Nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile promossa dal Comune di Mantova, sabato 17 settembre alle ore 16.00 presso la Libreria Coop Nautilus (Via 80^ Fanteria, 19 – Mantova) si terrà la presentazione del libro “Compratevi una bicicletta! Come uscire dalla dipendenza da automobile e cambiare la propria vita” di Federico Del Prete, (Ediciclo Editore).
Come riportato su “BikeItalia. it” – Federico Del Prete vorrebbe vedere molte meno automobili sia in giro che ferme, compresa la sua. Per questo, usa tutti i santi giorni la bicicletta e scrive di questi temi.
Scendi dalla macchina e monta in bicicletta: scoprirai un mondo nuovo, darai una svolta alla tua
vita. A metà tra guida pratica e saggio semiserio, “Compratevi una bicicletta” riesce pienamente
nel suo intento: convincervi che l’auto fa male. Con l’auto spendi e ingrassi; con la bici risparmi e
sei in forma. Non ci credi? Leggi questo libro! Milano, Roma, il traffico e la bicicletta: come le due
metropoli affrontano in modo completamente diverso il problema e la sua possibile soluzione.
Nel 2011 sono state vendute più biciclette che auto. Secondo il 46° Rapporto Censis negli ultimi
due anni 3 milioni e mezzo di italiani hanno comprato una bicicletta.
Un motociclista convinto si trasferisce da Roma a Milano e si converte alla bicicletta. Partendo
dalla propria esperienza e dalle due metropoli messe a confronto nei loro vizi e virtù sulla mobilità,
Federico Del Prete ci insegna ad affrancarci dall’uso compulsivo della macchina, abbracciando in
modo liberatorio e costruttivo la mobilità ciclistica; spiega come liberarsi definitivamente delle
spese per l’automobile investendo in una bicicletta solida ed efficiente; con un linguaggio caustico
e dissacrante, mette in evidenza le anomalie di comportamento che regolano la mobilità
individuale di base nelle grandi città. Non soltanto attraverso dati statistici e prove scientifiche, ma
anche dando voce a dialoghi e ad aneddoti raccolti sia dall’esperienza dell’autore sia dalla cronaca,
questo libro dimostra come l’uso indiscriminato della viabilità a motore non sia più sostenibile e
appartenga a un mondo già vecchio. È ora di cambiare.