MANTOVA – Simone Salvagni ci riprova con “Senza fermarsi”. Dopo il brano autobiografico, “28 anni”, pubblicato lo scorso mese di maggio e che ha raccolto molti consensi tra gli appassionati, questa volta l’artista di Gabbiana punta su un tema molto sentito ovvero l’essere se stessi senza maschere che facciano apparire ciò che non è.
Un’escursione sul pentagramma che permette a questo giovane autore e interprete di dare un saggio della sua forte sensibilità umana e musicale.
In questa esperienza riesce a raggiungere con sonorità e virtuosismi vocali molto efficaci le corde emozionali delle persone invitandole a liberarsi di quel male oscuro che è il doversi “modellare esteticamente” per essere accettato dalla società.
“Senza fermarsi” potrebbe divenire una sorta di inno per le nuove generazioni che desiderano staccare la spina con un sistema che cancella la personalità del singolo per omologarla e privarla del proprio talento. Un invito, quindi a percorrere una nuova strada fatta di rapporti sinceri e privi di pregiudizi o di luoghi comuni.
“Il brano è stato prodotto e registrato – racconta Simone Salvagni – dallo studio svizzero HRS studio. Hanno collaborato con me nel brano Stefano Previdi all’editing del videoclip, Mauro Madini alla fotografia, Enrico Lanzoni alla sceneggiatura. Gli attori del videoclip sono Giusi Ruscillo e Massimiliano Aveta”.
“Attualmente – prosegue il giovane autore ed interprete – sono il frontman di una cover band veronese, i 4Tune, con la quale ho avuto la fortuna di fare 150 concerti negli ultimi due anni. In passato ho vinto svariati concorsi come il Golden Disc di Livorno o Una voce che si nota nel 2013”.
“Ora – ribadisce l’artista mantovano – voglio concentrarmi sul mio materiale e ciò che scrivo. Il brano da poco uscito è il secondo singolo pubblicato nel 2020 mentre “28 anni” è il singolo autobiografico uscito a maggio. Sono già in cantiere, ovviamente, altri lavori, per i quali sto cercando opportunità di produzione per un disco”.
Sebbene il brano ed il videoclip del medesimo siano da pochi giorni in promozione sulle varie piattaforme la risposta del pubblico fa comprendere che Simone ha colto nel segno e che dispone dei numeri per ritagliarsi un ruolo di primo piano tra le voci del Pop Rock italiano.
Paolo Biondo