L’EMILIA-ROMAGNA DISEGNA LA SCUOLA DEL FUTURO. Salomoni: “I cambiamenti imposti dalla pandemia possono essere l’occasione per ripensare una scuola nuova e migliore”

Ripensare gli spazi della scuola in maniera partecipata, individuare gli interventi strutturali necessari sugli edifici, promuovere la continuità e la reversibilità dei percorsi tra istruzione e formazione professionale e infine costruire strumenti informativi a supporto delle decisioni: l’Emilia-Romagna guarda oltre l’emergenza e la pandemia e lavora sulla scuola del futuro.

Paola Salomoni, assessore regionale a scuola, università, ricerca, agenda digitale

Lo fa insieme a tutti i protagonisti istituzionali del mondo dell’educazione: dall’Ufficio Scolastico Regionale, alle Università, dagli Enti locali agli Ordini professionali fino alle Camere di commercio.

La Giunta regionale ha infatti deciso di costituire quattro gruppi di lavoro istituzionali con il fine di supportare le azioni e i processi decisionali di competenza di ciascuna istituzione con elementi conoscitivi e valutativi, armonizzare le azioni a livello regionale e dare sostegno agli enti nelle attività di sviluppo sia in ambito edilizio che di programmazione dell’offerta scolastica: i quattro team sono stati denominati “Architettura terzo educatore”, “Spazio per l’apprendimento – Spazio per l’educazione”, “Programmazione scolastica, orientamento e arricchimento offerta formativa” e “Dati e scenari a supporto delle decisioni”.

L’obiettivo del progetto, che si muove in continuità e in collaborazione sia con la Conferenza regionale per il sistema formativo che con il Tavolo inter-istituzionale per la scuola aperta, è arrivare all’idea di scuola delineata nel Programma di mandato 2020-2025 della Giunta regionale: una scuola inclusiva, dei diritti e dei doveri, delle pari opportunità, aperta, innovativa, europea, che cresce insieme al territorio.

Oggi prendono il via i lavori del tavolo “Architettura terzo educatore”: a presiederli sarà l’architetto Mario Cucinella, che ha accettato l’invito della Regione a portare il suo contributo e la sua esperienza a questo progetto.

“L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo, e che condiziona il mondo dell’istruzione da quasi un anno, ci ha sicuramente imposto di ripensare la scuola come la intendiamo oggi: la nostra scelta però non è solo quella di adeguarci ma di prendere questa situazione come uno stimolo a immaginare una scuola diversa, nuova- dichiara Paola Salomoni, assessore alla Scuola e università-. La scuola che vogliamo deve essere prima di tutto sicura, non solo per i contagi ma per ogni tipo di emergenza, deve includere, deve innovare, e una scuola del genere non possiamo immaginarla da soli, ma solo grazie a un lavoro di coprogettazione che veda protagoniste tutte le parti istituzionali coinvolte, dall’Ufficio Scolastico Regionale all’Università, dai Comuni alle Province. Voglio ringraziare tutti gli esperti che hanno dato la loro disponibilità- conclude Salomoni-, grazie all’impegno condiviso potremo dare alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi una scuola migliore, ed è il minimo che si meritano dopo le difficoltà che hanno affrontato con grandissima maturità, nell’ultimo anno”. 

1 – Il primo gruppo, “Architettura terzo educatore”, vuole ripensare gli spazi della scuola, includendo nella progettazione non solo il benessere degli ambienti, che resta comunque fondamentale, ma anche la funzione didattica e sociale delle attività che ospita. Il risultato concreto atteso da questo gruppo di lavoro è la definizione di linee guida metodologiche per progettare o riprogettare gli spazi educativi, da mettere a disposizione degli enti locali di tutta la Regione, anche nell’ottica di utilizzare i futuri finanziamenti per l’edilizia scolastica come strumento di innovazione didattica e sociale. Del gruppo, presieduto dall’architetto Cucinella, fanno parte: un delegato per ogni Provincia, per la Città Metropolitana di Bologna e per ogni Comune capoluogo, personale della Regione Emilia-Romagna e dell’Ufficio scolastico regionale, un rappresentante per conto degli atenei della Conferenza Regioni-Università, esponenti degli ordini professionali degli architetti e degli ingegneri e figure del terzo settore.

2 – Il secondo gruppo, “Spazio per l’apprendimento – Spazio per l’educazione” dovrà mappare il patrimonio di edilizia scolastica e il relativo fabbisogno di intervento: punto di partenza sarà l’anagrafe dell’edilizia scolastica, da ampliare con la rilevazione dei lavori già appaltati, delle graduatorie approvate e di tutti gli altri strumenti che individuano i bisogni infrastrutturali del mondo dell’istruzione. Sarà così possibile mettere a disposizione di Comuni e province un database sistematico della condizione delle scuole e degli interventi necessari. Compongono il gruppo tecnici e personale dal mondo delle istituzioni (Comuni capoluogo, Province, Città metropolitana, Regione Emilia-Romagna, Anci, Upi) e dall’Ufficio scolastico regionale. 

3 – Il terzo gruppo, “Programmazione scolastica, orientamento e arricchimento offerta formativa” andrà invece a definire e proporre strumenti per supportare un nuovo approccio alla programmazione scolastica e all’offerta educativa e formativa. Prima di tutto sarà necessario fornire a ragazze e ragazzi gli strumenti per garantire loro scelte consapevoli che valorizzino attitudini e aspettative e possano rispondere alla domanda di competenze espresse dal mondo del lavoro; altro obiettivo chiave è promuovere la continuità e reversibilità dei percorsi a partire dalla complementarità e integrazione tra l’offerta di istruzione e quella di formazione professionale, per arrivare a un sistema di istruzione e formazione tecnica adeguato ai cambiamenti, in dialogo con l’impresa, che sappia valorizzare i luoghi della ricerca e dialogare con l’offerta di formazione terziaria. Fanno parte di questo gruppo i rappresentanti degli enti locali (Comuni capoluogo, Province e Città metropolitana), personale della Regione e dell’Ufficio scolastico regionale e un delegato di Unioncamere.

4 – Il quarto gruppo infine, “Dati e scenari a supporto delle decisioni”, si dedicherà alla progettazione e realizzazione di strumenti informativi che possano supportare le decisioni programmatiche integrando l’anagrafe dell’edilizia scolastica, quella degli studenti, i dati demografici, i numeri del mercato del lavoro, del sistema economico e di quello produttivo e tutte le informazioni specifiche di determinati tematismi, ad esempio la pendolarità degli studenti per quanto riguarda i trasporti. Questo ultimo gruppo avrà inoltre l’incarico di supportare trasversalmente gli altri gruppi condividendo gli strumenti di analisi. Fanno parte del gruppo, insieme ai rappresentanti delle istituzioni (Comuni capoluogo, Province e Città metropolitana), personale della Regione e dell’Ufficio scolastico regionale, partecipano un delegato di Unioncamere e uno della Conferenza Regione-Università per conto degli Atenei.

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