
Il Festival Matildico Internazionale arriva a Reggiolo e, per l’occasione, sarà a braccetto con l’attesa Fiera della zucca. Saranno tre giorni, dal 15 al 17 settembre, tutti dedicati a Matilde di Canossa e ai territori legati alla sua figura.
Stamattina, nella Sala giunta del Comune di Reggiolo, l’assessore alla Cultura Franco Albinelli, insieme al professor Paolo Golinelli, presidente di AMI-MIA (Associazione matildica internazionale), Alda Luitprandi, presidente di Reggiolo Attiva, Federica Merighi, direttrice artistica di Palazzo Sartoretti, alla presidente della Pro loco Antonella Bedogni, all’architetto Vittorio Ruffi e al Maestro Davide Nigrelli, direttore del coro Cappella musicale “Adolfo Tanzi”, ha presentato l’importante appuntamento organizzato da AMI-MIA con il patrocinio del Comune di Reggiolo, Regione Emilia-Romagna e Reggiolo Attiva.
“Grazie alla grande collaborazione tra associazioni e istituzioni oltre al lavoro di tanti volontari – ha introdotto l’assessore Albinelli ricordando la storia di Matilde di Canossa – ascolteremo relazioni di grande rilievo dedicate al Medioevo. E Reggiolo si inserisce proprio in questo contesto, perché nel suo territorio, a Bondeno di Roncore (Bondanazzo di Reggiolo) il 24 luglio 1115 morì la Grancontessa”.
Il professor Golinelli ha poi ripercorso la storia del Festival Matildico Internazionale, evento culturale capace di attirare un ampio pubblico e importanti studiosi del Medioevo.
“Il primo convegno – ha ricordato Golinelli parlando della crescita del Festival negli anni – risale al 2018 a Reggio Emilia, poi le edizioni si sono susseguite nel 2019 a Mantova, nel 2021 a Frassinoro e lo scorso anno a Quattro Castello. Nel 2024 sarà la volta di San Benedetto Po”.
La ricerca storica si lega al territorio e diventa occasione culturale anche per il grande pubblico grazie alle numerose iniziative collegate: mostre, letture, visite guidate, esplorazioni gastronomiche, spettacoli teatrali che si uniscono alla musica e alle voci del coro diretto da Davide Nigrelli.
La parola è poi passata alla direttrice artistica di Palazzo Sartoretti, Federica Merighi, che ha annunciato l’apertura della mostra di Maurizio Setti con quadri ispirati alla mappa dei territori matildici. Del felice incontro tra storia e la tradizionale Fiera della zucca ha parlato la presidente della Pro loco Antonella Bedogni: “Ci saranno le specialità della buona tavola locale con la zucca protagonista, come i tradizionali tortelli di zucca Deco, ma anche occasioni di intrattenimento a tema medievale come il corteo storico e gli sbandieratori. Quest’anno la Fiera della zucca sarà dunque ancor più ricca”.
Alda Luitprandi, presidente di Reggiolo Attiva, ha sottolineato la volontà di valorizzare la cultura a tutto tondo con il Festival Matildico Internazionale, anche grazie alle importanti sinergie messe in campo. “La cultura – ha detto – è quel bene che più viene condiviso, più si accresce”.
Una grande energia, un’importante comunione d’intenti che a Reggiolo è divenuta un vero e proprio motore d’iniziative e socialità come ha ricordato l’architetto Vittorio Ruffi: “Così – ha concluso – si mantiene vivo il paese”.
IL PROGRAMMA
Il programma del Festival Matildico Internazionale comincia venerdì 15 settembre con il V convegno organizzato dall’Associazione matildica internazionale “I centri minori nei territori matildici e canossani”. L’appuntamento è fissato per le ore 15 nella Sala dei Miti di Palazzo Sartoretti. La prima sessione dei lavori, presieduta da Rossella Rinaldi, si aprirà con il saluto delle autorità. Seguiranno gli interventi degli studiosi: Maria A. Ginatempo dell’Università di Siena, affronterà il tema “I centri minori italiani nel Basso Medioevo: studi recenti e prospettive di ricerca”; Paolo Golinelli, presidente dell’associazione AMI-MIA, parlerà di “Importanza e limiti della storia locale per la storia dei territori matildici”.
