La rassegna sottolinea l’importanza dell’arte contemporanea come strumento di riflessione, con un focus sulle guerre e sulla condizione della donna in Italia.

ROMA – L’arte messaggera di pace, strumento universale di abbattimento di confini ideologici, politici e religiosi e richiamo alle responsabilità collettiva. Con questa filosofia l’artista Nello Petrucci ha presentato questa mattina la sua mostra Bridging Borders nella sede della Camera dei Deputati a Palazzo Valdina a Roma, con il patrocinio del Ministero della Cultura.

L’esposizione, curata da Chiara Canali e prodotta da Art And Change Impresa Sociale Srls, resterà aperta sino al 17 novembre, con 5 opere realizzate dall’artista originario di Pompei e molto attivo sia in Italia sia all’estero. La mostra presentata a Roma, che ha come focus le guerre nel mondo, in particolare il conflitto Russo-Ucraino e quella tra Israele e Palestina, prosegue un percorso iniziato lo scorso settembre, quando è stata ospitata dal Parlamento europeo a Bruxelles. Petrucci, durante l’inaugurazione della mostra a Roma, ha svelato un ulteriore importante tappa del suo percorso artistico, che lo condurrà ad aprile 2024 ad esporre le sue opere anche alla Biennale di Venezia.
Bridging Borders vede nella grande tela a tecnica mista di collage e halftone intitolata Hell, e nella scultura Velo, le due massime espressioni del pensiero di Petrucci attorno al tema della guerra. L’opera Hell, ispirata alla celebre fotografia del portoghese André Luis Alves scattata a Leopoli durante la attuale guerra tra Russia e Ucraina, racchiude un’immagine silenziosa del conflitto, un inferno che riapre improvvisamente ferite e trascina l’Europa nel dolore. Al centro della tela, la statua di legno di Gesù Cristo, uno dei principali simboli della Chiesa armena e di Leopoli, viene portata fuori dall’edificio per essere conservata in un bunker e proteggerla. L’esortazione di Petrucci è l’invito a recuperare un senso di cultura capace di mettere in salvo l’umanità da sé stessa e dalla devastazione di cui è artefice.

