INTESA SANPAOLO: ACCORDO con Confcommercio MANTOVA, CREMONA e BRESCIA per promuovere gli investimenti delle imprese

È stato presentato a Brescia l’accordo tra Intesa Sanpaolo e le associazioni di Confcommercio Brescia, Confcommercio Cremona e Confcommercio Mantova per promuovere gli investimenti delle imprese del terziario delle tre province.

Firma accordo Confcommercio Mantova (Ercole Montanari a sx) e Intesa Sanpaolo

Obiettivo comune è quello di accompagnare le piccole imprese nell’attuale contesto e nel rilancio, attraverso progetti di digitalizzazione e sostenibilità in coerenza con i principi ESG.

Questo accordo si inserisce nel consolidato rapporto di collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confcommercio Imprese per l’Italia, grazie alla sottoscrizione di numerosi accordi a favore delle imprese associate e nell’agevolare l’accesso al credito al mondo delle microimprese e delle PMI italiane.

Dall’analisi condotta dalla Direzione Studi e Ricerche emerge che nel 2023 nelle province di Brescia, Cremona e Mantova è attesa una frenata soprattutto per le imprese più piccole del commercio che sembrano risentire di più dei rincari energetici, che riusciranno a scaricare a valle solo in parte. Una volta affrontata e superata la complessa fase attuale, restano alcune priorità da affrontare per rilanciare la competitività delle imprese commerciali di piccole dimensioni. Sono quattro le sfide da vincere: la sostenibilità attraverso investimenti ambientali per ridurre i consumi energetici; l’innovazione e la digitalizzazione per efficientare le catene di fornitura, la logistica e i magazzini, per implementare il restyling dei punti vendita e per valorizzare l’esperienza fisica; la fidelizzazione della clientela grazie al potenziamento del servizio offerto, con tempi e modalità di consegna più rapidi, consulenza, riparazioni, assistenza pre e post-vendita, velocità e garanzia dell’intervento di manutenzione, flessibilità orari e servizi e la risposta alla polarizzazione dei consumi tramite la ricerca di un equilibrio tra calo del reddito, ricerca di qualità e prodotti premium, razionalizzando le referenze verso un assortimento mirato e format che garantiscono minori prezzi.

In questo contesto, sono stati illustrati i nuovi strumenti messi a disposizione da Intesa Sanpaolo attraverso l’iniziativa “CresciBusiness”, un piano da 5 miliardi di euro e che si rivolge in particolare alle piccole imprese e che prevede interventi per la liquidità e finanziamenti garantiti, azzeramento per un anno delle commissioni sui micropagamenti tramite POS in negozio fino a 15 euro, gratuità per un anno del canone dei POS e delle carte di credito commercial, agevolazioni sui prodotti di copertura assicurativa e noleggio di beni strumentali, arredi e complementi per contenere i costi operativi.

“Intesa Sanpaolo è da sempre attenta alle esigenze del tessuto imprenditoriale locale, l’incontro con Confcommercio Brescia, Cremona e Mantova punta a favorire la conoscenza e il confronto costruttivo per cogliere le opportunità che il nostro Gruppo può offrire a tutto il comparto del commercio – spiega Marco Franco Nava, direttore regionale Lombardia Sud Intesa Sanpaolo. – Il piano CresciBusiness mette a disposizione un ampio plafond di liquidità non solo per affrontare l’attuale periodo, ma soprattutto per accompagnare le piccole imprese nel rilancio attraverso progetti di sviluppo, digitalizzazione e sostenibilità, obiettivi coerenti con il PNRR”.

