Due importanti appuntamenti della rassegna di arti varie Art Site Fest (IX edizione): l’inaugurazione ore 11:00 presso l’Area Archeologica Lavazza della mostra di STEFANO CAGOL Moltoprima di noi e dopo e il primo appuntamento dello spin off Art Site Talk in collaborazione con Aboca Edizioni alle ore 17:00 presso il Museo Lavazza.

Art Site Fest è una rassegna dedicata alle arti visive, alla narrazione e alle nuove scritture, che quest’anno giunge alla sua IX edizione, proponendosi come uno spazio dedicato alla riflessione sui temi rivolti all’ambiente, al cambiamento climatico e sul senso stesso del fare arte in un mondo che chiede nuove e più efficaci chiavi di interpretazione.
In questa prospettiva si inserisce l’intervento artistico di Stefano Cagol per l’Area Archeologica di Nuvola Lavazza, per la quale l’artista trentino realizza un’installazione site specific, composta da diversi elementi disseminati nello spazio, come per invitare il visitatore a un percorso non solo tra i resti di un antico insediamento, ma attraverso le forme stesse della nostra contemporaneità.
Si tratta di un progetto realizzato in collaborazione con Art Site Fest, Museo Lavazza e programma NxT MUSE – Museo delle scienze di Trento, che guarda all’idea di tempo, oltre l’essere umano.
Stefano Cagol, ideatore e curatore della piattaforma creativa sulle questioni climatiche “We Are the Flood” nel programma NxT di MUSE – Museo delle scienze Trento, sceglie di partire dalla definizione dell’era dell’essere umano, l’Antropocene, per scrutarne la fine e immaginare un mondo in cui le interferenze antropogeniche continuano il loro corso anche dopo di noi, un’era vicina al suo termine e già antica.
La piattaforma “We Are the Flood” nel programma NxT di MUSE, ideata e curata da Stefano Cagol, avviata lo scorso anno, si basa su multidisciplinarietà e contaminazione e aspira a radicare un noi condiviso per creare una nuova consapevolezza, avvalendosi del linguaggio universale dell’arte e della sua capacità di tradurre questioni sempre più complesse. L’esperienza del primo anno di “We Are the Flood” è raccontata nel libro pubblicato da Postmedia e presentato al Salone del libro di Torino 2023.
“Anche per il 2023 negli spazi dell’Area Archeologica di Nuvola Lavazza, Art Site Fest propone un’occasione di incontro dell’arte — dice Domenico M. Papa, curatore della mostra e direttore artistico di Art Site Fest — con i grandi temi della contemporaneità. Se come dice Arne Næss, Everything hangs together, potremo rivolgerci alle arti, per immaginare un futuro più sostenibile, sano ed equo. Lo facciamo, nel caso di Nuvola Lavazza, in un luogo, come quello dell’Area archeologica, che testimonia il significato antico dell’essere comunità.”
Il Museo Lavazza, inoltre, nell’ambito di Art Site Fest, oltre al progetto di Stefano Cagol, ospiterà un ciclo di incontri sul tema della sostenibilità e di un nuovo pensiero ecologico, in collaborazione con Aboca Edizioni.
“Il Museo Lavazza è il museo d’impresa del Gruppo Lavazza, che fa parte dell’associazione Museo d’impresa, e che da sempre si pone anche come luogo di incontro e di scambio culturale sulle tematiche che toccano i valori fondanti la storia stessa del Gruppo Lavazza – sostiene Marco Amato, Direttore del Museo Lavazza e Vice Presidente di Musei d’Impresa -. La sostenibilità e l’attenzione alle emergenze climatiche sono solo alcuni dei temi sui quali Lavazza è particolarmente sensibile. Siamo perciò molto lieti di ospitare progetti di collaborazione con altri enti e istituzioni, quali Art Site Fest, il Muse di Scienza di Trento e Aboca Edizioni per portare avanti nuovi momenti di condivisione e confronto su tematiche che ci accomunano. Questo il motivo che ci ha spinto quest’anno ad organizzare una serie di talk dedicati, proprio negli spazi del nostro Museo”.
Il ciclo di Talk, pensati in stretta collaborazione con Aboca Edizioni e ospitati al Museo Lavazza, vogliono offrire un pur sommario panorama dell’attuale dibattito culturale attraverso la testimonianza di artisti, scrittori, studiosi.
ART SITE TALK al Museo Lavazza In collaborazione con Aboca Edizioni
26 ottobre, ore 17
“Archeology of the Anthropocene”
Stefano Cagol, Massimo Bernardi, con Marco Amato e Domenico M. Papa
8 novembre, ore 17
“L’ultima foresta”
Mauro Garofalo, con Domenico M. Papa ed Eleni Molos
16 novembre, ore 17
“La compagnia del gelso”
Franco Faggiani, con Domenico M. Papa ed Eleni Molos
23 novembre, h. 17
“Il sesto continente”
Paolo Vineis, Stefano Allievi con Edoardo Vigna
30 novembre, h. 17
“Evoluzione umana: un cambiamento di narrazione”
Telmo Pievani, Marco Aime con Marco Amato, Domenico M. Papa, Eleni Molos
Telmo Pievani è docente di Filosofia delle Scienze Biologiche, di Bioetica e Divulgazione naturalistica presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova. È stato Presidente della Società Italiana di Biologia Evoluzionistica. Per Aboca Edizioni ha pubblicato Viaggio nell’Italia dell’antropocene.