Il messaggio di pace di Petrucci si fa vibrante anche nella scultura in resina Velo (2023), esposta per la prima volta al pubblico in Italia e dedicata soprattutto alla memoria della giovane iraniana Mahsa Amini, uccisa lo scorso anno dalla polizia di Teheran per aver indossato male l’hijab. L’opera è anche un tributo alle vittime della resistenza iraniana e a coloro che lottano per la libertà, per la giustizia, contro ogni genere di oppressione e violenza. “In Italia – ha anche sottolineato Petrucci – abbiamo la fortuna di non vivere sotto le bombe, ma questa scultura è dedicata anche alle donne che vivono in guerra ogni giorno, sempre più vittime di femminicidio con dati estremamente preoccupanti. Anche a loro, ingiustamente violate, maltrattate, offese e uccise, rivolgo il mio pensiero e la mia arte”.
Bridging Borders potrà essere visitata gratuitamente dal 7 al 17 novembre. Orari apertura di apertura: dal lunedì al venerdì, dalle ore 11:00 alle ore 19:30 (ultimo ingresso ore 19:00), Sala del Cenacolo, Complesso Vicolo Valdina – Camera dei Deputati, Piazza Campo Marzio, 42 – Roma.
Le opere in mostra
Hell
Tecnica mista su tela – Collage /halftone
500cm x 300cm
Anno 2022
L’opera Hell racchiude un’immagine silenziosa della guerra, con particolare riferimento a quella russo-ucraina, un inferno che riapre improvvisamente ferite e trascina l’Europa nel dolore.
Quest’opera dalle grosse dimensioni evoca un’atmosfera di distruzione e sofferenza, e le devastanti conseguenze del conflitto armato.
Attraverso l’uso del collage e dell’halftone, l’artista propone una riflessione, portando in primo piano il caos e la desolazione che hanno colpito un popolo. Le figure umane emergono dai brandelli di collage, simboli di resilienza e resistenza in un mondo distorto.
Per avere una visione completa e comprendere il significato dell’opera occorre allontanarsi. Allo stesso modo, per comprendere la realtà e averne una visione equilibrata, occorre porsi alla giusta distanza dai fatti.
Petrucci considera il collage come una composizione di frammenti disordinati, riflesso dell’anarchia e del caos del conflitto, dell’unione di tante schegge che compongono un mosaico. Nel mezzo della devastazione, ci sono uomini che cercano di proteggere e mettere in salvo il patrimonio culturale, rappresentato anch’esso con l’halftone che conferisce un senso di urgenza e determinazione.
In questa visione apocalittica, l’unione di tanti puntini simboleggia la speranza e la rinascita, mentre l’esplorazione dei contrasti tra luce e ombra rappresenta la lotta per la sopravvivenza in un mondo in rovina.
Hell invita gli spettatori a confrontarsi con la realtà crudele della guerra e ad esplorare la capacità dell’umanità di cercare quello spiraglio nella bellezza, soprattuto nei momenti oscuri come questo. Quest’ opera rappresenta anche una sfida a preservare la cultura e la creatività in un inferno, un grido silenzioso di resistenza e speranza.
Europa
Tecnica mista su tela – Collage/halftone
180cm x 160cm
Anno 2023
Fondere la mitologia antica con l’avanguardia artistica è sempre una sfida interessante nella riscoperta visiva della storia classica. Pompei è spesso presente nelle ricerche artistiche di Petrucci e l’idea di rappresentare il mito di Europa, la leggendaria principessa fenicia trasportata sulla schiena di Giove sotto forma di toro, è il fulcro di questo lavoro, in cui la figura è plasmata dalle piccole tessere di diversi materiali raccolti con attenzione, creando un effetto di texture e profondità. Europa incarna la grazia e la vulnerabilità. Il suo viaggio verso l’ignoto può essere considerato anche come una metafora per i movimenti migratori. Il mito può portare a riflessioni sull’identità culturale, la migrazione e le sfide connesse all’integrazione di diverse culture.
Ragioni
Tecnica mista su tela – Collage/halftone
130cm x 110cm
Anno 2023
In quest’opera emerge la memoria dei migranti che siamo stati, i volti di ieri e gli sguardi forti di un coraggio rappresentati tra frammenti e sfumature ricomposte in un’armonia che riconduce agli antenati che hanno plasmato il presente.
Velo
Scultura
Resina e hijab iraniano
L80 – B 60 – H 80 cm
Anno 2023
Questa scultura, presentata per la prima volta in Italia dopo l’esposizione al Parlamento europeo a Bruxelles lo scorso settembre, raffigura la mano di cui tutti noi abbiamo bisogno e può essere vista come quello strumento che spesso ci aiuta ad andare avanti. Il sostegno nell’affrontare i nostri tortuosi percorsi della vita, le nostre paure, le nostre sfide anche in momenti di fragilità e vulnerabilità.
La grande mano che regge un velo, è un tributo alla memoria della giovane iraniana Mahsa Amini, ma anche a tutte le vittime della resistenza iraniana che lottano per la libertà, la giustizia, la loro dignità e la loro determinazione a non essere piegati dalla violenza e dall’oppressione. L’auspicio dell’artista è che si riconosca l’importanza del sostegno reciproco e della solidarietà, e che questo ispiri a tendere la mano a tutti coloro che hanno bisogno di aiuto, di supporto, e ad essere solidali con il prossimo.
Blasted Harmony
Scultura
Gesso, resina e ferro
L80 – B 80 – H 200 cm
Anno 2022
L’opera cattura l’essenza della lotta tra la bellezza dell’arte e la brutale realtà della guerra.
Le due mani raffigurate nel momento dello scontro esprimono un forte punto di energia, uno scontro dal forte impatto che incarna la dualità dell’umanità. Si tratta di un’opera che sfida il concetto stesso di armonia e contrasto. Una profonda reazione che cattura la complessità umana.
Blasted Harmony invita gli osservatori a riflettere sulle scelte che definiscono il nostro mondo, sulla delicatezza dell’equilibrio tra uso costruttivo della creatività e la devastazione portata alla violenza. La scultura offre un monito e una speranza intrinseca nell’atto stesso dello scontro fra le due mani.
Nello Petrucci è un artista e un film maker italiano. Vive tra Pompei e New York. Si è distinto per il suo stile che combina l’utilizzo del collage e del “halftone” per creare immagini potenti, narrative e coinvolgenti, ispirare riflessioni su questioni sociali contemporanee.
Ha iniziato la sua carriera come film maker, ha studiato cinematografia a Roma, alla N.U.C.T. e poi si laureato all’Accademia di Belle Arti di Napoli in Scenografia. Ha lavorato con diversi registi del cinema come: Martin Scorsese, Ari Taub, Manetti Bros, Antonio Capuano. All’inizio degli anni Duemila, i primi lavori artistici sono stati realizzati attraverso la tecnica del collage, in prevalenza con manifesti cinematografici, poi, successivamente, mediante la tecnica del halftone. Ha esposto le sue opere in diversi paesi nel mondo, in musei, gallerie, ambasciate e altre sedi istituzionali.
Ha partecipato a progetti artistici di carattere internazionale. Con il suo lavoro “The essence of lightness” è stato l’unico artista italiano ad esporre nel World Trade Center di New York nel progetto della Silverstein Foundation. Le sue radici e l’influenza dello stile di pittura pompeiana sono spesso presenti nelle sue opere, e il suo stile unico e innovativo lo ha reso uno degli artisti di street art più rispettati del momento.
Nello Petrucci è anche conosciuto per l’impegno sociale che infonde nella sua arte e attraverso l’utilizzo di immagini comunicative dal simbolismo diretto e potente. L’artista esprime le proprie opinioni e preoccupazioni su questioni come la giustizia sociale, l’uguaglianza, la diversità e la sostenibilità ambientale.
L’arte è uno strumento potente per il cambiamento. Il suo impegno sociale e la capacità di coniugare arte e impegno politico lo hanno reso una voce importante e influente nella comunità artistica. Con “Plastic River” ha realizzato una balena fatta di plastica riciclata di grandi dimensioni, collocata in una piazza di Pompei suscitando grande interesse mediatico.
L’artista è anche un sostenitore della causa di Chico Forti (detenuto italiano negli USA), a dimostrazione che l’arte, l’impegno sociale e i diritti civili possono andare di pari passo e che possono essere strumenti potenti per il cambiamento. Ha realizzato una scultura in marmo di modeste dimensioni nella città di Trento alla presenza del tenore Andrea Bocelli.
Ha realizzato diversi cortometraggi ricevendo moltissimi riconoscimenti internazionali, con il suo ultimo lavoro “L’ultimo whisky con il cappellaio matto” ha rievuto una candidatura al Globo d’oro 2020. Attualmente è in post-produzione il documentario “Lucio Amelio, l’ultimo Don Chisciotte” sul noto gallerista Lucio Amelio.
È il direttore artistico del Pompei Street Festival, manifestazione internazionale di street art che si tiene a Pompei ogni anno.