BRESCIA – “IL MISANTROPO” di Moliére AL PAVANELLI con la Compagnia LE MANI NUDE

Al TEATRO PAVANELLI in SANT’AFRA di BRESCIA (vicolo dell’Ortaglia 6), il 12 e 13 FEBBRAIO dalle 21:00 LE MANI NUDE in collaborazione con CENTOPERCENTO TEATRO presentano IL MISANTROPO di Moliére. Regia di Ettore Oldi, traduzione e adattamento di Antonio Panice, assistente alla regia Chiara Cervati – con Matteo Bertuetti, Silvia Napoletano, Antonio Panice e Giacomo Segulia.

le mani nude

«E se uno che sia tale, si ritira dalla società, perde nel ritiro la misantropia», chiosa fra i suoi pensieri Giacomo Leopardi: per quanto biasimi il genere umano, è in mezzo agli uomini che può vivere il misantropo.  Il paradossale amore dell’indolente Alceste per la coquette Celimène, incarnazione dei difetti che egli mal sopporta del costume sociale, è emblematica dell’attrazione del protagonista verso l’umanità: egli ne detesta le frivolezze ed ipocrisie, ma, al contempo, essa ha l’arte di piacergli; questo suo attaccamento morboso lo convince che il proprio ardore sia capace di purificare dai vizi qualsiasi anima, anche laddove questi siano particolarmente radicati.Alceste assume così un ruolo, diventa una maschera che solo la società può abitare, indossa un costume di scena, non senza orgoglio, con tutto l’amore che ha in corpo e del quale può fare finalmente a meno, sconfitta la propria brama di conversione dell’umanità, scegliendo il deserto. La pièce ha luogo in una casa-salotto, punto di incontro mondano e intellettuale, dove forme e convenzioni della buona società si scontrano con il rifiuto e la condanna di qualsivoglia finzione e artifizio; l’azione è appesa alle labbra di Celimène, la quale è chiamata costantemente dalla presenza di Alceste a scegliere se continuare a vivere tra gli uomini o preferire, con lui, il ritiro nell’eremo.

Questa messinscena dell’opera di Molière desidera indagare e portare in superficie, accanto al palese conflitto individuo-società, così emblematicamente chiaro tra le figure di Alceste e Oronte (spasimante di Celimène, avvezzo ed esperto dei meccanismi mondani), l’opposizione tra natura umana e cultura: i personaggi di Celimène e Filinto (quest’ultimo amico fidato del misantropo) rifiutano, ciascuno a proprio modo, la categoricità di Alceste, e accettano le regole non scritte di convivenza della società degli uomini con leggerezza, senza eccessi di bile e consapevoli che le contraddizioni e ipocrisie sono elementi troppo umani per poter essere cancellati dalla forza del merito o della giustizia. È piuttosto la pretesa franchezza di Alceste, l’identità tra esteriorità ed interiorità, la presunta verità, ad essere messa alla berlina; una malattia, parafrasando lo stesso Molière, «che fa l’effetto di una commedia».

Le Mani Nude toccano, accarezzano, colpiscono. Lavorano, sudano, si sporcano, ma si immergono nell’acqua fresca e tornano pulite, pronte a stringere altre mani. Senza strumenti, affondano i polpastrelli e danno forma, modellano: giocano. Non sono armate, dunque non spaventano proprio nessuno. Eppure si alzano con coraggio, puntando qualche dito, ma quasi mai chiudendosi in un pugno. Nessun guanto pregiato, nessun anello prezioso. Lasciano impronte dappertutto.
Le Mani Nude sono Matteo Bertuetti, Antonio Panice e Ettore Oldi. I tre si incontrano nel 2016, provenendo da diversi contesti formativi e professionali. Il primo studio di Dunant è stato presentato ad una cena di gala del Comitato di Brescia della Croce Rossa presso le sale del Museo della Mille Miglia nel settembre del 2016, e in seguito al “Premio Nazionale Giovani Realtà”, organizzato dall’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine.
Il testo di Oldi è insignito nell’Ottobre 2016 del “Premio Franco Molè – Città di Terni” sezione drammaturgia.

L’associazione culturale Centopercento Teatro nasce nel 2009 dall’incontro del precedente gruppo teatrale Centopercento e un gruppo di professionisti del teatro provenienti da diverse esperienze in questo ambito e con differenti qualifiche (teatro ragazzi, teatro danza, teatro di ricerca, animazione, teatro di strada) che condividono i medesimi interessi ed obiettivi.
Centopercento già da diversi anni lavora sul territorio bresciano producendo spettacoli di vario genere. Si è formato per volontà di alcuni giovani appassionati di teatro e ha seguito, negli anni di esperienza, un percorso laboratoriale di formazione approfondita di tecniche attoriali vincendo anche alcuni premi teatrali.
L’associazione ha come obiettivo la produzione di spettacoli dedicati ad un pubblico il più vasto possibile e la conduzione di laboratori teatrali rivolti a tutti coloro che abbiano il desiderio di mettersi in gioco e sperimentare nuove forme di comunicazione.

INFORMAZIONI TEATRO6/CIRCUITO CONTEMPORANEO Teatro Pavanelli in Sant’Afra Vicolo dell’Ortaglia, 6 – Brescia
PREZZI E ABBONAMENTI: Abbonamento a turno libero a tutti gli spettacoli: 40€ Biglietto unico: 8€ Tutti gli spettacoli iniziano alle 21:00
PER PRENOTAZIONI: compagniachronos3@gmail.com
www.chronos3.itwww.malcostumeteatro.it

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