INEDITI. Retrospettiva dell’artista ALCEO POLTRONIERI alla GALLERIA ARIANNA SARTORI DI MANTOVA

La Galleria Arianna Sartori di Mantova (via Cappello, 17) ricorda l’Artista mantovano Alceo Poltronieri (1924 – 1995) con la retrospettiva “Inediti”.

La mostra, curata da Arianna Sartori, sarà inaugurata Sabato 14 gennaio alle ore 17:00.

In Galleria saranno esposte oltre 30 opere che si potranno ammirare fino al 2 febbraio 2023 con orario: dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 e 15.30-19.30, Domenica chiuso.

“Mi chiamo Alceo. Sono nato a Mantova il 22 settembre 1924 per colpa di mio padre di mia madre.

Ho usato le mani per dire che non servono a niente, né per tenere lontana la nostra disperazione né per pregare.

Le nuvole le ho fatte perché mi piacciono.

Questo è il mio programma per l’anno 1982.

Io mi trovavo nella tradizione della prospettiva classica e la cosa mi limitava.

Io volevo uscire dal quadro ed entrare nel quadro liberamente, cosa questa che la prospettiva classica non mi permetteva di fare.

E ho cercato, cercato fino a trovare un nuovo sistema.

Adesso, fra la prospettiva classica e la mia nuova prospettiva la differenza è evidente: basterà confrontare un mio quadro tradizionale con quelli recenti.

La legge e il principio che regolano la mia nuova prospettiva consiste nel fatto che ho preso come linea dell’orizzonte la base della cornice.

Così degne figure possono entrare o uscire a piacere dal quadro.

Oltre alla teoria della nuova linea dell’orizzonte, adesso mi diverto a usare oro e argento”.

(Alceo Poltronieri)

Alceo Poltronieri. Combattente partigiano in gioventù, pittore, grafico, musicista, scrittore, Poltronieri è un esempio di genialità multiforme.

Alceo Poltronieri nasce a Bagnolo San Vito (MN) il 22 settembre 1924.

Lavora come fornaio nel negozio del padre e, giovanissimo, partecipa attivamente alla Resistenza.

Dopo la tragica morte delle sorelle, Maria e Bianca, nel 1950 si sposa e intraprende una lunga carriera nel mondo della piccola industria.

Fin da quegli anni Alceo dipinge, compone poesie e musica, ma solo all’inizio degli anni Settanta si dedica esclusivamente a queste attività.

Verso la fine degli anni Ottanta lascia la città e ritorna nella campagna dove è nato.

Qui decide di morire il 16 agosto 1995.

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