VILLIMPENTA – “AZIONE RURALE”: CONVEGNO A DIFESA DEL MADE IN ITALY

Da sx, Bonotto, Degl'Innocenti, Pernechele e Vincenzi

Da sx, Bonotto, Degl’Innocenti, Pernechele e Vincenzi

Il gruppo mantovano di “Azione Rurale” si è presentato nei giorni scorsi a Villimpenta nel corso di un pubblico convegno, organizzato dai referenti del movimento in collaborazione con la Pro Loco e con il patrocinio del Comune di Villimpenta. Ospiti della serata: i professori dell’Università di Verona Tarcisio Bonotto e Daniele Degl’Innocenti, e l’economista Gabriele Pernechele.

 

Made in Italy1.jpg

Nell’introdurre la serata il vicesindaco di Villimpenta Matteo Vincenzi non ha lesinato robuste critiche alle politiche dell’Unione Europea: «Mentre agricoltori, allevatori e imprenditori rilanciano una protesta sacrosanta per tutelare il loro lavoro, il Parlamento europeo ha partorito l’ennesima vergogna: spalancare le porte all’olio tunisino, provvedimento che rischia di affossare i produttori italiani».

Un’ulteriore invasione autorizzata da Bruxelles e avallata dal Governo, che continua a rimanere indifferente anche di fronte ai gridi dall’allarme dei produttori nostrani verso i “fake” (prodotti alimentari falsificati) dell’agroalimentare italiano, il cui fatturato da decine di miliardi di euro viene sottratto ai produttori nostrani. «Indifendibile, ripeto, è questa Europa che spalanca traffici di ogni tipo di schifezza alimentare, sulle quali si fanno affari a danno degli agricoltori e dei consumatori».

«Per questo bisogna porre un freno impedendo l’ingresso dei fake in italia e nel Vecchio Continente, intensificando i controlli – ha osservato il prof. Degl’Innocenti durante la sua relazione su cibo e qualità della vita nella nostra società – ma per come sono oggi impostati gli organi di vigilanza si riesce a beccare solo la punta di un immenso iceberg che sta distruggendo le nostre aziende».

L’economista Gabriele Pernechele s’è soffermato sul T.T.I.P., il trattato internazione tra Ue e Usa che una volta sottoscritto porterà all’integrazione dei due mercati e alla rimozione delle barriere doganali e non tariffarie: una minaccia per la nostra democrazia (tra gli effetti negativi, la depressione della domanda interna) e per l’ambiente stesso.

Dal canto suo, il prof. Bonotto ha rimarcato gli effetti negativi della globalizzazione con la speranza che l’agricoltura resti il perno del nostro tessuto socio economico.

Al termine degli interventi ha preso parola anche Giorgio Bissoli, presidente di Azione Rurale Verona e consigliere comunale di Cerea con delega all’Agricoltura, il quale ha ribadito le ragioni della protesta dell’associazione a difesa del “made in Italy” illustrando le problematiche che da tempo affliggono il settore primario.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.