AIIP: “La federazione di risorse e competenze fondamentale per la valorizzazione del cloud Made in Italy”

Il Presidente Zorzoni: «Positiva l’apertura del governo ad una visione federata del cloud italiano. AIIP sostiene e persegue da sempre questo approccio per reti e cloud Made in Italy, asset strategico del nostro Paese»

AIIP saluta con favore la presa di posizione del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio per l’Innovazione, Alessio Butti, a favore di un cloud nazionale federato, esposta nel corso del convegno del 24 gennaio scorso presso la Sala Capitolare del Senato.

AIIP da tempo supporta lo sviluppo di un mercato cloud nazionale aperto, interoperabile, trasparente e sicuro, che superi il lock-in tecnologico in linea con i principi, gli indirizzi strategici e la normativa europei. Tale posizione associativa, già oggetto di dialogo diretto sia con il precedente, sia con l’attuale esecutivo, trova oggi nelle parole del Sottosegretario un importante riconoscimento istituzionale.

“Siamo da sempre impegnati nella valorizzazione e federazione delle competenze nazionali tra i nostri associati, le imprese, la pubblica amministrazione e il mondo della ricerca – afferma Giovanni Zorzoni, Presidente dell’Associazione; – rappresentiamo operatori di rete e cloud nazionali che sono sempre stati un importante motore di innovazione, che aspira a concorrere paritariamente allo sviluppo di un asset strategico del nostro Paese”.

Le grandi sfide che l’Italia deve affrontare nei prossimi anni – prosegue Zorzoni – richiedono un’azione corale che AIIP è pronta a supportare, per garantire lo sviluppo di una nuova infrastruttura digitale nazionale che garantisca sicurezza, resilienza e indipendenza oltre che la massima prossimità territoriale a tutti i soggetti coinvolti nella transizione digitale”.

Siamo pronti a mettere a disposizione le nostre risorse – conclude Zorzoni – e a presentare le nostre proposte concrete per la creazione di un ecosistema nazionale federato, interoperabile, trasparente e sicuro che garantisca pari opportunità riducendo le barriere all’ingresso e valorizzi le diversità e le specializzazioni tecnologiche presenti nel mercato nazionale”.

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