di G.Baratti (giornalista)
Il 18 marzo, la città di Mantova festeggia il suo Santo Patrono, Sant’Anselmo. Ogni anno nella ricorrenza dalla morte, viene tolta la copertura esterna dell’altare ed il corpo del santo è reso visibile ai fedeli.
Nipote di Alessandro II (Anselmo I da Baggio, già vescovo di Lucca e papa dal 1061 al 1073), fu nominato vescovo di Lucca dallo zio pontefice, ma ottenne l’investitura anche da parte dell’imperatore, Enrico IV.
Per questo egli fu aspramente rimproverato da Gregorio VII, costretto alla penitenza, ritirandosi nell’abbazia di San Benedetto in Polirone, e riconsacrato vescovo di Lucca il 2 ottobre 1074.
Scacciato da Lucca, si vide costretto a rifugiarsi sotto la protezione dalla contessa Matilde di Canossa, della quale divenne consigliere spirituale.
Morì a Mantova il 18 marzo 1086 e la contessa Matilde, a furor di popolo, ordinò che venisse sepolto sotto l’altare maggiore della cattedrale cittadina (Duomo Santi Pietro e Paolo).
Il suo corpo, esumato alcuni secoli dopo, fu trovato integro, e tale rimane ancora oggi.
I fedeli in venerazione