CASTEL D’ARIO – ESPOSIZIONE ANTOLOGICA “DI FIORE IN FIORE” ALLA CASA MUSEO SARTORI

 

6 MARZO – 10 APRILE 2016

APERTO IL GIORNO DI PASQUA

La Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (Mn) in via XX Settembre 11/13/15, dal 6 marzo al 10 aprile 2016 presenta la rassegna “di FIORE in FIORE”. La mostra, che nasce da un’idea e progetto di Adalberto Sartori, gode dei patrocini di Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Castel d’Ario e Associazione Pro Loco Castel d’Ario.

La mostra “di FIORE in FIORE” si inaugurerà domenica 6 marzo alle ore 11.00, con intervento di Daniela Castro Sindaco di Castel d’Ario, Alessandro Pastacci Presidente Provincia di Mantova, Arianna Sartori curatrice della mostra e del catalogo e Maria Gabriella Savoia autrice del testo in catalogo.

In mostra sono esposte 95 opere, tra dipinti, sculture, ceramiche, acquerelli realizzate da:

Domenico Acerbo • Ernesto Achilli • Anna Rita Alatan • Gino Baglieri • Nicoletta Barbieri • Flavia Belò • Simon Benetton • Bianca Bertazzoni • Miro Bonaccorsi • Alberto Bongini • Milvia Bortoluzzi • Antonia Campanella • Paola Campidelli • Fiorenza Canestrari • Sabina Capraro • Pietro Cardone • Angelo Castagna • Claudio Cattaneo • Manlio Chieppa • Venere Chillemi • Pasquale Cipolletta • Giuseppe Coda Zabetta • Riccardo Colombi • Teodoro Cotugno • Katia Dal Bo’ • Marcello Della Valle • Giuseppe De Luigi • Luigi Desiderati • Carlo Dusi • Otello Fabri • Giovanni Faccioli • Giuseppe Facciotto • Renzo Ferrarini • Massimo Ferri • Rodolfo Fonsati • Memo Fornasari • Danilo Fusi • Barbara Galbiati • Giuseppe Gallizioli • Giordano Garuti • Monica Gheller • Matteo Giannini • Isa Gorreri Palvarini • Rinardo Gozzi • Alfio Paolo Graziani • Ulisse Gualtieri • Alessandro Liotta • Luca (Luca Vernizzi) • Elisa Macaluso • Luciana Manelli • Licia Mantovani • Mario Mattei • Enrica Melotti • Vito Melotto • Erre Monaco (Rossella) • Giorgio Mori • Luciano Morselli • Giulio Mottinelli • Roberta Musi • Silvio Natali • Sandro Negri • Impero Nigiani • Vilfrido Paggiaro • Ideo Pantaleoni • Adriano Pavan • Enrico Peretto • Giulio Perina • Paolo Petrò • Antea Pirondini • Roberto Rampinelli • Laura Rebagliati • Liberio Reggiani • Lucilla Restelli • Teresa Rezzaghi • Kiara Rossato • Giorgio Rossi • Alessandro Sangalli • Giorgio Scano • Marisa Settembrini • Anna Somensari • Paolo Soragna • Elio Terreni • Mario Tettamanti • Eugenio Tomiolo • Antonio Tonelli • Natalino Tonelli • Giuliano Trombini • Alberto Venditti • Elisabetta Viarengo Miniotti • Carlo Vitale • Domenico Zangrandi • Toni Zarpellon • Marisa Zattini • Zelda (Elda Zanferli) • Natalina Zerlotti

Il perché di una mostra

“di Fiore in Fiore” è una rassegna d’arte, che ai giorni nostri per molti potrebbe sembrare retrò, anomala, obsoleta, ma per noi non è così, per noi il “fiore” è una delle migliori espressioni naturali del bello, ma per la “prefabbricata cultura contemporanea” il bello è diventato una cosa anacronistica, una cosa da distruggere, una cosa da demonizzare, una cosa da odiare; viviamo purtroppo in un’epoca dove ci viene imposto quotidianamente dai “mass”, dai falsi profeti, dai falsi intellettuali, dagli imbroglioni di mestiere, dai compratori di anime, dai predicatori del catastrofismo ecc. ecc., da tutti quelli che nel nome del “dio” denaro, in questi ultimi decenni hanno promosso solo obbrobriose oscenità, cose raccapriccianti, cose devianti, cose contro natura, cose cercate negli angoli più oscuri del cuore e della mente degli individui.

