di Paolo Biondo
Nuova tornata d’incontri abbinati alla ricorrenza dei 550 anni dalla fondazione della prima pietra della Basilica di S. Andrea a Mantova e della morte di Leon Battista Alberti progettista della monumentale opera.
Eventi iniziati lo scorso anno, grazie alle sinergie individuate tra la parrocchia di S. Andrea, la Diocesi di Mantova e varie associazioni culturali del capoluogo virgiliano, che proseguono nel mese di marzo con il focus rivolto a “La Fabbrica di S. Andrea”.

Il trittico di momenti di confronto, con la partecipazione di architetti laureatisi al Politecnico Polo di Mantova, esperti del settore e che si svolgeranno con inizio alle 18:00 nella Sala della Colonna con ingresso da Piazza Leon Battista Alberti, per l’occasione cercherà di gettare luce sul progetto originale della basilica, sugli interventi cinquecenteschi e su quelli settecenteschi.
L’iniziativa è stata presentata lunedì 6 marzo da don Renato Pavesi, rettore della concattedrale di S. Andrea, che era affiancato da don Stefano Savoia, direttore del Museo Diocesano di Mantova, e da Rosa Golinelli, della Compagnia del Preziosissimo Sangue di Gesù.
Il primo incontro è stato posto in calendario giovedì 9 marzo e in quel contesto a fornire elementi utili per conoscere più approfonditamente il team saranno: Elena Guerreschi e Marco Poltronieri, laureati nel 2004 con una testi che ha coinvolto anche Tiziana Belladelli dal titolo “Rilettura della storia del cantiere della fabbriceria di S. Andrea in Mantova finalizzata alla formulazione di un’ipotesi sul progetto albertiano”.
La loro testi è stata oggetto di diverse conferenze e pubblicazioni tra le quali il Bollettino online della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggi nel 2006 e nello stesso anno su Postumia.
Elena Guerreschi, con la passione del canto, ha pure frequentato il Conservatorio conseguendo il diploma e oggi si dedica all’insegnamento e ai concerti.
Marco Poltronieri ha invece intrapreso il lavoro di architetto partecipando anche a laboratori di idee e progetti per la riflessione critica sulla città e provincia di Mantova.
Il secondo incontro, previsto giovedì 16 marzo sempre nel medesimo contesto e sempre a partire dalle 18:00, avrà come principale punto di riferimento Giulio Girondi che pur essendo laureato in architettura con il massimo dei voti e avendo conseguito il dottorato, ha poi indirizzato le sue energie nei riguardi della Casa editrice Il Rio da lui fondata nel 2012, alla quale ha poi affiancato nel 2017 un’altra proposta in ambito editoriale quale Oligo.
La sua ricerca dal titolo “Sant’Andrea nel Cinquecento, l’architettura da Giulio Romano ad Anton Maria Viani” si orienta sugli interventi cinquecenteschi, con focus su Giulio Romano, soprattutto per i contributi all’apparato decorativo delle cappelle e sui progetti di Anton Maria Viani.
La rassegna storico culturale si concluderà giovedì 23 marzo e in quella occasione ad illustrare i vari aspetti del tema: “Un architetto per Sant’Andrea: Giuseppe Antonio Torri da Bologna (1658 – 1713)” sarà Carlo Togliani.
Egli da studente e laureato al Politecnico, ne è oggi professore associato e membro del Consiglio.
La sua conferenza farà luce su un momento della fabbrica tra il seicento ed il settecento ed in particolare sulla figura di un architetto meno conosciuto dei precedenti ovvero Giuseppe Antonio Torri da Bologna.
Per disporre di ulteriori informazioni rispetto a questo trittico d’incontri è possibile inviare una mail all’indirizzo: santandera@parrocchiasantanselmomantova.it