Dichiarazione di Carlo Massoletti, presidente Confcommercio Brescia: “Le micro, piccole e medie imprese del terziario bresciane stanno compiendo uno sforzo in questi mesi per sfruttare al meglio la grande occasione rappresentata da Capitale Italiana della Cultura, superando le difficoltà generate dal Covid e quelle più recenti determinate dall’inflazione. Constatare che Intesa Sanpaolo si ponga fianco a fianco dei nostri imprenditori ci conforta. È necessario che le banche sostengano i nostri modelli di business che si stanno evolvendo ed innovando, anche con la proposta di un credito che per le attività del commercio, del turismo e dei servizi sia di facile fruizione, agile e veloce per permettere alle aziende di adattarsi alle nuove necessità del mercato”.

Dichiarazione di Ercole Montanari, Presidente Confcommercio Mantova:Questo accordo rafforza e consolida la proficua e continuativa collaborazione tra il sistema Confcommercio e il principale gruppo bancario italiano a favore del tessuto imprenditoriale che rappresentiamo, con riferimento all’accesso al credito. Le iniziative previste da questa convenzione si rivolgono a quei settori – commercio, servizi, turismo – fortemente provati dalle crisi che, come una tempesta perfetta, si sono abbattute una dopo l’altra sulle nostre imprese: dall’emergenza sanitaria al boom dei costi energetici, dalle ripercussioni della guerra in Ucraina fino alla spinta inflattiva che si ripercuote sui consumi. L’obiettivo condiviso è quello di sostenere la crescita delle aziende favorendo la capacità di investimento”.

Dichiarazione di Andrea Badioni, Presidente Confcommercio Cremona: “In questo periodo di particolare difficoltà per il mondo delle imprese del terziario, l’accordo stretto con Intesa Sanpaolo rappresenta uno strumento di grande importanza per il futuro. Sostenere la capacità di investimento delle imprese attraverso prodotti dedicati e di facile fruizione, è una azione lungimirante volta a sostenere la ripartenza e la crescita dei nostri territori. Una azione di cui beneficeranno non solo gli imprenditori ma anche i lavoratori, le loro famiglie e il territorio tutto”.

Entro il 2026, Intesa Sanpaolo programma erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 270 destinati alle imprese, con i quali contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR approvato dalla Commissione Europea.

Ammontano complessivamente a 40 miliardi di euro gli interventi di Intesa Sanpaolo a favore delle imprese italiane, anche di piccolissime dimensioni e famiglie per sostenere i maggiori costi legati agli aumenti energetici e alla spesa quotidiana.

Confcommercio Brescia. Dal 1945 è già Associazione Commercianti della provincia di Brescia, rappresenta gli ideali ed i valori degli operatori del commercio, del turismo e dei servizi e tutela, con efficace azione sindacale, i legittimi interessi dell’impresa turistico-mercantile bresciana. È un’Organizzazione che garantisce, con i sindacati di categoria e le sezioni comunali, un’adeguata e capillare presenza nella vita sociale ed economica bresciana a difesa dei diritti dell’imprenditoria commerciale, turistico-alberghiera e dei servizi. Confcommercio Brescia svolge, poi, una qualificata attività di assistenza e consulenza agli operatori associati; ha costituito il Centro di Assistenza Fiscale C.A.F. Ascom Brescia s.r.l. per offrire agli operatori associati un servizio completo nei settori tributario (gestione contabilità, assistenza fiscale e pratiche amministrative), dei rapporti di lavoro (tenuta libro unico) e nell’area della formazione e dei servizi (corsi obbligatori, di specializzazione e di aggiornamento). Quindi, fornisce agli iscritti, tramite la cooperativa Ascomfidi Brescia ed il patronato 50&Più Enasco, consulenza ed assistenza nei settori del credito e della previdenza. Confcommercio Brescia, unitamente a Filcams, Fisascat e Uiltucs, ha poi costituito l’Ente bilaterale bresciano del commercio e dei servizi e l’Ente bilaterale bresciano del turismo. Confcommercio Brescia partecipa autorevolmente al dibattito politico, intervenendo efficacemente nell’attività legislativa (politica economica, fiscale, del lavoro, creditizia, previdenziale, di regolamentazione del comparto mercantile, turistico e dei servizi) a difesa delle imprese del terziario.

