BRENO – A 20 ANNI DALLA SCOMPARSA, UNA MOSTRA OMAGGIA REMO BRINDISI

Remo Brindisi nel suo studio.jpgDal 27 MAGGIO al 5 GIUGNO 2016

di Mendes Biondo

Un evento eccezionale attende gli abitanti di Breno e tutti i turisti che desiderano unire in un unico pomeriggio escursioni all’aria aperta e cultura. Si tratta della Mostra dedicata a Remo Brindisi, realizzata negli spazi dell’Ex Negozio di Piera Molinari, che si terrà dal 27 Maggio al 5 Giugno all’interno del celebre Maggio Brenese.

L’evento, oramai appuntamento fisso da diversi anni per la Valle Camonica, ospiterà 30 pezzi del pittore, nato a Roma, suddivise tra litografie, serigrafie su tela e acquaforti. L’esposizione è stata voluta per celebrare la memoria e il ricordo del Maestro a 20 anni dalla sua scomparsa, avvenuta nel luglio del’1996 a Lido di Spina nel ferrarese dove è tutt’ora sepolto, all’interno di Casa Museo Remo Brindisi.

L’artista ha studiato a Penne, in quel di Pescara, alla Scuola d’arte Mario dei Fiori, l’Aquila, e a Roma, frequentando poi la Scuola d’Arte di Urbino.

Nel corso della vita ha compiuto molti viaggi di studio (tra le tante città visitate anche Venezia che divenne uno dei soggetti preferiti dei suoi dipinti) fino al trasferimento nella città meneghina. Riconosciuto a livello internazionale sino a divenire uno dei pittori maggiormente citati e noti della pittura italiana dell’ultimo secolo. Dal punto di vista artistico la sua prima personale, tenutasi a Firenze, risale al 1940 e vede la presentazione in catalogo da parte di una delle firme più note della Storia della Poesia italiana: Eugenio Montale. Successivamente ha esposto opere in mostre personali a Parigi, Nizza, Milano, Venezia, Roma al Cairo, a San Paolo del Brasile. È stato Presidente della Triennale di Milano e gli è stata assegnata la medaglia d’oro della Pubblica Istruzione della Repubblica per meriti culturali. Ha partecipato, soprattutto tra gli anni quaranta e ’50, a numerose Biennali di Venezia ed alle Quadriennali di Roma.

Famoso anche per le figure, i volti ed i paesaggi: le “Venezie”, gli “Oppositori”, i “Pastorelli, le “Maternità” sono i temi ciclici maggiormente ricorrenti. Ha dipinto opere a oggetto sociale e politico, fra cui spicca il ciclo Storia del Fascismo (1957-62). Ha creato i simboli portati in processione il Venerdì Santo a L’Aquila. Ha costituito (realizzata tra il 1971 ed il 1973 su progetto di Nanda Vigo) un museo d’arte moderna a Lido di Spina, donandolo all’amministrazione comunale di Comacchio. Nel museo, la cui struttura interna è a sua volta un’opera architettonica di pregio, sono raccolte molte opere di artisti contemporanei. Nello stesso periodo realizzò 10 ritratti di ferraresi illustri, donati al Comune di Portomaggiore presso cui sono conservati e visibili all’interno del Teatro Sociale della Concordia. La Mostra, gratuita, resterà aperta al pubblico dalle 16,30 alle 19,30. Lo stesso spazio ospita anche la retrospettiva Gimbarde di Umberto Sala.

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