A questa “società” vogliamo rispondere con una grande rassegna, una rassegna ideata nel nome del “bello”, una rassegna che raccoglie un importante numero di opere, che valenti artisti hanno realizzato in questi ultimi tempi, al di fuori ed al di sopra delle “regole imposte”, artisti che hanno avuto la sensibilità di ammirare la bellezza, di provare delle sane sensazioni, di sentire i meravigliosi profumi, di vedere i colori, che questo meraviglioso frutto della natura, ci propone quotidianamente, in ogni stagione, in ogni momento dell’anno, in ogni luogo del mondo.

Con questa rassegna vogliamo scagliare una pietra …, vogliamo proporre e riproporre il bello per il bello, la qualità per la qualità, vogliamo uscire dalle imposizioni generalizzate, dove solo il brutto, il grigio, il mal realizzato, fanno notizia, fanno arte, noi vogliamo vivere dove l’aria è pulita, dove gli uomini sono liberi nei loro sogni, dove il mercato non possa imporre le sue regole, dove altri uomini liberi possano ancora esprimere il loro pensiero, senza avere paura di essere considerati “fuori”, vogliamo che l’arte, i dipinti, le sculture, i disegni, le grafiche, entrino ancora nelle case delle persone, per dare una nota di serenità, di piacere, di contemplazione, di cultura, dove l’immagine senza parlare possa educare il cuore e lo spirito.

Una composizione di Fiori rossi, vividi nella loro freschezza, raccolti in un vaso su un telo steso e, affianco una conchiglia per ricordare una trascorsa vacanza marina. Questo il soggetto scelto da Domenico Acerbo che lo dipinge su uno sfondo, pur se monocromo, mosso nella stesura delle pennellate grasse di colore.

Su uno sfondo indefinito ma determinato dai freddi toni di verde e blu, s’impongono per la loro peculiarità i fiori dell’autunno, bianchi e ormai secchi, abbracciati dalle rosse foglie di platano. Autunno con soffioni è il titolo dell’opera che Ernesto Achilli ha dipinto riuscendo a dare grande dinamicità per la posizione in diagonale degli steli.

Anna Rita Alatan ama dipingere figure femminili e così, anche in questa occasione, la donna entra come elemento importante del quadro. La sua donna, mai compresa dalle problematiche della vita, è sempre molto femminile ed elegante, curata nel trucco e nell’acconciatura, pronta per essere colta; in primissimo piano una grande Peonia che nell’avviluppo dei teneri petali ammorbidisce e rende voluttuoso il contesto.

Gino Baglieri è uno dei più rappresentativi esponenti del realismo esistenziale. I colori vividi della sua tavolozza, calda e tipicamente mediterranea, lo rendono riconoscibile, capace come è di interpretare il visto e il vissuto. Ginestre è il titolo del quadro presentato alla rassegna. Ginestre nella loro essenza, vaporose, intense e profumate, non sono definite nella loro specificità, piuttosto rappresentate come massa d’assieme, nel contrasto con il cielo terso, dietro.

Le opere recenti di Nicoletta Barbieri sono dipinte su una superficie sintetica lucida; nascono così opere sempre molto contrastate e sintetizzate sia per le forme come per il colore. Le sue bidimensionali Ortensie, vivono grazie ad una particolarissima tecnica di esecuzione e ad una peculiare ricerca della luce che, per mezzo di variazioni cromatiche, attraversa tutto il dipinto.

Flavia Belò presenta Rose rosse, una sensibile composizione di un ramo di rose in un piccolo vaso in vetro. Il pennello impasta la materia che stesa a pennellate grasse e larghe, presto riempie la tavoletta. Ma non è certo il formato che conta. Il quadro è bello, caldo, pieno d’anima e di temperamento.

Maria Gabriella Savoia

BENETTON SIMON, Icona Gemma di Luce 2016, acciaio e cristallo lavorato a scheggia, h. 54,5 cm (200).jpg

Ancora una volta Simon Benetton riesce a sorprenderci per la bellezza della sua scultura. Per la rassegna ha realizzato Icona, Gemma di Luce, la massima sintesi raggiungibile dalla lastra di acciaio. Quella di Benetton non è più una sfida, piuttosto un intimo dialogo con il freddo materiale. Dalla lastra di acciaio si sollevano fragili petali di un fiore che trova nel suo capolino una splendida fonte di luce, il cristallo lavorato a scheggia, stupenda.

Ballando sotto la luna è il titolo della tela che Bianca Bertazzoni presenta alla rassegna; sull’acqua, un grande fiore di loto contiene un idilliaco paesaggio agreste illuminato da una gigantesca luna. Un piccolo angelo cupido seduto sulle nuvole, suona una chitarra ed i paesni ballano. Un soggetto rasserenante eseguito in purissimo stile naïf.

