Addio ad Alfredo Facchini in arte FREDON uno dei massimi esponenti del dialetto mantovano del ‘900. Fredon è stato uno dei padri fondatori del Cenacolo dialettale mantovano “Al Fogolèr”, poeta e scrittore dialettale, ma soprattutto una delle ultime figure rimaste della vecchia Mantova.
Fredòn era un’abbreviazione del suo nome ed anche perché, come detto da lui più volte, era nato in inverno, nel mese di gennaio; con quel suo appellativo ha firmato decine di libri, dalle poesie alle barzellette, ma sempre rigorosamente in dialetto mantovano.
La sua ultima opera è del 2015 dal titolo MANTOA in dal cör, un’antologia poetica ovviamente in vernacolo mantovano.
Il filo conduttore delle liriche percorre le emozioni del poeta, (quarta raccolta): felicità, tristezza, rabbia, nostalgia, speranza, declinate nei versi incisivi di un autore popolare ma dalla mano estremamente raffinata. A cinquant’anni dalla prima pubblicazione, la verve lirica di Alfredo Facchini resta invariata. La stessa vivacità, freschezza, gioia di raccontare.

Il vissuto personale e i ricordi si mescolano all’amore per la sua città, con le sue presenze consuete e indelebili: la nebbia, i laghi, i ciottoli. Ma nella sensibilità dell’autore c’è posto anche per l’attualità: il malaffare, la critica al potere, la minaccia della guerra. E la speranza per un mondo nuovo. Il libro si chiude con una breve antologia, una selezione delle poesie più note entrate ormai nel repertorio dei classici di Alfredo Facchini.

L’artista mantovano viene ricordato dal Consiglio direttivo e tutti i soci del Fogolèr che partecipano, commossi, al dolore della famiglia Facchini per la scomparsa del caro Fredon ed esprimono le più sentite condoglianze.
N’ altr autün
Col grenbialon griş
dla fümàna, l’autün,
al catàva sü
i iültime fòie seche
ch’a crodava dai ram
e,
intànt,
un’àtra tlarina
la’ş pogiàva
in sal me cör
a confóndar
di ricòrdi
ormai şliş.
Un altro autunno
Con il grembiule grigio / della nebbia, l’autunno, / raccoglieva / le ultime foglie secche / che cadevano dai rami / e, / intanto / un’altra ragnatela / s’appoggiava / sul mio cuore / a confondere / i ricordi / oramai consumati.
Questa poesia ha vinto il 1° Premio al Concorso di poesia dialettale “Grand’ ufficiale Costantino Canneti – Anno 1999, organizzato dal Fogolèr.
GB