Presentazione del libro “La felicità mi appartiene. Cambiare la mente per un mondo migliore”, l’ultima fatica dello scrittore e psicologo barese Ferdinando Gasparini che sarà presentata al Comune di Bari il 25 ottobre (corso Vittorio Emanuele 84, Bari).
E’ previsto l’intervento del sindaco Antonio Decaro. A presentare il volume sarà il presidente della Commissione Cultura, Giuseppe Cascella. Modera Enzo Quarto.
“La felicità mi appartiene” descrive il percorso necessario per arrivare alla Felicità, intesa come nuovo territorio di sé stessi e dell’umanità, un nuovo modo d’essere dell’individuo uomo. Il luogo e il tempo dove avviene la propria nascita personale, oltre la natura. Dove e quando l’essere diventa capace di pensarsi e prende coscienza d’essere in grado di evolversi. In questo territorio si definisce l’identità umana ed essa, quando è pensata e raggiunta, è la sua felicità. Si divide in tre parti. La Prima cerca di individuare il presente, come situazione di vissuto reale e traumatico per i singoli come per il mondo attuale. Partendo da esperienza personale e collocandola nel percorso storico del Novecento, il malessere globale viene definito come lo stato di un Lager Bianco. È in atto una pressione europea e mondiale per colpire l’identità personale raggiunta in 2.000 anni dall’Occidente. Di fatto è un “no” a Cristo, che ripete quello dell’imperatore Giuliano. Da allora infatti si è costruita un’immagine di Gesù Cristo che sembra frenare, attraverso le istituzioni religiose, il percorso umano verso lo sviluppo di un individuo libero e autosufficiente.
La Seconda parte individua concretamente il terreno dello scontro di civiltà che è in atto. Le acquisizioni scientifiche hanno portato noi stessi a sentirci protagonisti della storia e a vivere specialmente la religione come un cappio al collo che ci soffoca. Da qui l’abbandono della fede e la crisi religiosa e sociale del mondo. A questo punto individuo il trauma, in primo luogo nel soggetto uomo che affronta lo sviluppo di sé stesso, e in secondo luogo la mistificazione culturale che ha portato la cultura dell’Occidente a deflagrare e a sentirsi minacciata dalle altre culture del pianeta Terra. È necessario un nuovo inizio, un nuovo modo per capirci e leggere la storia, in particolare la figura dell’uomo nuovo che la storia sta costruendo.
La terza parte cerca di porre il problema dentro la storia. In essa la conflittualità non è tra stadio pre-edipico e stadio post-edipico dell’evoluzione individuale , ma tra mondo pagano/etero cristiano e mondo cristiano/cattolico.
Qui apparirà chiaramente dove è avvenuta la falsificazione di tutto il processo culturale storico. E verrà indicata ka Meravigliosa Rivoluzione e il nuovo metodo personale in grado di far sentire l’individuo come la persona che diventa soggetto libero del proprio divenire. La persona umana è l’essere che porta in sé la felicità.
Breve Biografia
Ferdinando Gasparini, nato nella provincia di Verona, inizia la sua formazione in Piemonte, per poi spostarsi in Sud America, dove ottiene a Caracas (Venezuela) il titolo di Bachelor in Lettere e Filosofia e consegue il Diploma di giornalismo presso la “Difusora Panamericana”, New York (USA).
A Roma si laurea presso la “Pontificia Università Urbaniana”, dove completa il Dottorato in Sacra Teologia. Sempre a Roma consegue una seconda laurea in Psicologia clinica presso l’Università “La Sapienza”.
Ottiene il diploma di Psicoterapeuta didatta e di Trainer Internazionale presso l’Istituto di Psicoterapia Analitica di Roma e inizia la sua professione di Psicoterapeuta che svolge tutt’oggi. Dal 1996 al 2009 insegna come docente di Religione presso vari Licei classici e scientifici. Dal 1997 al 2015 lavora come Psicologo Consulente presso il FISDE (Enel). Dal 2004 al 2009 è Consigliere presso l’Ordine degli Psicologi della Regione Puglia. Per più anni membro della commissione degli Esami di Stato per l’abilitazione alla professione di psicologo.
Con Luoghinteriori ha già pubblicato Vangelo di Marco e Ferdinando dall’anno 50 al 2020… e la raccolta poetica Il buio illuminato.