L’opera eseguita da Miro Bonaccorsi, Di fiore in fiore è assolutamente coerente al titolo della rassegna, una farfalla si posa appunto di fiore in fiore, in un paesaggio idilliaco fatto di verde, di acqua, di cielo, di natura, in effetti c’è davvero bisogno di serenità. La tecnica mista è fresca, eseguita senza ripensamenti, le pennellate, pur se controllate, sono veloci ed efficaci, l’artista sa rendere la freschezza di un pensiero.

Alberto Bongini dipinge Natur’anima. La sua tecnica si conferma particolarmente elaborata, dapprima la suddivisione in piccoli tasselli rettangolari e poi la stesura del colore come se fosse una vetrata artistica. L’opera ci sorprende per le vibranti reminescenze floreali dell’inizio del secolo breve.

Milvia Bortoluzzi ha dipinto il fresco acquarello Ultime rose; rosa di nome e di fatto. Il rosa da sempre simboleggia femminilità e gioventù, ma a volte anche 
debolezza e ingenuità, in più rappresenta l’amore e la gentilezza. Queste Ultime rose oltre a presentarsi nella loro bellezza ci raccontano molto anche di chi le ha dipinte.

Antonia Campanella presenta Trasparenze floreali, una tecnica mista realizzata grazie all’uso di materiali diversi, sovrapposizioni, uso di rulli, con l’unico fine di arrivare a realizzare un’opera intrigante ed efficace. Così in questo paesaggio artificiale fatto di velature, un insetto riesce ancora a volare per scegliere tra irreali fiori, dove appoggiarsi e succhiare un improbabile nettare.

Fiore 10 è il titolo del quadro di Paola Campidelli. L’artista non è nuova alla raffigurazione macroscopica di fiori, colti in primissimo piano. Ciò nonostante il fiore non è dipinto al fine di rappresentare la vera verità, quanto piuttosto permetterci di percepire l’essenza del fiore come valore assoluto. Le pennellate che determinano i pistilli, i calici ed i petali sono larghe, veloci, si affiancano una all’altra alla ricerca di un efficace riscontro cromatico.

Fiorenza Canestrari dipinge su una ceramica una composizione astratta di Fiori, ma più che fiori sembrano cerchi concentrici affiancati ordinatamente alcuni, altri schiacciati, quasi non volessero accettare la disciplina dello spazio. Ancora altri, restano quasi completamente esclusi dal gioco dell’inquadratura.

CAPRARO SABINA 2016 L'inno alla gioia, olio su tela, 50x60 (200).jpg

Sabina Capraro dipinge L’inno alla gioia e tale è il messaggio che si evince dal quadro. Un bambino piccolissimo, nudo, con il vento tra i capelli, è seduto in mezzo ad un prato fiorito tra mille fiori bianchi. Lui ride felice di tanta libertà e bellezza. L’aria è tersa, in cielo, nuvole barocche si allontanano. L’atmosfera è pregna di felicità.

CARDONE PIETRO, Fiori d'arancio, 2015, olio su 2 tele (100x100) (200)

Pietro Cardone dipinge Fiori d’arancio (omaggio a William Morris). Se non conosci W.M. padre del moderno design, devi sapere che è stato il maestro assoluto nell’invenzione della ripetizione grafica di temi geometrici e floreali. Cardone è generoso, così rende omaggio al maestro ottocentesco, ed i fiori da lui dipinti sono molto belli, carnosi e diafani, fragili nel loro biancore ma così determinati nello scontro cromatico con l’intrico scuro delle foglie.

Angelo Castagna dipinge la natura morta Fiori seguendo i canoni della pittura di tradizione. La composizione, arricchita da due frutti su un piattino e un bicchiere di buon vino, ci sorprende a guardare con attenzione il dipinto determinato da una miriade di colori diversi, stesi con attenzione e capacità a volte leggeri, a piccoli tocchi, altre volte potenti e a lunghe pennellate, così i colori si sommano rendono agli occhi visioni diverse. Un’esplosione di colore.

CATTANEO CLAUDIO - Rosa, Rosae, Rosarum, Rosis - 2010 - acquerello (200).jpg

E chi di noi non si è perso a declinare in latino il nome di questo straordinario fiore? Così Claudio Cattaneo dipinge Rosa Rosæ Rosarum Rosis. E questa certamente è stata la riflessione che l’artista ha fatto durante l’esecuzione del suo abbagliante acquerello. Due splendide rose legate tra loro, colpite dalla luce del sole risaltano nell’oscurità di un fondo scuro.

