SVILUPPO SOSTENIBILE E TERRITORIO. Regione Emilia-Romagna accelera sulla transizione digitale ed ecologica

Presentata a Carpi l’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile (Atuss) dell’Unione Terre d’Argine: 9 progetti, per un contributo di 6,5 milioni e un investimento di oltre 9 milioni di euro.

A livello regionale oltre 109 milioni di euro per i territori. Bonaccini: “Insieme agli Enti locali per costruire un futuro più inclusivo, sostenibile e partecipato”. Bellelli: “Percorsi e iniziative per la crescita delle comunità locali”

Insieme ai territori, per ridisegnare il futuro delle città, promuovendo uno sviluppo più sostenibile e inclusivo.  Accelerando sulla transizione digitale ed ecologica, ma allo stesso tempo rafforzando i servizi e le opportunità di lavoro di qualità.

Entrano nel vivo le Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile (Atuss), uno degli strumenti di programmazione territoriale individuati dalla Regione per raggiungere gli obiettivi del Patto per il Lavoro e il Clima e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in stretta collaborazione con le comunità locali: i 9 Comuni capoluogoCesena (con Mercato Saraceno, Montiano e Sarsina), il Nuovo Circondario Imolese, e le Unioni Bassa Romagna, Romagna Fantina e Terre d’Argine. A disposizione risorse per 109,3 milioni di euro grazie alla programmazione dei fondi europei FESR e FSE+ 2021-2027.

E oggi a Carpi presso la Sala dei Mori di Palazzo dei Pio è stata presentata l’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile dell’Unione Terre d’Argine: 9 i progetti che hanno ricevuto nelle scorse settimane il via libera della Regione per un contributo complessivo di quasi 6,5 milioni, che, considerando il cofinanziamento locale, mobiliterà investimenti per oltre 9 milioni di euro.  A essere interessati i Comuni che aderiscono all’Unione, vale a dire Campogalliano, Carpi, Novi di Modena, Soliera (Mo). Alla presentazione insieme al presidente della Regione Stefano Bonaccini, il presidente dell’Unione e sindaco di Carpi Alberto Bellelli, i sindaci di Campogalliano, Paola Guerzoni, Soliera, Roberto Solomita, Novi di Modena, Enrico Diacci.

“Prosegue l’impegno della Regione per costruire un futuro più inclusivo, sostenibile, partecipato, con il protagonismo dei territori. Un impegno che stiamo portando avanti in stretta collaborazione con gli Enti locali, condividendo gli obiettivi e lavorando insieme a loro per valorizzare le opportunità offerte dalla programmazione europea. Dunque, i Comuni capoluogo ma, voglio sottolineare, anche le Unioni come Terre d’Argine che in questi anni sono cresciute in capacità di programmazione e di gestione dei servizi comuni. Una novità importante- ha spiegato Bonaccini-. Lavoro, formazione, servizi, riqualificazione di edifici pubblici e mobilità sostenibile per città più attrattive e capaci di rispondere ai nuovi bisogni della comunità. Avanti, dunque, insieme per raggiungere i traguardi del Patto per il Lavoro e il Clima e della Strategia regionale Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”

“L’Unione delle Terre d’Argine è diventata ‘adulta’- sottolinea Bellelli-. Costruisce percorsi e iniziative destinate a valorizzare la crescita del territorio, promuovendo reti di sviluppo sostenibile e solidale. Ma sa anche intraprendere nuove vie per rispondere meglio ai bisogni della nostra comunità. Non solo, sa essere sostenibile, dal punto di vista ambientale e sociale, perché lo sviluppo che vogliamo deve essere fondato sul rispetto del pianeta e delle generazioni che verranno. L’Unione si caratterizza così per la sua capacità di avere visione e per l’aver creduto nell’idea di un organismo unico che proprio nel mettere a fattor comune le proprie peculiarità è stata in grado di dare forma ad una visione sufficientemente matura da ottenere (anche) questi finanziamenti”.

Sono complessivamente 14 le Agende trasformative urbane previste: 9 per ciascun Comune capoluogo di provincia, a cui si aggiungono Cesena (con Mercato Saraceno, Montiano e Sarsina) e il Nuovo Circondario Imolese, e 3 per le Unioni Terre d’Argine, Bassa Romagna e Romagna Faentina. Di queste hanno già ottenuto il via libera regionale, oltre a quelle del Comune di Modena e dell’Unione Terre d’Argine, le Atuss del Circondario di Imola e del Comune di Rimini.

