“E quindi uscimmo a riveder le stelle”, con questa frase Dante contempla la bellezza del cielo al termine del suo faticoso viaggio attraverso gli inferi. Questa frase, che nella Divina Commedia assume un significato simbolico, non è diversa dalla meraviglia che proviamo quando, seduti sotto il cielo stellato, alziamo gli occhi e osserviamo la Via Lattea nella sua maestosità. Quello che vediamo è la luce delle stelle che compongono la Nostra Galassia. È proprio grazie a quella debole luce che ci arriva dal Cosmo che gli astronomi possono svelare i segreti dell’Universo che ci circonda.
In questa prima edizione del Festival di Astronomia a Castellaro Lagusello la “luce” sarà la guida, il Virgilio, che condurrà i vari visitatori alla scoperta di stelle e galassie attraverso tutto lo spettro elettromagnetico avvicinando bambini, ragazzi, giovani e meno giovani alla bellezza dell’astronomia e della ricerca scientifica. Una due giorni scientifica in cui le strade e i cortili di Castellaro Lagusello faranno da cornice al festival. Il pubblico sarà accolto da una mostra che si snoderà lungo la strada principale, guidando i visitatori all’ingresso del borgo. I cortili ospiteranno laboratori interattivi per bambini di ogni età e adulti.
Saranno organizzate conferenze di divulgazione e l’osservazione del cielo con telescopi amatoriali. Immagini dei maggiori osservatori astronomici saranno proiettate sulla Torre e sulla parete esterna di Villa Arrighi.
Date e luoghi
Il festival si svolgerà tra sabato 19 e domenica 20 giugno 2021. Si terrà a Castellaro Lagusello, borgo che da decenni ospita Festival di Artisti di Strada che attirano migliaia di visitatori dalle regioni limitrofe.
Per la prima volta Castellaro Lagusello diventerà teatro di un evento a tema scientifico. Ad oggi, si tratta dell’unico Festival di Astronomia con cadenza regolare sull’intero territorio nazionale.
Il programma dettagliato può essere visionato e scaricato dal sito web: www.astronomiacastellaro.oapd.inaf.it
Eventi
Le strade e i cortili di Castellaro Lagusello faranno da cornice al festival. Il pubblico sarà accolto da una mostra che si snoderà lungo la strada principale (via Castello), guidando i visitatori dall’ingresso del borgo fino alla Torre. Oltre la Torre, i cortili ospiteranno laboratori per bambini di ogni età e adulti. Saranno organizzate conferenze di divulgazione e la sera del 19 giugno si prevede l’osservazione del cielo con piccoli telescopi.
• La mostra: una mostra accoglierà i visitatori con le più belle immagini dell’Universo osservate con i più grandi telescopi al mondo, costruiti da una delle maggiori istituzioni astronomiche europee, lo European Southern Observatory (Osservatorio Europeo Australe), di cui l’Italia è stato membro.
• I laboratori: il tema del Festival “I colori dell’Universo” sarà la luce e il suo utilizzo in astronomia. Saranno organizzati laboratori pratici e interattivi attraverso i quali i partecipanti potranno esplorare lo spettro elettromagnetico e le caratteristiche della luce.
I ragazzi dei Licei Scientifici e Classici della provincia di Mantova e Verona hanno seguito un corso di formazione (tenuto dai ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica) prima dell’inizio del festival. Saranno poi loro i facilitatori dei laboratori durante il festival. In questo modo si ottiene una doppia azione formativa, massimizzando la diffusione della cultura astronomica sul territorio.
• Le conferenze: ricercatori e divulgatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica terranno le conferenze “Elementi dell’Universo: come le stelle hanno creato la tavola periodica” e “I colori delle stelle: laboratorio di spettroscopia”.