Confcommercio Cremona. Dal 1947 è la più importante organizzazione sindacale e di rappresentanza delle imprese del terziario. Tutela gli interessi degli imprenditori del commercio, del turismo, dei trasporti, dei professionisti e dei servizi della provincia di Cremona. Oltre alla costante attività sindacale, è attiva nella promozione di iniziative mirate a favorire l’imprenditoria locale e il networking tra i professionisti del territorio. Oggi le imprese associate a Confcommercio Cremona provengono dai più svariati settori e sono racchiuse in più di 50 sigle: dalle botteghe storiche alla ristorazione, dalla sicurezza alla consulenza, dal commercio alla information technologies.  Confcommercio Cremona offre ai propri associati servizi di alta qualità come: assistenza fiscale, stesura business plan, consulenze per accesso al credito, ricerca, progettazione e rendicontazione bandi, formazione e tutto ciò che serve alle imprese per soddisfare i requisiti legali, snellire i processi, migliorare la produttività e continuare a crescere anche in mercati competitivi.

Confcommercio Mantova. Attiva dal 1945, è la più importante associazione di categoria per le imprese del terziario, commercio, turismo e servizi nella provincia di Mantova, la cui rappresentanza si è progressivamente estesa nel corso degli anni sino ad abbracciare il mondo delle libere professioni. Per meglio esercitare la propria azione di tutela degli interessi delle imprese, Confcommercio Mantova è strutturata in categorie diversificate a seconda del settore di competenza ed è organizzata in diverse sezioni territoriali per poter meglio rappresentare le istanze delle imprese e portare avanti l’attività di dialogo e lobbying nei confronti delle Amministrazioni locali. Per garantire un adeguato presidio sul territorio, l’Associazione dispone inoltre di diversi uffici periferici. Oltre all’azione sindacale di tutela e rappresentanza degli interessi e delle esigenze delle imprese, Confcommercio Mantova offre agli associati consulenza personalizzata in tutte le aree di operatività aziendale e una vasta gamma di servizi efficienti e di qualità certificata: lo Sportello Impresa, i servizi contabili e fiscali, di amministrazione del personale e relazioni industriali, la formazione, erogata da un Centro formativo accreditato in Regione, la consulenza su bandi e contributi, il consorzio di garanzia per il credito Confiditer, la consulenza nei settori finanziario e della mediazione creditizia, legale, qualità e in tema di sicurezza, igiene e ambiente, lo Sportello Energia e altri servizi dedicati al controllo dei costi aziendali.

Intesa Sanpaolo è il maggior gruppo bancario in Italia – punto di riferimento di famiglie, imprese e dell’economia reale – con una significativa presenza internazionale. Il business model distintivo di Intesa Sanpaolo la rende leader a livello europeo nel Wealth Management, Protection & Advisory e ne caratterizza il forte orientamento al digitale e al fintech. Una banca efficiente e resiliente, è capogruppo di fabbriche prodotto nell’asset management e nell’assicurazione. Il forte impegno in ambito ESG prevede, entro il 2025, 115 miliardi di euro di finanziamenti impact, destinati alla comunità e alla transizione verde, e contributi per 500 milioni a supporto delle persone in difficoltà, posizionando Intesa Sanpaolo ai vertici mondiali per impatto sociale. Intesa Sanpaolo ha assunto impegni Net Zero per le proprie emissioni entro il 2030 ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti, l’asset management e l’attività assicurativa. Convinta sostenitrice della cultura italiana, ha sviluppato una rete museale, le Gallerie d’Italia, sede espositiva del patrimonio artistico della banca e di progetti artistici di riconosciuto valore.

