MANTOVA – Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, in rappresentanza del Comune e della città, i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, le Rsu e i lavoratori della Corneliani insieme mandano un messaggio forte alla Società per mantenere viva l’azienda: è fondamentale la proroga al Tribunale del piano di concordato (scadenza originariamente prevista venerdì 15 gennaio) ed è necessaria la continuità produttiva e commerciale dell’industria.
L’importanza di tali richieste sono state sottolineate martedì 12 gennaio nella sala Consiliare del Comune di Mantova, dove si è svolta una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione della Corneliani. Presso il Municipio di via Roma sono intervenuti il sindaco Palazzi, Michele Orezzi (segretario generale Filctem-Cgil Mantova), Gianni Ardemagni (segretario generale Femca Cisl Asse del Po) e Giovanni Pelizzoni (segretario generale Uiltec Uil Mantova), gli esponenti della Rsu Corneliani e alcuni lavoratori dell’azienda.
“Abbiamo deciso di condividere questo momento perché il Comune di Mantova, i sindacati, le Rsu e i lavoratori della Corneliani – ha detto Palazzi – vogliono mandare un messaggio forte alla Società affinché venga richiesta al Tribunale la proroga del concordato. Il tempo della proroga è fondamentale perché si concretizzino le manifestazioni di interesse e nella speranza che quella dell’imprenditore Boglione si traduca in un’offerta concreta per il rilancio dell’azienda”.
Il primo cittadino sottolinea che l’altra richiesta fondamentale è quella di garantire la continuità produttiva e commerciale della Corneliani per mantenere viva l’azienda. “Il lavoro della fabbrica deve continuare affinché il brand della Corneliani possa rimanere sul mercato. Bisogna coprire i costi di produttività durante il periodo di tempo della proroga ed è fondamentale sbloccare i 10milioni del Mise”.
Tutti i relatori della conferenza hanno auspicato che possa esserci un piano di rilancio serio e concreto da parte di una nuova proprietà. Una cosa che naturalmente richiede tempo. Per questi motivi è stato richiesto all’attuale Società, agli azionisti e al Mise di gestire insieme tale percorso, in modo ordinato e fattibile.
Per ora l’unico interessamento concreto resta quello del presidente di BasicNet Marco Boglione, a cui però serve tempo per presentare un’offerta seria per il rilancio della Corneliani.
Lavoratori ed Rsu hanno messo in atto anche un presidio davanti alla fabbrica e hanno sottolineato che rimarranno in sciopero fino a quando non verrà depositata dalla Società la richiesta di proroga di concordato (probabilmente in giornata) e che si spera possa essere di 90 giorni, il massimo consentito. “Vogliamo tornare a lavorare il prima possibile – fanno sapere le Rsu e i lavoratori della Corneliani – perché vogliamo terminare e consegnare ai nostri clienti il campionario della nuova stagione di moda (quella autunno/inverno 2021/22). Non possiamo assolutamente perdere una stagione e quindi quote di mercato, perchè sarebbe pericoloso per noi, oltre ad arrecare un danno economico molto grave”.
Sindacati ed Rsu hanno ribadito nel pomeriggio tali messaggi anche in Prefettura.