Chieppa Manlio _Cardi della Murgia 2016_tecnica mista e legno (200).jpg

Manlio Chieppa è da sempre innamorato della sua terra, cosicché per la rassegna, su tre assi di legno d’ulivo dipinge una tavoletta intitolata Cardi della Murgia. D’improvviso la natura prende il sopravvento, il piccolo fiore campagnolo assurge a simbolo di un’intera regione, erge il capo e ciò gli permette di imporsi… il supporto in ulivo è forte e graffiante. La Puglia è davvero una regione bellissima.

Venere Chillemi, pittrice, scultrice e docente di arte psichica, espone in Italia e all’Estero. Con la pittura riesce a trasmettere la sua particolare visione dell’arte come terapia e conoscenza. Per poter leggere l’opera Il fiore della vita è bene conoscere il significato che si cela nel simbolo della geometria sacra che rappresenta tutta la creazione e conduce dalla ragione al cuore. In questo simbolo sono inscrivibili tutte le forme dell’Universo.

Cipolletta Pasquale 2009 Levità, olio su tela 100x100 (200).jpg

Pasquale Cipolletta in Levità ha dipinto alcuni fiori di ortensia ancora con i petali freschissimi, staccati uno dall’altro, così gonfi d’aria da sembrare degli areostati veri e propri; e cosa possono sollevare dei fiori così sognanti se non degli favolosi nidi. Ne nasce così un’incantata magia; l’aria è fresca, è il freschissimo momento dell’aurora.

Giuseppe Coda Zabetta presenta il dipinto Gran festa con alchechengi il frutto è simile a un piccolo pomodorino giallognolo, racchiuso in brattee semitrasparenti a forma di grandi lanterne arancioni. Ma solo una tipologia è adatta ad essere usata nella pasticceria, quando le brattee ingialliscono e diventano simili alla pergamena allora i piccoli frutti interni, ricoperti di cioccolato diventano davvero la gioia dei palati golosi.

Riccardo Colombi presenta il dipinto Peonie, tappeto Sarouk e vaso Royal Copenhagen, dimostrandoci ancora una volta le sue indiscusse capacità artistiche. Il dipinto di non facile esecuzione, comprende un tappeto persiano di lana afflosciato con al centro un bellissimo vaso in porcellana colmo di peonie colte nella loro massima fioritura dove i petali sono leggeri come fossero veri. Un quadro ricco di atmosfera e di colore.

Teodoro Cotugno dipinge un fresco mazzo di Iris, rapide pennellate, colpi di giallo, freschi toni di viola e rilassanti verdi. Questi fiori sono appena stati colti, non escono dalla bottega un fioraio, sono… naturali e, la natura è capace di dare sempre emozioni.

La Magnolia stellata di Katja Dal Bo’ è lì, appoggiata su una piccola scatola rossa, i fiori bianchi riflessati dalla luce, sono trabocchevoli nella loro matura bellezza; mantengono la loro posizione in un’instabile equilibrio, in attesa che qualcosa accada. Lo sfondo sfumato è comunque monocromo a suggello di un’atmosfera ferma, immobile, rapita.

La tempera di Marcello Della Valle raffigura Rosa, composizione, un piacevole bouquet caratterizzato da una rosa la cui bellezza prevale sui fiori dipinti affianco. Nella mitologia romana, la rosa era un fiore sacro a Venere, dea dell’amore e della bellezza. Così, in questa piccola ma preziosa tavola, la composizione triangolare, con il vertice verso l’alto, concentra l’occhio su di lei che si pavoneggia al centro del quadro.

DE LUIGI GIUSEPPE - Vaso con fiori fucsia-anni'60-olio su tela-cm 70x50 (200).jpg

Dell’artista Giuseppe De Luigi viene presentata l’opera Vaso con fiori fucsia. L’artista mantovano, tra i maggiori esponenti del “chiarismo mantovano” della prima metà del secolo scorso, sapeva cogliere la massima sintesi di ciò che avrebbe trasformato in soggetto dei suoi quadri. La tecnica pittorica complicatissima fatta di mille stesure e di mille passaggi per rendere impalpabile il colore steso.

Luigi Desiderati presenta Fiori di loto eseguito appositamente per la rassegna. Il soggetto eseguito con la peculiare tecnica dell’artista mantovano consiste nella scomposizione del quadro in piccoli riquadri frazionando così il soggetto raffigurato come il film pittorico. Il risultato è assolutamente personale e riconoscibilissimo.

