da tempo abbandonati riescono ancora a trasmettere lo spirito di chi vi ha vissuto. Entrambi i temi Massagrande li ha più volte trattati, amandoli molto.

Frutto di questa scelta sono i dieci grandi quadri, preziosi per disegno e colore, meditati e colmi di emozione, racchiusi nella sigla “Gli alberi e la miniera”, che il pubblico potrà ammirare al San Gaetano di Padova dal 16 gennaio al 26 febbraio prossimi, quale evento collaterale rispetto alla mostra “Van Gogh. I colori della vita”, che qui sarà sino all’11 aprile 2021.
Nella retrospettiva su Van Gogh, Marco Goldin – che ne è il curatore – ha scelto di aprire il percorso proprio con la rievocazione del tempo tra la fine del 1878 e il 1880, trascorsi dall’olandese nella miniera di carbone di Marcasse, nel Borinage, cercando di predicare le Sacre Scritture ai minatori, anche se non con grandi risultati.

“Talvolta – rievoca Marco Goldin – si trovava da solo nella piccola casa in cui avrebbe dovuto leggere loro la Bibbia. Da solo in quella casa affacciata su una strada stretta a Petit Wasmes, e fuori tanti alberi. Tanta campagna desolata”.

In tanta desolazione, in Van Gogh prende forma una diversa forma di espressione: il disegno, che poi sfocerà in pittura, e che pittura.

Accanto a una grande immagine fotografica della miniera come appare oggi, in questa prima sala Goldin ha scelto di esporre proprio gli incunaboli dell’arte di Vincent, a partire dal disegno che rappresenta una fila di minatori che cammina sulla neve, con sullo sfondo la miniera dentro cui stavano per immergersi.
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“Massagrande ha scelto di partire da lì per accompagnare Van Gogh nel suo avere dipinto alberi nella sua breve vita. Nell’ancor più breve suo essere stato un pittore”.

“Gli alberi – aggiunge Goldin – che oggi, nella stagione invernale, sono intrico frastagliato di rami, piccole maree marezzate di cielo, come Massagrande li ha dipinti. E occhieggiano al di fuori dei grandi finestroni che è quanto di quella miniera oggi rimane. Una zattera, un relitto lasciato andare alla deriva che la pittura recupera miracolosamente alla vita, perché la pittura salva, protegge da ogni male. Rappresenta nella sua unicità il tempo. Quel tempo che il colore di Matteo Massagrande distende su una superficie abitata dal destino”.

“Van Gogh ha disseminato la sua opera, ha disseminato la sua vita, di alberi. Alberi grondanti luce e materia, tronchi in technicolor, dell’indaco della sera o dell’infuocato tramonto che avviene nel mondo. Massagrande lo rincorre, lo sta rincorrendo, albero dopo albero, cielo dopo cielo in cui questi rami e questi tronchi s’incistano, dialogano, parlano tra loro. E la rugosità della corteccia sta davanti a un sottobosco e di fronte all’azzurra, immutabile apparizione del cielo. Il pittore di oggi insegue quello di ieri, talvolta lo chiama come a chiedergli un segreto, ma poi prosegue e la sua pittura diventa il racconto di un canto dell’anima” conclude Goldin.

Massagrande è pittore e incisore, profondo conoscitore della storia dell’arte antica e contemporanea. Vive a Padova e divide la sua attività tra lo studio a Padova e quello di Hajòs (Ungheria). Si è sempre dedicato allo studio di antiche tecniche di pittura, di incisione e all’arte del restauro.

Rifiutati tutti gli “ismi” e le mode del tempo, rimasto fedele a una sua personale visione pittorica nobile, il suo linguaggio è una sintesi colta tra la grande storia e le più moderne ricerche figurative.

Breve biografia di Matteo Massagrande

Matteo Massagrande, pittore e incisore, è uno dei maggiori rappresentanti della nuova figurazione italiana. È nato a Padova nel 1959. Lo studio costante di antiche tecniche di pittura, di incisione e dell’arte del restauro è la base del suo personale metodo di lavoro. Inizia a esporre nel 1973. Sono numerose le mostre personali in musei e sedi pubbliche in Italia e nel mondo. Recentemente alcune sue incisioni sono entrate a far parte del Gabinetto delle Stampe degli Uffizi di Firenze. Negli ultimi anni ha tenuto mostre personali, sia di pittura che di grafica, a Barcellona, Madrid, Londra, Budapest, Lubiana, New York, San Francisco, Beirut, Taiwan, Melbourne, Seoul, Hong Kong.

Nel dicembre 2011 il «New York Times» gli ha dedicato l’apertura dello speciale Arte. Su richiesta della Pontificia Basilica del Santo di Padova, ha eseguito il dipinto Maria, Madre dei Giovani per il Sermig Arsenale della Pace di Torino. Su incarico dell’Ente Nazionale Francesco Petrarca, ha dipinto il Ritratto di Laura. Nel 2015 ha realizzato il ritratto ufficiale del Patriarca di Gerusalemme.

Tra i maggiori intellettuali e critici che hanno scritto sulla sua opera si ricordano: Paolo Crepet, Peter Fertöszögi, Marco Goldin, Bruce Helander, Milena Milani, Roderick Conway Morris, Ermanno Olmi, Enzo Siciliano, Edward Lucie-Smith, Mario Rigoni Stern, Anna Szinyei-Merse, Pe- dro Tseng. Le sue opere sono ospitate in numerosi musei, chiese, collezioni pubbliche e private in tutto il mondo. Vive a Padova e divide la sua attività tra lo studio a Padova e quello di Hajòs (Ungheria).

È pittore del tempo e della luce. Ama la pittura come pochi altri, la coltiva come si coltiva una lingua antica, che non muore mai.

Matteo Massagrande was born in Padua in 1959. A painter and engraver, he is one of the leading artists in the new Italian figurative tradition. His assiduous study of historical techniques of painting, engraving and the art of restoration have led him to forge his personal working method. He began to exhibit in 1973 and has had numerous solo exhibitions in museums and institutions in Italy and worldwide. Some of his engravings have recently entered the Uffizi Prints Cabinet in Florence. Over the past few years, he has held solo exhibitions of paintings and graphic art in Barcelona, Madrid, London, Budapest, Ljubljana, New York, San Francisco, Beirut, Taiwan, Melbourne, Seoul, and Hong Kong.

In December 2011, the New York Times featured Massagrande on the first page of its arts section. He was commissioned by the Pontifical Basilica of Sant’Antonio in Padua, to paint Mary, Mother of the Young for the Sermig Arsenale della Pace, Turin. On behalf of the Ente Nazio- nale Francesco Petrarca, he painted the Portrait of Laura. In 2015, he completed the official portrait of the Patriarch of Jerusalem.

Leading intellectuals and critics who have written about his work include Paolo Crepet, Peter Fertöszögi, Marco Goldin, Bruce Helander, Milena Milani, Roderick Conway Morris, Ermanno Olmi, Enzo Siciliano, Edward Lucie-Smith, Mario Rigoni Stern, Anna Szinyei-Merse, and Pedro Tseng. His works are in museums, churches, and public and private collections worldwide.

He lives in Padua and divides his time between his studios in Padua and Hajós (Hungary). A painter of time and light, he loves painting as few others do, and cultivates it as if it were an undying ancient language.

(Le immagini pubblicate sono state fornite ad esclusivo utilizzo di questo articolo)

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