di G. Baratti
Dall’11 al 13 novembre a San Martino dall’Argine si tiene la tradizionale Fiera di San Martino. È tra le fiere più antiche d’Italia, essa viene citata già nei primi anni del ‘500 su autorizzazione di Pirro Gonzaga.Nata come fiera del mercato del bestiame, ora si è trasformata in fiera mercato con oltre cento espositori. Anticamente si teneva l’11 novembre, oggi si svolge la seconda domenica del mese durante l’Estate di San Martino.
L’estate di San Martino è un periodo dove venivano rinnovati i contratti agricoli, tradizionalmente durante questi giorni si aprono le botti per il primo assaggio del vino nuovo abbinato alle prime castagne.
Questa tradizione è celebrata anche in una famosa poesia di Giosuè Carducci, San Martino:
La nebbia a gl’irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;
ma per le vie del borgo
dal ribollir de’ tini
va l’aspro odor dei vini
l’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando
su l’uscio a rimirar
tra le rossastre nubi
stormi d’uccelli neri,
com’esuli pensieri,
nel vespero migrar.
L’Estate di San Martino è legata alla leggenda del Santo, che divise in due un mantello per coprire un povero mendicante nudo e freddoloso. Il Signore “ricompensò” il Santo inviando un clima mite e temperato quando oramai esso volgeva al freddo dell’Inverno incipiente.
Anche quest’anno la Fiera è ricca di eventi: oltre al grande mercato, ci sono gli stand enogastronomici che distribuiscono i prodotti tipici del territorio, castagne, vin brûlé e ceci.
La piazza rimane chiusa al traffico, dando la possibilità agli abitanti del luogo e ai turisti di poter passeggiare comodamente lungo il centro storico partecipando ai giochi, alle giostre, agli eventi, alle manifestazioni e alle serate a tema.
Pure in questa edizione viene organizzata “la Mensa di San Martino”: un pranzo tradizionale, sobrio e aperto a tutti; una vera e propria mensa dove ci si mette in fila e si prende quello che viene offerto dalle associazioni e commercianti locali.
A sua volta, ogni commensale avrà la libertà di lasciare la propria offerta del pasto consumato. È un’iniziativa voluta per valorizzare il famoso gesto, rimasto impresso nella storia: il taglio del mantello per il mendicante da parte di San Martino di Tours che conferisce il nome al paese. Con questo momento di ritrovo, la comunità di San Martino dall’Argine vuole emulare quel gesto di solidarietà, con i suoi volontari, con le associazioni e con le attività locali. Ogni anno il ricavato è interamente devoluto ad enti di carità.
Per info: Comune di San Martino dall’Argine Tel. Uff. Protocollo/Segreteria: 0376 922030
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