DUSI CARLO - Natura morta con fiori - 1946 - olio su tela - 76x90 (200).jpg

Gran bel quadro questa Natura morta con fiori del 1946 di Carlo Dusi. L’artista mantovano che, esponente del gruppo “Corrente”, ha spaziato dal figurativo all’astratto, per dedicare poi la propria poetica alla conquista di un espressionismo sempre caratterizzato da un sottile senso di mistero e di angoscia. La ricchissima tavolozza e la stesura del colore tormentato in infiniti impasti, rendono l’opera esposta molto complessa; i fiori e le pere emergono con vigore dallo sfondo.

FABRI OTELLO, Fiori, olio su tela, cm 50x40 (200).jpg

Otello Fabri dipinge un vaso di Fiori, splendidi, fiori non definiti per nome, piuttosto petali colorati, bianchi, rossi, rosa, avvolti in una nuvola di foglie verdi, in un vaso in ceramica blu e rosso. Il fondo suddiviso da linee verticali e orizzontali conferisce profondità al dipinto.

Giovanni Faccioli espone Pensiero d’amore una composizione particolare che trova nella rosa solo uno dei dettagli dipinti nel quadro. Un importante telo bianco che ricopre un piccolo piano d’appoggio riempie con il suo panneggio la parte centrale del quadro prevalentemente monocromo. Sopra una lattina ed un bicchiere con una solitaria rosa. Unica nota cromatica, la rosa diventa il piccolo pensiero…

FACCIOTTO GIUSEPPE - Girasoli 1940 olio su tavola 61x51 (200).jpg

Dell’esponente di rilievo del movimento chiarista, Giuseppe Facciotto, viene presentato il dipinto Girasoli. I fiori, capaci di seguire il movimento del sole durante l’arco della giornata, sono stati riuniti in un grande vaso di vetro e dipinti nell’intimità della casa, e, pure se con poche e magre pennellate il risultato è notevole per freschezza e capacità di resa.

Di Renzo Ferrarini, maestro riconosciuto della tecnica dell’acquerello, viene presentato un mazzo di Fiori in un vaso di ceramica. Un tripudio di fiori e di colori: margherite, aubrezie, fiori di salvia, ginestre, giacinti, mughetti e fiori di campo, eppure perfetti, piccoli tocchi di colore capaci di rendere la grande freschezza ed il profumo della primavera.

Ferri Massimo - La peonia 2016 acquerello 75x55,5 (200).jpg

La peonia è un fiore elegante, profumato e romantico. Arrivato dal Giappone, è venerato come fiore portafortuna e propiziatore di matrimoni felici. Massimo Ferri lo sceglie come soggetto da presentare alla rassegna. L’acquerello intitolato La peonia, raffigura un unico fiore i cui petali bianchi e voluttuosi resi con grande efficacia, sono abbaglianti per il loro candore.

 

FONSATI RODOLFO, Il fiore all'occhiello, 2015, terracotta, h. 73 cm (200).jpgIl fiore all’occhiello è il titolo della scultura in terracotta che con la sua straordinaria tecnica manipolativa, Rodolfo Fonsati ha realizzato per l’occasione. Una elegante figura maschile vestita di tutto punto, con giacca e gilet con all’occhiello una candida e sontuosa camelia, il fiore stradoppio, simile alla rosa, profumatissimo.

Di Memo Fornasari viene presentato Fiori stellari. L’artista sperimentatore nel suo genere aveva realizzato l’opera utilizzando l’acrilico insieme all’affresco e poi dipinto ancora. Il risultato è morbido tutto da vedere i fiori non sono definiti, sono impronte colorate, leggere, impalpabili.

Danilo Fusi presenta l’olio su tela È solo una rosa. La forma del fiore incluso in un cerchio materico ci porta alla mente le caratteristiche della forma geometrica, quasi a farci riflettere sulla perfezione della natura senza le manipolazione genetiche dell’uomo. Ed il titolo ne palesa il messaggio.

Il Vaso di fiori di Barbara Galbiati è una tempera, basata sull’uso di colori di basso valore cromatico. I suoi fiori non sono arroganti e arditamente colorati, quanto piuttosto opachi e spenti. La composizione, elegante e composta, sembrerebbe quasi il ricordo di una natura morta già vista e già respirata.

Giuseppe Gallizioli presenta l’opera Petali, eseguito con la personalissima tecnica che caratterizza l’artista bresciano in tutto il panorama artistico nazionale e internazionale. Il prato raffigurato è brulicante di fiori, nessuno definito in particolare ma tutti luminosi e pieni di vita. Lo sguardo si allarga sull’orizzonte infinito, alcuni petali bianchi, gialli, rossi si mettono in evidenza.

