ARLECCHINO MUTO PER SPAVENTO con la Compagnia Stivalaccio il 21 febbraio al Teatro Sociale di Mantova

Martedì 21 febbraio alle 21:00, in concomitanza con i festeggiamenti di carnevale e con la giornata mondiale della Commedia dell’Arte, sul palco del Teatro Sociale di Mantova Arlecchino rivive di nuova vita grazie a “Arlecchino muto per spavento”, lo spettacolo inedito ispirato al canovaccio Arlequin muet par crainte di Luigi Riccoboni.

La Compagnia Stivalaccio, eccellenza del panorama teatrale italiano, porta in scena i capisaldi della commedia dell’arte: recitazione, canto, danza, combattimento scenico, lazzi e improvvisazione attraverso un linguaggio contemporaneo e vivace.

Il cast che salirà sul palco del Teatro Sociale sarà composto da nomi di assoluta eccellenza: solo per citarne alcuni Matteo Cremon, sul palco Lelio, ha lavorato, tra gli altri, a fianco di Cristiana Capotondi, Giorgio Colangeli e Paolo Cevoli, e recitato in serie tv tra le quali Don Matteo e Un passo dal cielo; Stefano Rota, sul palco Pantalone De’ Bisognosi, ha recitato in numerosi film e serie tv, a fianco di Lino Guanciale, Ettore Bassi, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Carolina Crescentini, Francesca Chillemi ed è stato diretto per ben due volte da Gabriele Salvatores; Michele Mori e Marco Zoppello, sul palco rispettivamente Mario Lanternani e Arlecchino, vantano esperienze pluridecennali nel teatro e cinema internazionali e specializzati nella Commedia dell’Arte, sono i fondatori della compagnia Lo Stivalaccio; Anna De Franceschi, sul palco Stramonia Lanternani, con Mantova ha un rapporto di grande affetto: proprio qui, nel 2012, vince il primo premio I Giovani e la Commedia dell’Arte, istituito da Fondazione Artioli.

La trama racconta di un amore contrastato: il giovane Lelio, lasciata Venezia e giunto a Milano, pretende sia fatta giustizia. Nella sua patria si è follemente innamorato di Flamminia, figlia di Pantalone De’ Bisognosi, ampiamente ricambiato. Ma il padre della giovane l’ha già promessa in sposa a Mario, figlio di Stramonia Lanternani, mercantessa di stoffe, anche se il timido Mario ama Silvia, giovane risoluta e determinata. Ecco il motivo della venuta di Lelio a Milano: ricondurre alla ragione Mario e la madre Stramonia o, alla peggio, sfidare il giovane a duello. La notizia avrebbe dovuto rimanere nascosta, ma Arlecchino, servitore di Lelio, appena giunto in città la diffonde ad ogni anima viva incontrata. Per ridurlo al silenzio il suo padrone gli gioca un tranello: finge che un demonio sia imprigionato nel proprio anello e, se Arlecchino parlerà, il demonio glielo rivelerà ed il servitore sarà decapitato. Arlecchino decide dunque di chiudersi in un religioso silenzio, diventando muto… per spavento!

Nonostante sia stato privato della parola, Arlecchino riesce ad innamorarsi della servetta di Pantalone, Violetta, a fare baruffa con Trappola, anche lui innamorato della giovinetta e a combinare un sacco di guai, il tutto mentre le due coppie di innamorati cercano una giusta risoluzione ai loro intrighi, ostacolati da Pantalone e da Stramonia.

Questo originale Arlecchino testimonia la scelta di voler fare un “teatro d’arte per tutti”, popolare, in uno spettacolo in cui gioco, invenzione, amore, paura e dramma si mescolano, ingarbugliati su divertenti equivoci e mossi dalle gesta dei personaggi.

Se questo mondo surreale e fantastico, eco lontano di uno splendore teatrale italiano, eclettico equilibrismo sul filo della storia e della tradizione, ci permetterà di sorridere e di abbandonarci ad una gioia senza peso e senza tempo, forse in quell’istante ritroveremo la poesia del teatro.

ARLECCHINO MUTO PER SPAVENTO

ispirato al canovaccio Arlequin muet par crainte di Luigi Riccoboni

con (in ordine alfabetico)

Sara Allevi / Violetta

Marie Coutance / Flamminia

Matteo Cremon / Lelio

Anna De Franceschi, Francesca Botti / Stramonia Lanternani

Michele Mori / Mario Lanternani

Stefano Rota / Pantalone de’ Bisognosi, Bargello 

Pierdomenico Simone / Trappola

Maria Luisa Zaltron / Silvia

Marco Zoppello / Arlecchino

soggetto originale e regia Marco Zoppello

scenografia Alberto Nonnato, costumi Licia Lucchese, disegno luci Matteo Pozzobon e Paolo Pollo Rodighiero, maschere Stefano Perocco di Meduna, duelli Massimiliano Cutrera, consulenza musicale Ilaria Fantin, trucco e parrucco Carolina Cubria, assistente alla regia Francesca Botti, assistente mascheraia Tullia Dalle Carbonare, costumi realizzati da Francesca Parisi, Sonia Marianni e Caterina Volpato con particolare attenzione al riutilizzo di stoffe e materiali a basso impatto ambientale

  • Policy Prezzi

– Platea: € 30,00;

– I, II, III ordine di palchi: € 25,00;

– Loggia e loggione: € 15,00;

– Studenti superiori (loggia e loggione): € 10,00;

– Studenti e allievi Scuole teatro (palchi, loggia e loggione): € 15,00;

– Ridotto*: € 20,00 per palchi e € 25,00 per la platea;

  • Biglietti in vendita

– online su Ticketone.it

– presso la biglietteria del Teatro Sociale di Mantova, P.zza Cavallotti 14/a – 46100 Mantova:

  Orari di apertura: Martedì dalle 10:00 alle 13:00, giovedì dalle 16:00 alle 19:00, sabato dalle 10:00 alle 13:00

  Telefono 0376 1590869 – Mail biglietteria@mantovateatro.it

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