Aiutare le donne vittime di violenza, aiutando gli uomini autori della violenza ad intraprendere un percorso di consapevolezza e di cambiamento.
Parte la campagna “Chiedo per un amico”, promossa da Regione Emilia-Romagna e Comune di Modena, sostenuta dal Dipartimento nazionale Pari opportunità. L’obiettivo è far conoscere i percorsi di trattamento rivolti agli uomini autori di violenza di genere e la rete dei Centri pubblici Liberiamoci dalla violenza presenti nelle Aziende Usl di ogni capoluogo di provincia.
Insultare, minacciare, manipolare economicamente. Le violenze sono di tanti tipi, non solo sessuali, e tutte drammaticamente in aumento. La campagna punta a sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto gli uomini, per informarli dell’esistenza di spazi dedicati in cui con il supporto di psicologi, psicoterapeuti e assistenti sociali possano comprendere le ragioni del loro comportamento e trovare un sostegno nella costruzione di modalità relazionali più rispettose della propria partner, dei figli, dei familiari.
Un percorso non facile di assunzione di responsabilità e di cambiamento, che passa innanzi tutto dalla presa di coscienza dei propri problemi, come vuole suggerire anche il messaggio scelto per la campagna: “Chiedo per un amico”. E l’invito: “Se l’amico sei tu, possiamo aiutarti”.
La campagna partirà il 2 febbraio e sarà diffusa sui profili social Facebook e Instagram della Regione per tre mesi. Sul sito dedicato https://parita.regione.emilia-romagna.it/liberiamoci-dalla-violenza si trovano le informazioni e i contatti dei Centri LDV – Liberiamoci dalla violenza. Il video sarà online sul canale YouTube ( https://www.youtube.com/watch?v=1mEbY0n3ebE) e su Lepida Tv. Prevista infine la distribuzione di pieghevoli e locandine.
La Regione Emilia-Romagna sostiene i Centri Liberiamoci dalla violenza fin dal 2011, quando ha promosso la nascita del primo Centro LDV presso il Consultorio della Ausl di Modena. Una rete che oggi può contare su dieci Centri pubblici – uno per ciascuna provincia e due in quella di Forlì-Cesena. Tre le nuove aperture nel 2021: Reggio Emilia, Piacenza e Ferrara.
Ai Centri pubblici si aggiungono sette Centri gestititi dal privato sociale, che contano 11 sedi presenti sul territorio e che concorrono alla rete regionale dei Centri per autori di violenza.
Nel 2021, 537 gli uomini in trattamento
Una rete di Centri pubblici e privati che nel 2021 vedeva 537 uomini in trattamento, nella stragrande maggioranza dei casi partner (42,6%) o ex partner (34,3%) della vittima. Si tratta per lo più di uomini italiani, nella maggioranza dei casi – 310 – con figli. Secondo i dati contenuti nel Rapporto sulla violenza di genere della Regione, nel 2021 sono state 149 le interruzioni di trattamento, nel 77% per abbandono volontario, nel 7% per trasferimento ad altro servizio.
I Centri pubblici Liberiamoci Dalla Violenza (LDV) in Emilia-Romagna
Centro LDV Azienda USL di Piacenza
Piazzale Milano 6 – Piacenza
presso Psicologia di Base Consultorio Familiare – 2° piano
3483111757 Numero attivo il martedì e il venerdì, dalle 14.00 alle 16.00
orario di apertura: su appuntamento
Centro LDV Azienda USL di Parma
Largo Natale Palli n. 1 – Parma
Casa della Salute Parma Centro
3356527746 Numero con segreteria telefonica attiva da lunedì a venerdì
orario di apertura: su appuntamento
Centro LDV Azienda USL di Reggio Emilia
via Gramsci 54/L – Reggio Emilia
presso Consultorio Familiare della Casa della Salute Nord
0522335630 segreteria telefonica dal lunedì al venerdì, dalle 13.30 alle 15.30
orario di apertura: su appuntamento
Centro LDV Azienda USL di Modena
Viale Don Minzoni. 121 – Modena
presso Consultorio Familiare AUSL Modena
3665711079
orario di apertura: su appuntamento
orario segreteria dal lunedì al venerdì, dalle ore 13.00 alle ore 15.00
Centro LDV Azienda USL di Bologna
Via D. Svampa 8 – Bologna
presso Casa della Salute Navile
3664342321 Numero attivo lunedì e venerdì, dalle 13.30 alle 15.00
orario di apertura: giovedì dalle 14.00 alle 18.00
Centro LDV Azienda USL di Ferrara
presso i Consultori familiari delle Case della Salute
di Bondeno, Comacchio, Codigoro, Copparo, Ferrara e Portomaggiore
