GIANNI MANTOVANI, mostra personale IL GIORNO CHE VERRÀ – Pallavicini22 Art Gallery di RAVENNA

Sabato 12 novembre dalle ore 18:30 presso lo spazio espositivo Pallavicini22 Art Gallery in Viale Giorgio Pallavicini 22 a Ravenna, si inaugura “Il giorno che verrà”, una personale di Gianni Mantovani che rimarrà allestita fino a domenica 27 novembre e sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica dalle 16:00 alle 20:00.

Quando sarà un altro giorno

La mostra, organizzata da CARP Associazione di Promozione Sociale in collaborazione con lo Spazio Espositivo PALLAVICINI 22 Art Gallery, con l’Archivio Collezione Ghigi-Pagnani e con la Delegazione-gruppo giovani FAI di Ravenna, è patrocinata dal Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura, dall’Accademia di Belle Arti di Ravenna e da WWF Ravenna.

Foglie accarezzate dal vento

Inaugurazione sabato 12 novembre alle ore 18:30 con pre-apertura alle 16:30 con VISITA IN ANTEPRIMA della Delegazione-gruppo giovani Fai di Ravenna.

All’inaugurazione interverranno anche Claudia Giuliani, capo delegazione FAI di Ravenna e Davide Emiliani, presidente WWF Ravenna.

Nella giornata di chiusura del 27 novembre è programmata una iniziativa del WWF.

Anche il cielo ci aiuta a vivere

La mostra sull’opera di Gianni Mantovani, con testo critico di Antonio Enrico Maria Giordano a catalogo, vede esposta una serie di lavori pittorici ispirati all’ambiente a testimonianza della sensibilità verso la Natura radicata da decenni nell’artista modenese. Paesaggi, fiori e natura vengono rappresentati attraverso forme primarie ed essenziali che si nutrono di memorie e di una visione sognante.

Anche noi nell’universo

Motivo conduttore delle tele in mostra è il paesaggio su sfondo rosso, a simboleggiare l’urlo dell’artista contro il surriscaldamento globale del pianeta Terra ed i preoccupanti e sempre più accelerati cambiamenti climatici.

La luce che farà rinascere

I titoli scelti da Gianni Mantovani per le opere in mostra (Appoggiarsi alla bellezza del cieloAccarezzare il cieloLa bellezza non ha confiniL’infinito delle formeOrizzonte di luceLuce di stelleLa luce che è in noiÈ già mattinoÈ un giorno bellissimo; Paese mioIl sorriso di un fioreGiardini Margherita) evocano i sentimenti, la bellezza della vita, i sogni e una visione fiduciosa e speranzosa del creato.

Il riposo del vento

Gianni Mantovani nasce a Concordia (Mo) nel 1950 dove tuttora risiede.

Studia all’Istituto d’Arte di Modena e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Bologna. A diciassette anni vince il concorso indetto tra gli studenti delle Accademie d’Arte Italiane tenuto presso il Palazzo dei Musei di Modena e successivamente partecipa, in rappresentanza dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, alla “Terza Mostra di Incisione” presso il Gabinetto Nazionale delle Stampe a Roma.

Nel 1974 inizia a insegnare Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Bologna.

Verso la metà degli anni ’80 la sua ricerca artistica si orienta sul versante astratto in sintonia con il critico Giorgio Cortenova che teorizza l’”Astrazione arcaica”, presentandolo alla Pinacoteca di Macerata e alla Galleria Civica di Vicenza.

In quel periodo espone le sue opere improntate ad un’ astrazione che diventa sempre più lirica, a Modena, Firenze, Verona, Roma, Pavia, Sofia (Bulgaria).

Nel 1991 è vincitore del concorso nazionale per l’insegnamento di “Pittura” nelle Accademie d’Arte italiane in cui i titoli artistici sono fondamentali per l’assegnazione del punteggio.

Dal 1994 è docente di ruolo di “Pittura” e in seguito di “Disegno” presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e per vari anni è segretario dell’Istituto di Pittura.

L’Università di Bologna gli offre contratti per tenere lezioni ai corsi di specializzazione SISS dei futuri insegnanti di Educazione Artistica e Discipline Pittoriche.

Le foglie si raccontano poesie, 2022

Gli anni ’90 vedono Mantovani appassionarsi all’Arte Tribale, ed in modo particolare a quella africana. Opere di Arte Africana della sua collezione sono state esposte a Parigi, Genova e Milano, e pubblicate su libri e riviste in Francia, Inghilterra, Belgio e Usa.

Questo interesse contribuisce in modo significativo ad accelerare una svolta creativa che era già nell’aria in cui le nuove opere pittoriche si caricano di immagini semplici e fantastiche.

Paesaggi, fiori e natura vengono rappresentati attraverso forme primarie ed essenziali nutrendosi di memorie e di una visione sognante.

Vengono realizzate mostre in spazi pubblici e privati: Galleria Romberg di Latina,   Fiera d’arte di Roma “Riparte”, Galleria Mazzocchi di Parma, Istituto di Cultura “Casa Cini” di Ferrara, Istituto di Cultura Italiano di Berlino, Galleria Comunale di Angoulême (Francia), Galleria dell’Università di Parenzo (Croazia), Castello dei Pico di Mirandola, Museo Civico di Castelfranco Emilia, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Galleria Unimediamodern di Genova Mantovani sempre di più affronta le tematiche ambientali e sente l’urgenza di affrontare tutti assieme i problemi legati ai cambiamenti climatici e al surriscaldamento del pianeta.

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