Di seguito le parole del presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi, in risposta alle dichiarazioni erroneamente riportate pochi giorni fa, in occasione di un convegno sul tema andato in scena a Porto Mantovano.
«La nostra posizione sul tema della carne sintetica non è nuova ed è chiarissima, ed è di assoluta contrarietà all’omologazione di un prodotto di laboratorio alla vera carne, come più volte ribadito da Confagricoltura anche a livello nazionale. Dobbiamo però capire a che punto è la ricerca su questi prodotti e soprattutto dove siamo arrivati dal punto di vista normativo, dal momento che sarà proprio su normative e classificazione che dovremo intervenire e porre la massima attenzione».
«Il riassunto fatto – prosegue Cortesi – è stato completamente sbagliato. Le proteine sintetiche pongono seri interrogativi su tutta l’attività agricola, ma ribadisco quanto sia fondamentale conoscere cosa sta avvenendo al di fuori dei nostri ambiti e come si stia muovendo la ricerca, per studiare eventuali contromosse».
L’agricoltura convenzionale non deve temere questa ipotetica concorrenza: «In primis perché noi siamo detentori di un fattore, la qualità, che non potrà mai e poi mai essere ricreato in laboratorio. In secondo luogo perché un’ipotetica avanzata degli alimenti artificiali migliorerà la produzione di quelli naturali, e quindi delle carni, che diventeranno sinonimo di scelta di altissima qualità».
Vi sono poi fattori di carattere ambientale e sociale: «Ad oggi non sappiamo quantificare il consumo di acqua e energia per la produzione di carne sintetica, come agricoltura invece siamo assolutamente virtuosi dal punto di vista della fissazione del carbonio, della gestione delle acque e di molti altri aspetti di economia circolare. Senza contare che l’avanzata dell’artificiale porterà alla perdita di posti di lavoro e all’abbandono di molte aree rurali».