ARRESTI PER DROGA BRESCIA, BERGAMO, MILANO. ASSESSORE DE CORATO: “OTTIMO LAVORO DDA PROCURA BRESCIA E POLIZIA”

L’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia locale, Riccardo De Corato, si è congratulato con la DDA della Procura di Brescia e la Polizia di Stato per i 20 arresti di oggi, albanesi e italiani, accusati di associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso e dall’uso delle armi, che operavano anche tra le province di Brescia, Bergamo e Milano.

SODALIZIO TRA CRIMINALITÀ STRANIERA E ITALIANA – “L’operazione – ha commentato De Corato – conferma purtroppo che il sodalizio tra la criminalità straniera, in questo caso albanese, e quella italiana è ormai una costante preoccupante nel fenomeno dello spaccio di droga. Spaccio che neppure durante la pandemia si è interrotto”.

“La Regione Lombardia, assessorato alla Sicurezza in particolare – ha evidenziato – ha cercato con i mezzi a disposizione di aiutare le amministrazioni comunali nel contrasto di questo fenomeno. Infatti, abbiamo inserito nei bandi rivolti ai Comuni lombardi per le dotazioni strumentali delle Polizie locali. Solo per citare alcuni esempi: droni, telecamere fototrappola, sniffer palmari e auto per il trasporto delle unità cinofile”.

A BREVE BANDO PER VIDEOSORVEGLIANZA PARCHI – ” A breve – ha sottolineato De Corato – pubblicheremo il bando di 3,5 milioni per videosorvegliare i parchi e le aree verdi, altra misura per contrastare il fenomeno dello spaccio in queste zone”.

ESEMPIO SINERGIA PARCO GROANE CONTRO SPACCIO DROGA – “Nei mesi scorsi è stato attuato un protocollo, in via sperimentale, per lo svolgimento di servizi straordinari tra Comandi di Polizia locale nel Parco delle Groane, finanziati da Regione Lombardia, con l’obiettivo, in particolare, di combattere il traffico e lo spaccio di stupefacenti e soprattutto restituire le aree del Parco alla cittadinanza. Si tratta di un’operazione che, anche quest’anno, continuerà con la volontà di estendere questa esperienza anche in altre zone interessate dal fenomeno”.

“Crediamo fermamente – ha concluso De Corato – che il controllo del territorio sia fondamentale. Ma questo non basta certo: ci vogliono pene serie per gli spacciatori, in particolare quelli extracomunitari che quasi mai, terminata la pena detentiva, vengono rimpatriati nei paesi d’origine”.

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