3333234875 / 3332415033
orari di apertura:
- venerdì 08.00-14.00 (Bondeno)
- martedì 08.00-12.00 (Comacchio)
- martedì 13.00-17.00 (Codigoro)
- mercoledì 14:00-18:00 (Ferrara)
- giovedì 09.00-16.00 (Portomaggiore)
- venerdì 09.00-14.00 (Copparo)
Centro LDV Azienda USL di Romagna – sede di Ravenna
Via Pola. 15 – Ravenna
presso Consultorio e Spazio Giovani
3661449292 Numero attivo tutti i giovedì, dalle ore 14.00 alle ore 17.00
orario di apertura: su appuntamento
Centro LDV Azienda USL di Romagna – sede di Forlì
Via Cristoforo Colombo 11 – Forlì
presso Consultorio Familiare
3661449292 Numero attivo tutti i giovedì, dalle ore 14.00 alle ore 17.00
orario di apertura: su appuntamento
Centro LDV Azienda USL di Romagna – sede di Cesena
Piazza Anna Magnani 147 – Cesena
presso Consultorio Familiare e Spazio Giovani
3661449292 Numero attivo tutti i giovedì, dalle ore 14.00 alle ore 17.00
orario di apertura: su appuntamento
Centro LDV Azienda USL di Romagna – sede di Rimini
via XXIII Settembre 120 – Rimini
3661449292
orario di apertura: su appuntamento
Le Dichiarazioni
Assessora regionale Barbara lori
“Il contrasto alla violenza di genere parte da un cambiamento di tipo culturale, in grado di rimuovere stereotipi, discriminazioni, modelli educativi ancora troppo diffusi – spiega l’assessora alle Pari opportunità Barbara Lori -. I comportamenti violenti sono ancora troppo diffusi nella nostra società e il numero di femminicidi drammaticamente alto. Dopo avere lanciato in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne la campagna ‘Senza rispetto non c’è gara’ che ha visto testimonial Andrea Dovizioso e Marco Belinelli, la Regione prosegue nel suo impegno. Agli uomini che vogliono uscire dal tunnel della violenza diciamo che farlo è possibile e che esiste una rete di servizi pubblici, di qualità e gratuiti, che possono accompagnarli e sostenerli in questo percorso”.
Assessore regionale Raffaele Donini
“Questa campagna è lo strumento con cui presentare la rete dei centri pubblici “Liberiamoci dalla violenza”, centri di accompagnamento al cambiamento per uomini autori di violenza delle Aziende USL. Con lo sviluppo di questa rete si è concretizzata una delle priorità del Piano sociale e sanitario – afferma Raffaele Donini, assessore alle Politiche per la salute. Preme sottolineare che, nelle relazioni di intimità, la prevenzione della violenza contro le donne, e i figli se presenti (57,7% degli uomini in trattamento nei centri regionali pubblici e privati nel 2021 hanno figli), passa soprattutto dall’accompagnamento al cambiamento degli uomini. Quest’ultimo infatti ha come scopo prioritario l’interruzione immediata della violenza per garantire la sicurezza della donna, ma è anche una parte del processo più ampio di cambiamento culturale per il superamento degli stereotipi di genere e della gerarchia tra uomo e donna, cause di discriminazione e violenza.”
Assessora Comune di Modena Grazia Baracchi
“Per prevenire e contrastare la violenza sulle donne – aggiunge Grazia Baracchi, assessora del Comune di Modena all’ Istruzione, formazione professionale, sport, pari opportunità – è necessario lavorare su diversi piani e l’intervento preventivo sugli uomini, che delle violenze sono gli autori, si aggiunge all’ azione più ampia che comprende il sostegno ai centri antiviolenza, alle case rifugio, agli sportelli d’ascolto per le donne, oltre che la promozione di progetti con le scuole e di formazione con i docenti per stimolare quel cambiamento culturale necessario a eliminare un certo tipo di cultura che ancora legittima in una relazione la prevaricazione, il possesso, la sopraffazione. I centri ‘Liberiamoci dalla violenza’, come quello che a Modena è attivo da oltre dieci anni, lavorano sulla prevenzione, sul riconoscere che alcuni pensieri, atteggiamenti e comportamenti sono violenza, con esperti che guidano gli uomini in un percorso di consapevolezza per uscire dalla spirale della violenza agita, rientrando pienamente in quanto richiesto dalla Convenzione di Istanbul che prevede esplicitamente di attuare programmi per incoraggiare gli autori delle violenze a modificare i loro comportamenti”