• Le osservazioni astronomiche: i partecipanti potranno osservare il sole e, in seguito, il cielo del solstizio d’estate con i telescopi. Gli Astrofili di Verona mostreranno pianeti, nebulose e le galassie più vicine e i ricercatori dell’Istituto Nazionale di Astrofisica ne racconteranno scienza e mito.
• La proiezione di immagini astronomiche: immagini dei maggiori osservatori astronomici (e.g. Very Large Telescope a Cerro Paranal, ALMA a Cerro Chajnantor) saranno proiettate sulla parete esterna della Torre medioevale e sul muro della villa del paese.
Organizzazione e collaborazioni
Il festival nasce dalla collaborazione tra il Comune di Monzambano (Mantova) e l’Istituto Nazionale di Astrofisica. Ha inoltre ricevuto il patrocinio dell’International Astronomical Union e la collaborazione dello European Southern Observatory, le maggiori istituzioni astronomiche europee.
Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF, http://www.inaf.it): è il principale ente italiano per la ricerca astronomica. INAF promuove, realizza e coordina attività di ricerca nei campi dell’astronomia e dell’astrofisica, sia in collaborazione con le Università che con altri soggetti pubblici e privati, nazionali, internazionali ed esteri. Progetta e sviluppa tecnologie innovative e strumentazione d’avanguardia per lo studio e l’esplorazione dell’Universo. Favorisce la diffusione della cultura scientifica grazie a progetti di didattica e divulgazione dell’astronomia che si rivolgono alla scuola e alla società. Le sedi INAF di Brera, Padova e Bologna sono direttamente coinvolte nell’organizzazione del festival.
International Astronomical Union (IAU, https://www.iau.org/): è l’ente internazionale che salvaguardia e promuove l’astronomia in tutti i suoi aspetti, inclusa la ricerca, la comunicazione, l’educazione e lo sviluppo, attraverso la cooperazione internazionale. IAU include membri di 107 paesi, fra cui l’Italia.
European Southern Observatory (ESO, http://www.eso.org): è la principale organizzazione intergovernativa in Europa che si occupa di scienza e tecnologia. ESO concepisce, costruisce e gestisce alcuni tra i più avanzati telescopi al mondo, situati nel deserto di Atacama in Cile, i quali permettono di ottenere sempre nuove scoperte scientifiche. Ha un ruolo di rilievo nella promozione della ricerca astronomica e gestisce molteplici progetti con l’obiettivo di diffondere e condividere le scoperte astronomiche nei suo stati membri, tra cui l’Italia. Questi progetti sono anche sostenuti da “ESO Supernova” (https://supernova.eso.org), un planetario, museo di scienze e centro di divulgazione.
L’organizzazione dei contenuti scientifici del festival è a carico di Anita Zanella e Federico Di Giacomo.
Anita Zanella ha conseguito il dottorato di ricerca in Astrofisica presso il Commissariat à l’Énergie Atomique (Parigi, Francia) e ha poi lavorato come ricercatrice presso lo European Southern Observatory sia in Germania che in Cile. Dal 2019 è ricercatrice presso INAF. Si occupa di studiare come le galassie si formano ed evolvono nel tempo, dando vita alla moltitudine di forme e colori che osserviamo oggi. Anita Zanella è anche appassionata di divulgazione scientifica, ha partecipato e organizzato numerosi festival ed eventi internazionali in Italia, Francia e Germania.
Federico Di Giacomo si è laureato in astrofisica e cosmologia presso l’università di Bologna nel 2013. Dal 2015 lavora presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica nell’ambito della didattica e divulgazione. Attualmente possiede un assegno di ricerca presso l’INAF di Osservatorio Astronomico di Padova dove si occupa di tutela e valorizzazione del patrimonio scientifico dell’INAF. Oltre a ciò si dedica a varie attività di didattica e divulgazione. Da vari anni svolge attività come planetarista e si occupa dello sviluppo di nuove attività per planetari.
Tutti gli eventi e le attività sono gratuite.
Per partecipare ai laboratori e alle conferenze è preferibile la prenotazione.