Sintesi dell’intervento di Giovanni Foresti

Il commercio è un settore estremamente eterogeneo, che comprende la distribuzione di alimentari, farmaci, beni semidurevoli e durevoli, come ad esempio l’auto. Ha un ruolo rilevante nel tessuto economico italiano: conta più di un milione di imprese e impiega quasi 3,4 milioni di addetti (il 20% del totale). Le imprese del commercio con meno di 10 addetti sono il 96,4% del totale e impiegano il 55,3% degli addetti del settore. Le ridotte dimensioni aziendali sono una peculiarità soprattutto italiana: in Francia ad esempio hanno un peso del 26,7% in termini di addetti; in Germania ci si ferma al 20,6%. Nelle province di Brescia, Cremona e Mantova si contano 33.335 imprese del commercio (il 21% del totale del tessuto economico locale): 21.139 a Brescia, 5.343 a Cremona e 6.853 a Mantova. Complessivamente, sono poco meno di 100.000 gli addetti delle tre province (99.517 addetti, pari al 16% del totale), così suddivisi: 65.030 a Brescia, 14.189 a Cremona e 20.299 a Mantova. Nel 2022 l’evoluzione a prezzi correnti delle vendite al dettaglio è stata positiva in tutte le tipologie distributive, anche se le imprese che commercializzano alimentari su piccole superfici hanno mostrato una crescita contenuta e inferiore all’aumento dei prezzi alla produzione. Si è poi consolidato il recupero post-pandemico delle piccole superfici non alimentari. Al contempo, oltre all’ulteriore sviluppo del commercio elettronico, è proseguita l’affermazione dei discount, le cui vendite a prezzi correnti nei primi nove mesi del 2022 sono salite del 9,8%, dopo gli ottimi +6,6% del 2021 e il +8,1% del 2020. La crisi energetica sta causando un forte shock sui redditi delle famiglie, in particolare in Italia dove l’inflazione è tornata a essere superiore alla media europea a causa della componente energetica. Sono state colpite soprattutto le famiglie meno abbienti che negli ultimi tre mesi del 2022 hanno subito un’inflazione intorno al 16%, contro il 10% delle famiglie più facoltose. L’inflazione è a un punto di svolta, ma la discesa sarà lenta. Questa situazione sta portando la fiducia delle imprese operanti su piccole superfici lontana dai picchi e dai livelli registrati dalla grande distribuzione, a causa di attese a tre mesi sull’andamento delle vendite del commercio al dettaglio che sono divenute meno favorevoli. Conferme vengono dalla 16° indagine di Intesa Sanpaolo condotta tra ottobre e novembre 2022 su filiali imprese, gestori di aziende retail, GRM e Network Italia. Nel 2023 anche nelle province di Brescia, Cremona e Mantova è attesa una frenata, soprattutto per le imprese più piccole del commercio che, nel confronto con le altre dimensioni aziendali, sembrano risentire di più anche dei rincari energetici, che riusciranno a scaricare a valle solo in parte. Una volta affrontata e superata la complessa fase attuale, restano alcune priorità da affrontare per rilanciare la competitività delle imprese commerciali di piccole dimensioni. Sono quattro le sfide da vincere: la sostenibilità, da perseguire attraverso l’ottimizzazione dei contratti di fornitura di energia e l’aumento degli investimenti ambientali per ridurre i consumi energetici; la risposta alla polarizzazione dei consumi tramite la ricerca di un equilibrio tra calo del reddito, ricerca di qualità e prodotti premium, razionalizzando le referenze verso un assortimento mirato e format che garantiscono minori prezzi; l’innovazione e la digitalizzazione per efficientare le catene di fornitura, la logistica e i magazzini, per implementare il restyling dei punti vendita obsoleti, e per valorizzare l’esperienza fisica (via consulenza, visibilità prodotto), contrastando in tal modo la concorrenza delle piattaforme online; la fidelizzazione della clientela grazie al potenziamento del servizio offerto, con tempi e modalità di consegna più rapidi, consulenza, riparazioni, assistenza pre e post-vendita (anche con l’utilizzo di software di progettazione), velocità e garanzia dell’intervento di manutenzione, flessibilità orari e servizi (come consegna a domicilio).

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