Lo sport fa bene anche al territorio: 81 eventi hanno generato un indotto pari a 150 milioni di euro

Ricerca presentata oggi a Rimini, con il ministro per lo Sport Andrea Abodi, il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore al Turismo Andrea Corsini

Manghi, Giordani, Molineris, Cassani

Lo sport fa bene, anche al territorio. Lo dice – dati alla mano – una ricerca che ha calcolato l’impatto economico e reputazionale dei grandi eventi sportivi promossi dalla Regione Emilia-Romagna e che, forte di questi numeri, qualifica ancora di più il territorio da Piacenza a Rimini come Sport Valley italiana.

Per 81 manifestazioni prese in esame è stato valutato un indotto di oltre 150 milioni di euro, a fronte di un investimento da parte della Regione pari a 8,3 milioni di euro. Dunque, con un effetto moltiplicatore di 18 euro per ogni 1 euro stanziato dalla Regione, di cui ha beneficiato tutto il territorio regionale.

Mentre le presenze turistiche generate da questi eventi sono state circa 1.150.000, considerando le presenze effettive di atleti, spettatori, staff e moltiplicandole per la durata del soggiorno.

Rimini; 20/11/2023: Apt Servizi, UffStampa, convegno al Grand Hotel Rimini Sport VaLLEY EMILIA -ROMAGNA ©Riccardo Gallini /GRPhoto

I risultati dello studio “Gli effetti economici e reputazionali generati dai grandi eventi sportivi in Emilia-Romagna”, realizzato dal Centro studi SG Plus in collaborazione con l’Università degli Sudi di Parma su iniziativa della stessa Regione, con il coordinamento del capo segreteria politica della Presidenza, Giammaria Manghi, sono stati presentati oggi al Grand Hotel di  Rimini, nel corso  di un appuntamento che nel pomeriggio vede la partecipazione anche del ministro per lo Sport e i  giovani, Andrea Abodi,  del  presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dell’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini.

L’occasione per fare il punto – insieme a sindaci e amministratori pubblici, presidenti di Federazioni ed enti di promozione sportiva, promotori privati di eventi e operatori turistici  – sulle politiche di una Regione che ormai da diversi anni ha scelto di investire con decisione sullo sport come fattore di crescita economica e turistica, oltre che di visibilità per un territorio che si sta caratterizzando sempre più come importante destinazione in grado di ospitare e organizzare eventi di rilievo nazionale e internazionale.

L’indagine

Su oltre 100 eventi sportivi promossi e organizzati dalla Regione Emilia-Romagna nel 2022, l’indagine ne ha presi in esame 81– tra nazionali, internazionali e a larga partecipazione- che si sono svolti su tutto il territorio e lungo l’intero arco dell’anno.

Atleti e squadre; spettatori e accompagnatori; staff; giudici di gara; media: per ognuna di queste voci è stato valutato l’impatto economico diretto sul territorio, considerando le spese sostenute per il pernottamento e il soggiorno.

La voce più significativa è quella relativa agli spettatori con oltre 620mila presenze e una ricaduta di quasi 66,5 milioni di euro.

Al secondo posto gli atleti – 100mila quelli arrivati da tutto il mondo in Emilia-Romagna – per 33,7 milioni di euro.

Ma l’indagine ha calcolato anche l’impatto in termini reputazionali e promozionali dell’attività di comunicazione che accompagna i grandi eventi: 32,7 milioni di euro considerando articoli a stampa, servizi e trasmissioni televisive, social network.

Quattro case histories e altrettanti focus su Riviera, Montagna, Città e Turismo

Una giornata dedicata ad approfondire l’impatto che lo sport può produrre sul territorio, a partire da alcune case histories: Ironman Italy Emilia-Romagna a CerviaGinnastica in festa a Rimini; i Campionati nazionali CSI di atletica leggera a Castelnovo Monti (Re)Formula1Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna a Imola.

E che ha chiamato al confronto sindaci e amministratori pubblici, presidenti di Federazioni ed enti di promozione sportiva. Con quattro focus: Sport e Riviera; Sport e Montagna; Sport e Città; Sport e inclusione.

Tra gli interventi nel corso della mattinata anche quelli di Claudia Giordani vicepresidente Coni; Diego Nepi Molineris, amministratore delegato di Sport e Salute; Davide Cassani, presidente Apt Servizi; Antonio Santamaria, direttore generale Master Group Sport; Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Regione.

L’indagine in sintesi/1

Ecco il dettaglio delle voci analizzate dalla ricerca “Gli effetti economici e reputazionali generati dai grandi eventi sportivi in Emilia-Romagna”.

Per quanto riguarda gli Atleti e le squadre – sfiorano i 100mila quelli arrivati nel 2022 in Emilia-Romagna da tutto il mondo, ospiti delle strutture sul territorio per un pernottamento medio di 4,6 notti – il ritorno economico è stato valutato in 33,7 milioni di euro (considerando 30,9 milioni di euro per le spese di soggiorno e 2,8 milioni per quelle di iscrizione).

Passando agli spettatori e accompagnatori sono state considerate oltre 620 mila presene, per un soggiorno medio di 1,3 notti e una ricaduta economica di quasi 66,5 milioni di euro.

Oltre 4.100 i membri degli staff per 4,2 notti di soggiorno medio e una spesa di oltre 1,2 milioni di euro. A questi vanno affiancati i quasi 2mila giudici di gara che si sono fermati per 3,9 notti, portando sul territorio oltre 900 mila euro.

E poi i media: oltre 1.400 le presenze di giornalisti e operatori per una spesa di quasi 700mila euro (2,8 notti il soggiorno medio).

L’indagine ha calcolato anche laricaduta sul territorio,in termini promozionali e reputazionali, dell’attività di comunicazione che accompagna gli eventi sportivi, valutata in oltre 32,7 milioni di euro considerando articolia stampa, servizi e trasmissioni televisive, social network.

Infine, le spese per l’organizzazione delle manifestazioni a partire da quelle per l’adeguamento di impianti e attrezzature, con benefici per il territorio a lungo termine, passando per quelle per la gestione degli impianti, il personale e i servizi, per un totale di 14,3 milioni di euro.

L’indagine in sintesi/2

Gli eventi considerati hanno interessato tutto il territorio regionale lungo l’intero arco dell’anno, coprendo nel 2022 oltre il 90% dei giorni dell’anno, anche se ovviamente con una maggiore concentrazione nel periodo estivo.

Caratteristica comune la multidisciplinarietà, con oltre 24 discipline sportive diverse. La più presente è stata il ciclismo, protagonista di 17 eventi, mentre sono 66 quelli che hanno interessato le discipline olimpiche.  Da un punto di vista organizzativo: 21 gli appuntamenti organizzati da federazioni e Leghe; 12 da enti di promozione sportiva; 22 da associazioni sportive e 26 da organizzazioni private.

Da sottolineare la diffusione capillare sul territorio, anche considerando il fatto che diversi appuntamenti, si sono svolti su più impianti e hanno coinvolto diverse province, come nel caso delle gare ciclistiche. La concentrazione più alta si è avuta nella Riviera romagnola.

Diversificata la provenienza di atleti e spettatori. Per i primi è nel 31,8% dei casi internazionale, nel 58,8 dei casi nazionale, nel 9,4% regionale. Per i secondi le percentuali sono rispettivamente le seguenti: 9,9%, 37,7%, 52,4%.

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