A Reggiolo sono state firmate altre due ordinanze per l’assegnazione di contributi destinati alla ricostruzione privata per un importo complessivo di circa 3,8 milioni di euro. Un ulteriore passo per darà la possibilità di far partire altri importanti cantieri della ricostruzione post-sisma.
Il primo contributo, pari a circa 2,8 milioni, riguarda il palazzo storico e tutelato della Corte Gorna, importantissimo esempio di corte agricola che a causa del terremoto ha subito ingenti danni e in parte è stato recuperato con fondi della proprietà. I contributi pubblici daranno anche la possibilità di recuperare il portale che si trova lungo via Moglia, oggetto di un intervento di messa in sicurezza subito dopo il sisma per evitare cedimenti che mettessero in pericolo la circolazione sulla strada provinciale.
Villa Gorna, si trova a 1 chilometro da Reggiolo lungo la strada per Moglia. La villa è uno splendido esempio di dimora di campagna, appartenuta all’omonima famiglia mantovana, i Gorni. Gran parte della costruzione risale all’inizio del 1800, quando fu ricostruita una struttura precedente. La facciata d’ingresso, recentemente restaurata, ha un balconcino al piano nobile, trifora al piano superiore e parte sopraelevata conclusa da un frontespizio arcuato ad accogliere l’orologio centrale. Bellissimo, anche se danneggiato, il portale barocco ad unica arcata a tutto sesto, realizzato in conci a bugnato con raccordi laterali a voluta. L’interessante complesso degli edifici di servizio dopo i danni subiti dal sisma del maggio 2012 è in fase di ricostruzione.
Il secondo contributo invece riguarda un immobile residenziale nel territorio agricolo nella frazione di Brugneto e permetterà ai proprietari, una volta concluso l’intervento, di rientrare nella propria abitazione.
Ad oggi sono 272 le pratiche a cui è stato assegnato il contributo per un importo totale di circa 107 milioni di euro, pari al 76% dei lavori complessivi sul territorio. Di queste pratiche, 200 interventi sono completamente terminati e liquidati direttamente all’impresa il 100% della somma spettante.
Rimangono ancora circa 60 interventi in fase istruttoria in attesa dell’assegnazione del contributo. Ad oggi le pratiche respinte dall’Ufficio tecnico comunale, perché non avevano diritto al contributo, sono 22. Dopo l’istruttoria dei tecnici, queste pratiche sono state trovate non conformi alla normativa regionale.