Giordano Garuti presenta Di fiore in fiore, una surreale tempera dell’artista cremonese, capace di rendere fantastiche suggestioni senza per questo essere descrittivo. Anzi, il suo riconosciuto valore artistico lo vede tra i migliori surrealisti italiani del secondo dopoguerra.

Monica Gheller esegue per la rassegna il bassorilievo in argilla intitolato Fiori di creta. Le mani dell’artista entrano nell’argilla e ne cavano alcuni petali, nasce da questo gioco un fiore, un bocciolo, alcune foglie. Il movimento dell’aria è tra i rami di questo albero che respira aria propria.

Matteo Giannini dipinge Paesaggio dall’autostrada. I chilometri passano veloci sotto le ruote dell’auto ed anche il panorama cambia velocemente. A volte la velocità non ci permette di capire nemmeno quello che conosciamo bene. Saranno papaveri quella macchia rossa in fondo al quadro? Unica certezza il cielo infinito.

Isa Gorreri Palvarini presenta una ceramica graffita che raffigura Girasoli. Eseguito con grande maestria e con una padronanza di segno davvero particolare, il piatto presenta un gioco di girasoli e foglie ben distribuiti sul piano del piatto, ricoperto da ingobbi di diverso colore ed incisi in modo tale da rivelare gli strati sottostanti.

GOZZI Rinardo - Piante nella serra - 1969 olio su tela - 100x80 (200).jpg

Di Rinardo Gozzi viene esposto il quadro Piante nella serra. Le piante sono il frutto della fantasia, non fiori, non frutti ma steli e foglie legnose che crescono in un mondo artefatto gestito dall’uomo all’interno della serra. Sullo sfondo solo un vetro rotto permette di intravedere la luce del cielo.

GRAZIANI ALFIO PAOLO gladioli multicolori, olio su tela, 80x100 (200).jpg

Dell’artista Alfio Paolo Graziani è esposto il dipinto Gladioli multicolori, che, semmai ce ne fosse bisogno dimostra l’abilità artistica del maestro nell’esecuzione di questo straordinario mazzo di fiori che, freschi come appena colti, ancora pieni di quella linfa vitale, sono lì a fare sfoggio della loro bellezza.

Ulisse Gualtieri presenta l’acrilico su tela Fiori di campo, alcuni ciuffi di boccioli gialli e rossi, colorano l’atmosfera in attesa della pioggia. I boccioli di timidi papaveri vivacizzano con il loro fresco rossore la giornata uggiosa.

LIOTTA ALESSANDRO 2009 I 3 fiori sul pianeta Giove nel 2078, tecnica mista su tavola, cm 59x58 (200).jpg

Alessandro Liotta presenta I tre fiori sul pianeta Giove nel 2078 e questi fiori geometrici quasi mostruosi saranno il nostro futuro? Le pennellate grasse, veloci il disegno solo abbozzato, lo sfondo nero rendono il dipinto molto efficace.

Luca (Luca Vernizzi) dipinge Rose finte d’organza, apoteosi della finzione su finzione. Sullo sfondo bianco monocromo, statiche stanno le rose rosse legate in un elegante bouquet a stelo lungo. La composizione è ferma e statica, il dipinto è particolarissimo.

Elisa Macaluso presenta Sinfonia in giallo, una composizione di fiori gialli mossi dal vento, ciascuno reagisce al vento in modo diverso. La pittrice con le sue pennellate piene di forza e di personalità, conferisce al quadro personalità e grande freschezza.

Luciana Manelli presenta il dipinto Buona terra. La terra è generosa regala fiori e frutta all’uomo in abbondanza. Così un grande cesto riempie il centro della tela. Sullo sfondo il mare, gli olivi, i cavalli ed anche l’uomo diventa un elemento del paesaggio.

Licia Mantovani presenta un delicato acquerello intitolato Fiori alla finestra. Raccolti in un piccolo vaso di vetro colorato, un mazzo di fiori rimpiange la luce del sole che filtra attraverso i vetri della finestra. Accurata l’esecuzione, ricercata nel vetro del vaso e nel panneggio del tessuto.

Mattei Mario - I fiori del Pianeta degli Oceani Marini_ 2009 - 80x70 (200).jpg

Mario Mattei dipinge I fiori del Pianeta degli Oceani Marini e perché no, anche sul fondale dell’oceano esistono fiori e piante, coralli coloratissimi, circondati da pesciolini che guizzano veloci. Una originale composizione fatta di forme e colori nuovi.