  • In arrivo le Strategie integrate per le aree montane e interne

Alle Agende trasformative urbane, vanno affiancate le Strategie territoriali integrate per le aree montane e interne (Stami), rivolte ai territori più fragili e periferici – Appennino e area interna del Basso Ferrarese – per superare i divari territoriali, garantendo ovunque opportunità e servizi di prossimità e  valorizzando le potenzialità dei singoli territori in una prospettiva di sviluppo pienamente sostenibile.  Attualmente in fase di definizione, queste Strategie potranno contare su 73,4 milioni di euro provenienti dai Fondi FESR, FSE +, oltre che dai Fondi nazionali.  

Atuss Unione Terre d’Argine: i progetti

PAROLE CHIAVE DELLA STRATEGIA

Relazioni – Benessere – Resilienza – Qualità – Innovazione – Identità – Inclusione

OBIETTIVI E PROGETTI

Gli obiettivi strategici fondamentali dell’Agenda Trasformativa Urbana dello Sviluppo Sostenibile dell’Unione delle Terre d’Argine poggiano le proprie basi sulla programmazione dell’Ente ed in particolare nel Patto per la Scuola e nella Strategia per la qualità urbana ed ecologico ambientale delineata attraverso il Piano Urbanistico generale intercomunale.

Potenziamento della città pubblica (valorizzazione dei poli culturali, scolastici sociosanitari, sportivi, naturalistici-fruitivi; qualificazione e rigenerazione della città consolidata); infrastrutture verdi e blu (recupero e valorizzazione del territorio, anche in chiave di fruizione; qualificazione paesaggistico ambientale del territorio rurale; reti ciclabili per la fruizione del territorio; infrastrutture verdi e blu); mobilità (in particolare la mobilità ciclabile e pedonale). In estrema sintesi è lungo queste tre direttrici che si sviluppo l’Agenda di trasformazione urbana per lo sviluppo sostenibile dell’Unione Terre D’Argine

Nove i progetti approvati che possono contare su 6,5 milioni di euro di contributo Fesr e Fse+ per un investimento complessivo di oltre 9 milioni di euro.

Nel dettaglio, i progetti finanziati riguardano la realizzazione di un Laboratorio aperto di cittadinanza digitale, che sorgerà su tutto il territorio dell’Unione; la riqualificazione dell’edificio Taverna nel Parco della Resistenza a Novi di Modena; la realizzazione del percorso ciclopedonale Campogalliano-Borgo Dogaro; la realizzazione di alcuni percorsi ciclabili nel comune di Soliera;  la riqualificazione del Comando di Polizia locale a Carpi e – sempre a Carpi –  la realizzazione della nuova sede dei Servizi sociali territoriali all’interno dell’ex sede di Radio Bruno; ancora a Carpi la ristrutturazione del fabbricato dell’ex Mercato Coperto che diventerà il nuovo Centro di formazione professionale. Prevista anche la realizzazione del Centro socio-occupazionale diurno per le persone disabili a Carpi, oltre ad un progetto per promuovere l’inclusione sociale dei bambini in età 0-6 anni in situazioni di fragilità personale e familiare durante il periodo estivo.

  • Cosa sono le Agende trasformative urbane

Vere e proprie strategie territoriali integrate che interessano le città e i sistemi territoriali urbani e intermedi, comprese le Unioni di Comuni con popolazione superiore ai 50mila abitanti e in possesso di determinati requisiti, le Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile sono lo strumento individuato dalla Regione per indirizzare verso obiettivi comuni e condivisi la programmazione delle risorse europee 2021-2027. Peculiarità delle strategie Atuss è infatti la possibilità di programmare in modo diretto e integrato i fondi strutturali europei, a partire da FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e FSE+ (Fondo Sociale Europeo Plus). Risorse da coordinare e ottimizzare anche per massimizzare gli effetti degli investimenti del PNRR.

Dei 109,3 milioni di euro a disposizione: 99,3 milioni provengono dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) e 10 milioni del Fondo sociale europeo Plus (Fse+).  Complessivamente Comuni e Unioni hanno presentato 108 proposte: 14 riguardano le comunità digitali, 23 le infrastrutture verdi e l’energia rinnovabile, 53 la rigenerazione urbana, il cicloturismo, la cultura, 18 l’inclusione sociale e l’orientamento dei giovani.

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