La parola passerà poi a Eleonora Casarotti dell’Università di Pavia con il tema “Capitelli preromanici e romanici nel territorio del Frignano modenese”. Ilaria Sabattini dell’Università di Palermo parlerà del controllo del sistema territoriale transappenninico in età (post) canossana. A conclusione della prima sessione di lavori l’intervento di Raffaele Savigni dell’Università di Bologna sul tema “Centri minori dell’area lucchese, tra distrettuazione civile ed ecclesiastica”.
Alle ore 21, nella stessa Sala dei Miti, proiezione de “La creazione del mondo”, videopoema scritto da Adelaide Ricci e Paolo Galloni e interpretato dall’ensemble musico-teatrale PerIncantamento. Il film, girato in pievi matildiche dell’Appennino Parmense, raccoglie dieci quadri (cui si aggiungono un’ouverture e un interludio), ciascuno dedicato a un racconto sull’origine del mondo attinto da testi sacri di diverse culture, tra cui quella cristiana – che abita i luoghi dell’Appennino in cui il film è girato. Ogni quadro prende infatti vita all’interno di pievi storiche o in luoghi di significativa bellezza paesaggistica della Val Parma e delle valli limitrofe, alcuni dei quali direttamente legati all’eredità matildica: tesori spesso fuori mano, ma proprio per questo ancora più preziosi.
Sabato 16 settembre, dalle 9 alle 11.30, a Palazzo Sartoretti i lavori del convegno proseguiranno con la seconda sessione di interventi presieduta da Raffaele Savigni. Mattia F. A. Cantatore dell’Università di Verona porterà all’attenzione del pubblico “Il distretto plebano di Santa Maria di Campiliola, Castelnuovo ne’ Monti (RE), tra XI e XIII secolo”. La parola passerà poi a Clementina Santi dell’Associazione Scrittori reggiani con “L’economia dell’Appennino nell’età matildica attraverso le carte dell’Abbazia di Marola”. Marco Cavalazzi dell’Università di Bologna parlerà di “Borghi nuovi comunali lungo il medio corso del Po (XII-XIII secolo): progettualità, successi e fallimenti”. Seguirà l’intervento di Gabriele Fabbrici della Deputazione di Storia patria Modena, sezione di Reggio Emilia, sul tema “I da Correggio: da vassalli canossani alla costruzione della Signoria (secc. X – XIII)”.
L’ultimo intervento della sessione sarà quello di Giorgio Montecchi dell’Università di Milano, “Un cantiere aperto per il recupero di borghi, sentieri e antichi percorsi nella Media Valle del Secchia (Prignano, Polinago, Palagano, Baiso)”.
La giornata proseguirà, dalle ore 12 alle ore 15, con la visita alle chiese medievali di Guastalla: San Giorgio, tipico esempio di romanico padano, e la Basilica della Pieve con il dottor Daniele Daolio.
Dalle ore 15 alle 18 il convegno dell’Associazione Matildica internazionale proseguirà a Palazzo Sartoretti con la terza sessione presieduta da Giusi Zanichelli. Roland Rölker (Paderborn) presenterà un contributo dal titolo “I vassalli matildici nel comitato di Modena. Strutture feudali e luoghi di residenza nei centri minori dall’XI al XIII secolo”. Seguirà Damiano Cioni (Prato) con “Considerazioni sullo sviluppo dell’architettura romanica a Prato fra XI e XIII secolo in rapporto alla storia della città” e Gianluca Lorenzetti (Università di Perugia) con “Gallicano, Trassilico e Verni tra XI e XII secolo. Studio su tre realtà garfagnine nel periodo della signoria canossana”. Infine Eugenio Riversi (Università di Bonn) con l’intervento dal titolo “La questione dei beni matildici e i piccoli centri. Riflessioni storiografiche a partire dallo studio di Thomas Groß”.
A conclusione della giornata di lavori si terrà la tavola rotonda del Comitato scientifico con Rossella Rinaldi, Daniele Daolio, Gabriele Fabbrici, Paola Galetti e Giusi Zanichelli.