Enrica Melotti dipinge un bouquet di Peonie, rosa è il colore predominante nelle mille sfumature dei petali che numerosi formano i spettacolari fiori; il loro fascino è enorme e le loro fioriture esplosive rappresentano

uno dei più esaltanti spettacoli della primavera. Vale la pena di innamorarsi di questa pianta, fedele e generosa compagna per moltissimi anni.

Vito Melotto presenta Vaso di fiori. La sua tecnica è riconoscibilissima; colori forti, pennellate controllate entro spazi delimitati, i petali dei fiori sono determinati da forme geometriche. La tecnica mista lo vede usare pastelli grassi colori a pennello, tutto quello che serve per rendere l’atmosfera.

Erre Monaco (Rossella) dipinge due grandi Calle. La stesura del colore piatto e senza sfumature rende intrigante l’opera ma non ne chiarisce la lettura che resta di difficile comprensione. Ma il contorno viola con brillantini crea un contrasto elettrico da rendere l’opera molto attuale.

Giorgio Mori presenta l’olio Rose appese. Quattro rose sono appese ad essiccare per il gambo. I fiori sono troppo belli per essere lasciati appassire con la sfioritura, così appesi essiccheranno e manterranno il loro fascino. Come sfondo un muro monocromo che conferisce atmosfera alla composizione.

Luciano Morselli espone Papaveri un acrilico su tavola. Non c’è cielo, solo un grande frammento di prato che comprende papaveri, molti papaveri rossi, mescolati agli steli verdi dell’erba. Piccoli fogli colorati, stropicciati dal vento si muovono leggeri capaci di riportare il nostro pensiero alla passata gioventù.

Mottinelli Giulio, Luna di Aprile, acrilico su tela, 50x35 (200).jpg

Di lunghissima esecuzione, i quadri di Giulio Mottinelli sono il frutto di preziose quanto infinite pennellate che accompagnano l’artista nelle lunghe giornate di esecuzione. La sua pratica quotidiana è fatta anche di silenziose passeggiate nei boschi o sui prati fioriti, così anche un ciuffetto di timide margherite può diventare il protagonista del quadro Luna di Aprile.

Roberta Musi presenta un Paravento in giunco dipinto a soggetto floreale. La composizione è freschissima, molti vasi ricchi di fiori diversi per colore e forma, su un selciato di sassi; un telo a righe nella parte alta ci porta il pensiero ad una assolata estate passata a bordo piscina.

Silvio Natali grazie ad un innato talento artistico, con la sua tipica originalità e in un contesto tra il reale e la fantasia, dipinge Lei danzava tra i fiori, ed il titolo è parte integrante della rappresentazione. Un improbabile prato di fiori eseguito con uno stile esuberante grazie all’uso di colori gioiosi e, tra i fiori una ragazza sorpresa da un alito di vento.

NEGRI SANDRO, Rami di magnolia, 2008, olio su tela, 40x50 (200).jpg

Di Sandro Negri è esposto il dipinto su tela Rami di magnolia. I rami sono colmi dei fiori rosati, dipinti a larghe pennellate riempiono completamente l’opera lasciando intravedere solo qualche ramo. Il dipinto è carico della gestualità e del carattere assolutamente festoso dell’artista.

NIGIANI Impero, Interno con fiori, 2016, olio su tela, 60x60 (200).jpg

Impero Nigiani dipinge Interno con fiori, l’opera raccoglie alcuni soggetti che facilmente entrano nel mondo artistico di un pittore: un nudo femminile, un vaso di fiori, una natura morta, un omaggio floreale. Tutti aspetti che il nostro artista pratica con grande qualità.

Vilfrido Paggiaro presenta Capriccio spagnolo, una composizione curiosa che gioca al rimando delle immagini tra interno ed esterno, così che non si capisce quale sia il punto di vista dell’artista. Molto particolare è dipinto con toni di basso valore cromatico. Un fiore è lì in vetrina, quasi per errore, a giustificare la fatica del dipinto.

Di Ideo Pantaleoni viene esposto Anemoni, in realtà su un tavolo e uno sfondo bianchi, trova collocazione un vaso di ceramica bianca traboccante di fiori colorati, è come se i fiori fossero gli unici elementi fondamentali dell’opera, tutto è bianco e abbagliante di luce. I petali belli, carnosi, gonfi di linfa e di profumi unici elementi ricchi di colore, rendono la bella composizione festosa.