Marco Aime è antropologo, africanista e scrittore, docente di antropologia culturale presso l’Università di Genova. Si interessa alle tematiche legate al concetto di identità e al fenomeno delle migrazioni.
Pievani e Aime dialogano sulla narrazione della storia evolutiva dell’uomo e sul rapporto tra evoluzione, società e ambiente. L’incontro è introdotto da Marco Amato, direttore del Museo Lavazza e da Domenico M. Papa, direttore artistico di Art Site Fest.
Stefano Cagol (Trento, 1969) è ideatore e curatore della piattaforma creative sulle questioni climatiche “We Are the Flood” di MUSE – Museo delle scienze Trento. Ha studiato all’Accademia di Brera a Milano e alla Ryerson University di Toronto con una borsa di studio post-dottorato del Governo del Canada. Vincitore dell’Italian Council (2019) del Ministero Italiano della Cultura e di premi come il Visit di E.on Stiftung e il Terna per l’Arte Contemporanea, lavora negli ambiti dell’Arte Concettuale, Arte Ambientale, Eco Art e Land Art. Ha partecipato a biennali come la 59., 55. e 54. Biennale di Venezia, Manifesta 11, 14. Biennale di Curitiba, 2. OFF Biennale Cairo, 1. Xinjiang Biennale e 1. Biennale di Singapore. Gli hanno dedicato mostre personali musei come CCA Center for Contemporary Art di Tel Aviv (2021), MA*GA di Gallarate (2019), Galleria Civica di Trento/Mart (2016), ZKM Karlsruhe (2012) e Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (2000).
Il Museo Lavazza
Il Museo Lavazza è l’innovativo museo d’impresa, situato all’interno di Nuvola Lavazza, Headquarters del Gruppo Lavazza, che fa parte della rete di Musei d’impresa, l’associazione che riunisce oltre 100 musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane, unica a livello europeo. progettato dallo studio internazionale di Ralph Appelbaum, permette di intraprendere un viaggio sensoriale ed emozionante nella cultura globale del caffè, intrecciando il racconto con quello della storia della Famiglia Lavazza e, attraverso di essa, con la storia della città di Torino, e quella industriale italiana del XX secolo fino ad allargare lo sguardo al mondo. Una tazzina di caffè interattiva, un ricco impianto multimediale e i testi evocativi scritti dalla Scuola Holden con la supervisione di Alessandro Baricco accompagnano i visitatori e permettono una fruizione personalizzata ed altamente esperienziale. Il Museo è organizzato in cinque “gallerie”: Casa Lavazza riassume oltre 127 anni di storia, La Fabbrica si concentra sulla produzione del caffè, mentre La Piazza ne celebra il rito, L’Atelier racconta le collaborazioni creative dell’azienda e l’Universo invita a trovare il proprio posto nell’esperienza Lavazza. Il Museo oltre ai percorsi di visita propone serate, eventi e laboratori didattici per le scuole di ogni ordine e grado. Attiguo al Museo si trova lo Store, all’interno del quale è possibile scoprire gli oggetti e i gadget che hanno fatto la storia di Lavazza, allestimenti e special edition. Lo Store Lavazza è il posto dove inizia e finisce la visita al museo e dove trovare anche pubblicazioni per bambini. Attiguo al Museo è l’Archivio Storico Lavazza. Uno spazio che racchiude la memoria aziendale attraverso migliaia di documenti, storie e immagini, permettendo una ricostruzione ricca di dati, dettagli e aneddoti: l’archivio, pensato per essere aggiornato costantemente, è studiato per una facile consultazione e un semplice reperimento delle informazioni; parte dell’archivio inoltre ha subito un processo di digitalizzazione, che continuerà a crescere nel tempo, per permettere una fruibilità sempre più accessibile, da ricercatori universitari o da chi ne faccia richiesta
L’Area Archeologica
Nel 2014 i lavori di costruzione della Nuvola Lavazza hanno portato alla luce i resti di una basilica paleocristiana del IV-V secolo d.C.: il progetto è stato così modificato in corso d’opera per tutelare e valorizzare il sito archeologico. Si tratta di un’area di circa 1.600 metri quadrati che ora, grazie alla collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Architettonici e Culturali, si mostra ai passanti attraverso un’apposita copertura e una vetrata che protegge e permette di osservare i reperti archeologici. Dal 2019 ad oggi l’Area Archeologica collabora con Art Site Fest, una kermesse di arte contemporanea itinerante, attraverso la quale l’Area Archeologica ha ospitato site specific di artisti sempre diversi provenienti da tutta l’Italia, per un magico incontro tra antichità e arte contemporanea.