FERRARA – LA REGIONE ENTRA NELLA FONDAZIONE CHE GESTISCE IL MEIS E DESTINA 200MILA EURO PER IL 2021

Felicori: “Si rafforza l’impegno regionale per la salvaguardia della Memoria, un fattore importante per guardare con fiducia al futuro”

Cresce l’impegno della Regione a favore della cultura della Memoria. L’Assemblea legislativa ha approvato oggi all’unanimità la legge che consente l’ingresso della Regione nella Fondazione che gestisce il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, città fulcro per l’ebraismo italiano, definendo già a partire da quest’anno risorse per 200mila euro.

La Regione affianca così il Ministero della Cultura, il Comune di Ferrara, la Cdec (Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea) e l’Ucei (Unione delle comunità ebraiche italiane), soggetti che attualmente partecipano alla Fondazione.

“Siamo orgogliosi di entrare a far parte di questa Fondazione – ha commentato l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori – che alimenta e dà vita a un museo artefice di esposizioni, ma anche centro di ricerca, dialogo e ricostruzione storica, spazio vivo di comunicazione e confronto”.

“Con questa legge si arricchisce il percorso aperto con la Legge 3/2016 sulla memoria del Novecento e si completa la compagine delle istituzioni necessarie al successo del Museo. Ora siamo pronti per la ripartenza dopo l’epidemia. Confidiamo peraltro che la presenza del MEIS ci aiuterà a aumentare le attenzioni per il patrimonio culturale ebraico dell’Emilia-Romagna”.

La legge

La nuova norma autorizza la Regione, modificando la legge sulla memoria (n. 3 del 2016 alla partecipazione alla Fondazione Museo Nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah e concede alla Fondazione stessa un contributo annuale in una unica soluzione, il cui importo verrà stabilito anno per anno nell’ambito delle disponibilità dalla legge di bilancio.

Il MEIS

Il museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara ha lo scopo di far conoscere la storia, il pensiero e la cultura dell’ebraismo italiano, riconoscendo e valorizzando l’eccezionale continuità di un percorso ininterrotto benché scarsamente conosciuto, in cui gli ebrei hanno portato alla storia e al tessuto del Paese le proprie tradizioni e un fondamentale contributo culturale, tra periodi di convivenza e interazioni feconde, e altri di persecuzioni, cominciate dalla chiusura nei ghetti e culminate nella tragedia della Shoah. Per questo il museo promuove attività didattiche, organizza manifestazioni, incontri nazionali ed internazionali, convegni, mostre permanenti e temporanee, proiezioni di film e di spettacoli sui temi della pace e della fratellanza tra i popoli e l’incontro tra culture e religioni diverse. La legge istitutiva, inoltre, stabilisce che un reparto del MEIS sia dedicato alle testimonianze delle persecuzioni razziali ed alla Shoah in Italia

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