MANTOVA – Le abbondanti piogge cadute nei giorni scorsi sulla nostra provincia hanno causato notevoli disagi al settore agricolo, con allagamenti nei terreni coltivati e impossibilità di andare ad operare negli stessi, a causa di fango e acqua.
«Negli ultimi 4-5 giorni – spiega l’ufficio tecnico di Confagricoltura Mantova – sono caduti quasi 170 millimetri di acqua, pari al 21% del totale delle precipitazioni di questa annata 2020. Questo dato fa capire benissimo l’eccezionalità della cosa».
Partita subito la conta dei danni, come detto. I problemi principali li hanno avuti i terreni sui quali sono state da poco seminate le prime colture autunno-vernine, vale a dire frumento e orzo: «Sono colture già in atto, le prime seminate nella nuova annata agricola. La grande quantità di pioggia potrebbe portare a perdita di alcuni germogli e a un calo dunque delle rese, nel momento della raccolta. Senza contare che nei campi, allagati, è impossibile entrare con le macchine agricole».
Criticità anche per quanto riguarda i prati, con le coltivazioni di erba medica messe a dura prova dall’acqua, che potrebbe aver causato asfissia e conseguenti ritardi vegetativi. Un lato positivo è rappresentato però dagli invasi: «Sia quelli artificiali che quelli naturali, come il Lago di Garda, stanno accumulando acqua preziosa, e altra ne arriverà grazie alle abbondanti nevicate che si sono verificate sull’arco alpino. Risorse preziose in vista della campagna irrigua del prossimo anno».