Ci sarà poi la possibilità di cenare al ristorante della Pro loco, che anche quest’anno si prepara a celebrare la dolce zucca. A partire dalle ore 20, al Parco Salici, si potranno gustare le prelibatezze della tradizione. L’appuntamento a cena sarà replicato anche sabato 23 settembre, mentre domenica 17 e domenica 25 settembre sarà servito il pranzo a partire dalle ore 12.30 (prenotazioni: 3386188748 o 3409770594).
Sabato 16 settembre l’approfondimento dedicato alla vita della Grancontessa proseguirà anche in serata. Alle ore 21, all’Auditorium Fellini, “Intervista impossibile a Matilde di Canossa”. Matilde di Canossa, interpretata dall’attrice Federica Bau’, risponderà alle domande dello storico Paolo Golinelli. Donizone sarà il rievocatore Nico Bau’. L’appuntamento sarà accompagnato dal coro Cappella musicale “Adolfo Tanzi” diretta dal maestro Davide Nigrelli. Non mancherà l’ambientazione medievale con gli sbandieratori della Contrada Monticelli di Quattro Castella.
Domenica 17 settembre, dalle ore 9 alle ore 12 nella Sala dei Miti di Palazzo Sartoretti, “Matilde di Canossa in libri recenti”. La conferenza in ricordo di Aldo Zagni, presieduta da Danilo Morini, con Franco Albinelli, Corrado Corradini. Rossella Rinaldi (Istituto Storico Italiano per il Medio Evo) presenterà “Documenti e lettere di Matilde di Canossa”, primo volume, nuova edizione. Maurizio Fontanili e Clementina Santi introdurranno la parte reggiana. Seguiranno Paola Galetti (Università di Bologna) con “Frassinoro e i monasteri benedettini in rapporto coi Canossa”, Laura Bader Pigozzi (München) con “Matilde di Canossa in Baviera: un’inedita iconografia” e Graziella Martinelli Braglia (Accademia di Modena) con “Matilde nell’iconografia degli Estensi”.
Dalle ore 12 alle 13 visita guidata al Bondanazzo di Reggiolo con aperitivo alla Latteria agricola “Venera Vecchia”. Dalle ore 15 alle 17.30 gli autori parleranno delle loro pubblicazioni in un incontro presieduto dallo storico Paolo Golinelli. Alessandro Carri, già Senatore, parlerà introdurrà “Il volto politico di Matilde, ed. Consulta, Reggio E. 2019, Massimo Oldoni (Prof. Emerito dell’Università di Roma “La Sapienza”), “Essere Marta nel Medioevo. La donna, le guerre, gli amori”, ed. Donzelli, Roma 2022 e Marina Montesano (Università di Messina) dell’opera “Maleficia. Storie di streghe dall’Antichità al Rinascimento”, ed. Carocci, Roma 2023.
Nei giorni del Festival Matildico e fino al 1 ottobre sarà possibile anche visitare la mostra “Maurizio Setti. Atmosfere medievali nei territori matildici”. Il percorso espositivo, a cura di Paolo Golinelli, Federica Merighi e Maurizio Setti, in occasione del Festival proporrà alcune opere dedicate alla Grancontessa. Le opere appartenenti alla collezione comunale sono di Baj, Nani Tedeschi, Ugo Bellocchi e Giovanni Marzi. Per l’occasione sarà possibile ammirare anche le terrecotte rese disponibili dallo scultore-ceramista Giovanni Laurent Cossu.
Conclude il Festival un’importante produzione del Teatro Giovanni Rinaldi sotto la direzione di Luigi Pagliarini. Domenica 17 settembre alle ore 18, sulla scalinata del Teatro, musica con “Carmina Burana” di Carl Orff (1895-1982). Opera originale e inconfondibile, monumentale e di grande suggestione, i “Carmina Burana” vennero pensati per essere rappresentati sul palcoscenico, accompagnati da danze, immagini e scenografie. Ingresso 15,00 euro.
Il Festival Internazionale Matildico è possibile grazie al sostegno delle associazioni, di Iren, AutoGepy, Autostrada del Brennero Spa, Festa internazionale della storia Parma, Italia Medievale e di realtà economiche come GMP Srl, Cooperativa cattolica costruzioni edili, Comer Industries e Profiltubi.