PAOLO SIMONAZZI. ‘MANTUA, CUBA’ IN MOSTRA ALLA CASA DI RIGOLETTO

MANTOVA – Sabato 11 dicembre alle 18:00 alla Casa di Rigoletto in piazza Sordello 23 sarà inaugurata la mostra fotografica “Mantua, Cuba”. Il progetto fotografico è di Paolo Simonazzi. L’esposizione è curata di Andrea Tinterri, in collaborazione con lo scrittore Davide Barilli. Interverrà anche l’assessore del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna.

L’esposizione rimarrà aperta al pubblico del 21 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022 e presenta una selezione di una ventina di fotografie di Paolo Simonazzi che fanno parte di un progetto realizzato nell’isola caraibica, nato dalla collaborazione con lo scrittore Davide Barilli.
 
Mantua è una piccola città di frontiera, a ovest della capitale L’Avana, che, secondo quanto racconta una leggenda, venne fondata da un gruppo di naviganti italiani – molti sono i cognomi, per lo più genovesi, fra gli abitanti del paese – naufraghi di un brigantino dal nome ‘Mantua’.
 
Attorno a questo aneddoto, a metà tra il mito e la realtà, si è sviluppato il racconto fotografico di Paolo Simonazzi che ha affrontato l’olvido, ovvero quel sentimento della dimenticanza, fatto di simboli, piccoli totem intimi, interni di case, manifesti, edifici abbandonati, che conservano icone e pitture murarie di un socialismo forse ancora romantico, inserite nel contesto storico attuale in cui Cuba, finito l’embargo economico, sarà costretta ad aprirsi e, necessariamente, a cambiare.
 
Con i suoi scatti, Simonazzi fissa questo momento di sospensione, tra quello che la storia recente dell’isola ha già tramandato e quello che si deve ancora scrivere, in linea con la sua cifra stilistica che lo ha portato a documentare la poetica dei piccoli mondi, ovvero quella condizione dello spirito che si sperimenta solo vivendo in provincia, non importa se emiliana o cubana.

Paolo Simonazzi divide la propria vita tra l’attività di medico e quella di fotografo, a cui si dedica con passione. Nel 2016 espone presso la Collezione Maramotti, all’interno dell’XI edizione del festival di Fotografia Europea, dedicato alla via Emilia. Il progetto che propone, So near, so far, è un’ originale rilettura dei suoi progetti principali che guardano alla propria terra d’origine con uno sguardo complice, affettuoso ed ironico al tempo stesso.
 
Nel 2015 presenta a Torino, in occasione di The Other Art Fair, Torino, il progetto inedito Icons of Liscio, afferente alle icone del ballo liscio in Emilia-Romagna. Nel 2015 espone a Rimini (Museo della Città) Cose ritrovate, mostra realizzata e presentata nel 2014 per la IX edizione di Fotografia Europea: un viaggio visionario ispirato ai testi letterari di Ermanno Cavazzoni e di Raffaello Baldini (cat. Marsilio, 2014). Il progetto Bell’Italia (cat. Silvana Editoriale, 2014), presentato in anteprima a Fotografia Europea 2011, è successivamente approdato a Sydney, Melbourne (2012) e Tokyo (2014). Dal 2006 al 2010 si è dedicato a Mondo Piccolo, un lavoro alla riscoperta delle terre care a Guareschi, luoghi dell’anima più che della geografia (cat. Umberto Allemandi, 2010), con tappe in varie città italiane. Tra la Via Emilia e il West (cat. Baldini Castoldi Dalai, 2007) è il titolo della mostra esposta a Villa delle Rose – MAMbo, Bologna (2007), e a seguire in altre sedi italiane e straniere tra cui New York e San Francisco. Nel 2006 si è avvicinato al tema del disagio sociale con il progetto La casa degli angeli, presentata alla I edizione di Fotografia Europea e successivamente alla VI edizione di FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma (2007).
Circo Bidone, uno dei suoi primi progetti fotografici, racconta di un piccolo circo sopravvissuto all’epoca della multimedialità e degli effetti speciali (cat. Zoolibri, 2003, con prefazione di Moni Ovadia).
 

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