REGGIOLO – Un concorso nazionale per giovani pianisti e una serie di iniziative ad esso collegate per valorizzare l’opera di Giovanni Rinaldi.
Ieri, durante il consiglio comunale di Reggiolo, la donazione di 82 spartiti musicali originali del musicista reggiolese è stata l’occasione per annunciare un piano di iniziative culturali che avrà al suo centro proprio l’opera di Rinaldi. Un percorso che parte dalla nascita di un archivio di spartiti non solo offline, ma anche online e di pubblico dominio.
I documenti originali di Rinaldi donati da Francesco Lombardi, discendente di Rinaldi e nipote di Nino Rota, saranno conservati nella biblioteca comunale di Reggiolo in forma cartacea e digitale e resi disponibili online sul sito della Biblioteca Musicale Petrucci (IMSLP).
“Questo è un gesto di memoria – ha detto Lombardi nel suo intervento in consiglio comunale – ma anche un modo per tenere unita la comunità, di procedere nella storia pensando al futuro. La musica se non viene suonata non vive”.
Grazie alla donazione gli spartiti di Giovanni Rinaldi disponibili online aumentano in modo significativo: da tre si passa a 138 componimenti musicali.
A lato dell’appuntamento in consiglio comunale l’assessore alla Cultura Franco Albinelli, il direttore artistico del Teatro Rinaldi Luigi Pagliarini e la presidente di Reggiolo Attiva Alda Luitprandi hanno illustrato le iniziative che arricchiranno il programma culturale del Comune.
“La donazione di Lombardi è estremamente importante per il Comune di Reggiolo – ha spiegato Franco Albinelli – perché ci permette di rafforzare il legame con Giovanni Rinaldi e la sua opera. Da qui nasce l’idea di un concorso per giovani pianisti, nuovi talenti, che avrà la sua prima edizione nel 2024, probabilmente a fine maggio, ma che proseguirà negli anni ricordando la grande lezione di pianismo del musicista reggiolese”.
Il progetto vuole anche avvicinare i giovani al teatro. “Vogliamo portare a Reggiolo tanti giovani – ha precisato Pagliarini – e inserire nel concorso un pezzo d’obbligo per fasce di livello. Il teatro si vuole anche inserire in una rete culturale che possa proporre il vincitore del concorso per alcune repliche, anche fuori provincia, appuntamenti vitali per i giovani artisti”.
GIOVANNI RINALDI (1840-1895). Nacque a Reggiolo. Studiò a Correggio con un nipote di Bonifazio Asioli e dal 1854 al 1861 frequentò a Milano le scuole di Antonio Angeleri e di Francesco Sangallo, dove consolidò la formazione pianistica, fino a poter affrontare una attività concertistica di respiro europeo: in Germania venne chiamato “lo Chopin italiano”. Fu in cordiali rapporti con le maggiori personalità della musica e della cultura. Trasferitosi a Genova, dove aveva sposato la pianista Gioconda Anfossi, si dette all’insegnamento anche della composizione. Sua figlia Ernestina fu la madre di Nino Rota. Alcune composizioni furono trascritte per orchestra da Luigi Mancinelli. Recentemente il pianista Giancarlo Cardini ha riproposto nei programmi dei concerti alcune sue composizioni.
Compose per pianoforte: A lei; Alle ore di sera; Bozzetti a matita; Bozzetto campestre; Campagna mesta; Campagna squallida; Cavalieri notturni; Cornamuse; Da un romanzo (Povera Mimì), op. 74; Divagazioni pianistiche, op. 39-44; Entrata d’Arlecchino; Fantasticherie, op. 26-31; Frammenti; Intermezzi; Lungo il viale; Mazurche, op. 35-36; Il mio villaggio; Nebulosa; Nella vallata; Novelletta; Pagine d’album; Pensiero fuggitivo; Pifferate, Riflessi e Paesaggi; Il ritorno dai campi; Rimpianto; Rintocchi funebri; Sfumature; Sorrisi di bimba; Spigliatezze; Sui colli di sera, Sulle Alpi, due schizzi, op. 32-33. Scrisse liriche per v e pf, rimaste inedite.