VIADANA – Convegno in onore di Marco Mordecai Mortara nel bicentenario dalla nascita

image_galleryIl Convegno che celebra il secondo centenario dalla nascita di Marco Mortara, articolato su due giornate – GIOVEDÌ 7 maggio a Viadana nell’Auditorium Giardinazzi dalle ore 9 alle 13 e VENERDÌ 8 maggio a Mantova nella sede dell’Accademia Nazionale Virgiliana dalle ore 9 alle 17.30 – è organizzato da Mauro Perani ed Ermanno Finzi per conto della Fondazione Sanguanini Rivarolo Onlus nell’ambito del Progetto “Rimon. Percorsi ebraici e comunità locali in Lombardia” finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale ebraico, cofinanziato dalla Fondazione Cariplo.

6cf98c6c23ad5659f87e7b65deb011baMarco Mordecai Mortara, nacque a Viadana il 7 maggio 1815  e per oltre mezzo secolo (1842-1894) fu Rabbino Maggiore della Comunità Israelita di Mantova, autore di numerose opere letterarie in merito al dibattito su tradizione e innovazione, oltre che membro dell’Accademia Virgiliana.

Scrisse sermoni, testi per conferenze, lettere e altre opere di varia natura, in parte edite e in parte inedite, collaborando con riviste italiane e straniere talvolta sotto lo pseudonimo Doresh Tov. Nato nell’anno della Restaurazione, salutò con entusiasmo l’adesione di Mantova al Regno d’Italia, celebrata con una solenne cerimonia nel tempio maggiore, componendo per l’occasione una poesia liturgica intitolata «Inno a Dio – per Vittorio Emanuele».

Elemento centrale del pensiero di Mortara fu che l’emancipazione riconosciuta agli ebrei nel Regno d’Italia comportasse una transizione dell’ebraismo dall’originaria connotazione nazionale-religiosa a quella esclusivamente religiosa, con la conseguente capacità d’integrarsi nella vita nazionale italiana. Precursore del dialogo con le altre religioni e culture, si spense il 6 febbraio 1894.

La prima giornata viadanese, in buona parte dedicata all’ebraismo locale, oltre agli interventi di 5 relatori prevede la presentazione di due nuove monografie: lo studio del rivarolese Ermanno Finzi sulla storia delle comunità di Viadana e Pomponesco, terza uscita della collana Qehillà, e il saggio di Sofia Locatelli sulle ketubbot (patti dotali) della collezione Fornasa.

Nel pomeriggio è prevista la visita a una raccolta di documenti ebraici nella sede del MuVi e alle testimonianze ebraiche locali: il cimitero, il quartiere dell’ex ghetto e la sinagoga incompiuta, nella quale alle ore 17 si terrà un concerto di musica ebraico a cura del violinista Paolo Ghidoni.

La giornata mantovana prevede 7 interventi dedicati alle varie attività cui Mortara si dedicò nel corso della sua lunga esistenza e toccherà temi essenziali quali le conversioni ottocentesche degli ebrei mantovani, i primordi della formazione della Comunità Ebraica di Milano (diretta filiazione di quella virgiliana), i rapporti di Mortara con il famoso Collegio Rabbinico di Padova in merito ai problemi dell’emancipazione ebraica e con numerosi esponenti di punta dell’ebraismo europeo e altri argomenti quali la musica di matrice ebraica nella seconda metà dell’Ottocento.

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