Adriano Pavan presenta Fiori penduli. La composizione prevalentemente astratta nel fondo del dipinto, diventa più figurativa nell’esecuzione di alcuni fiori gialli che si trovano in sospensione nel quadro che trova nella gamma del blu e del verde possibili vibrazioni cromatiche.

Un mondo migliore è il titolo del dipinto che Enrico Peretto ha realizzato per la rassegna. Il paesaggio è infinito, caratterizzato da una vegetazione selvaggia. In primo piano la bellezza dei fiori si scatena grazie ad una tavolozza cromatica ricchissima.

PERINA GIULIO 1955 Vaso di fiori olio su cartone 47x38 (200).jpg

Di Giulio Perina viene esposto il dipinto Vaso di fiori. Nel 1956 Verzellesi scriveva …onora l’arte mantovana continuando da anni una ricerca…e ora rivolta con rinnovato impegno a rendere una nuova sintesi di forma-colore, caratterizzata da una realizzazione bruciante, fitta di tinte decise e priva di minutaglie…

Il tubo e la rosa è il titolo del dipinto di Paolo Petrò. L’artista coglie un momento dell’esecuzione, steso il nero coprente e risolutore la rosa resterà oppure sarà cancellata? Scontata la qualità pittorica, proprio questa incertezza rende il dipinto fortemente intrigante.

Il dipinto Glicine è l’opera esposta da Antea Pirondini. I lunghi grappoli penduli, del primo fiore che sboccia in tutta la sua traboccante abbondanza, in primavera, riempiono l’ampia ciotola, ed è tutta una vibrazione di colori che continuano variando i colori anche nello sfondo.

L’elegante composizione, la sintesi formale sono alcune delle caratteristiche che danno valore all’opera di Roberto Rampinelli. La ciotola è appoggiata su un piano, un fiore e un limone sono gli elementi legati alla natura. Di struggente sintesi.

L’opera di Laura Rebagliati è realizzata a colombino, la tecnica più artigianale della ceramica che vede l’avvolgimento su se stesso di un lungo spaghettone di argilla e raffigura un Cactus in piena fioritura. La pianta grassa succulente che raramente, ma può capitare, a volte regala questa fioritura notturna caratterizzata dai fiori abbaglianti nei colori e nelle forme.

Fiori calpestati e tronco spezzato è il titolo dell’opera di Liberio Reggiani, tra i più rappresentativi del realismo sociale milanese. L’esecuzione dell’opera è veloce, le pennellate sicure e materiche, il soggetto sempre terribilmente drammatico, parla di ingiustizie sociali e di violenze subite.

Lucilla Restelli espone In blu, un unico grande fiore dipinto su una tavola in legno, cattura l’attenzione dell’osservatore. Un lungo gambo attorcigliato, un grande calice dorato, aperto anzi spalancato dal quale prepotente, esce un importante pistillo.

Vaso di fiori è l’opera di Teresa Rezzaghi che viene esposta alla rassegna. I fiori scelti per questa composizione sono i papaveri, i fiori selvatici con i larghi petali leggeri dai colori diversi hanno foglie seghettate, una corolla piccola e sfogliata. I colori, che sembrano concentrare dentro sé le varie fasi della vita, l’infanzia, la maturità e la vecchiaia…, insieme all’importante sfondo monocromo, sono stesi con grande padronanza.

Il grande Fior di Loto di Kiara Rossato, è una bella scultura in ceramica policroma, composta in modo quasi barocco, che mette in evidenza la complessa struttura del fiore più antico del mondo che, composto da più di 20 petali, presenta colorazioni che vanno dal bianco al rosa, dal giallo al rosso.

Fiori a Parigi è il titolo dell’impegnata opera realizzata da Giorgio Rossi; un omaggio ai recenti drammatici fatti di sangue avvenuti nella capitale francese. Uno spiegazzato nastrino tricolore francese, una mazzo di fiori avvolti in una carta sdrucita, e la città, riconoscibile solo nel riflesso dell’acqua di una pozzanghera. I fiori non sono solo per celebrare felicità.

Alessandro Sangalli dipinge Fiori del pensiero una composizione pensata e realizzata, ricca di materia e di gestualità. I colori dello sfondo sono stesi con veloci pennellate ma nella realizzazione dei fiori ecco che il colore traboccante definisce ma non disegna.

Giorgio Scano sceglie di dipingere Rose, un piccolo quadro molto intimista. Pochi gli elementi inseriti nel contesto, un piattino bianco arricchito da una riga colorata con sopra un bicchiere con due roselline. Un candido colpo bianco vivifica di luce la romantica composizione.

Marisa Settebrini presenta il dittico RivoluzioneSi rilassi a modo suo, due tecniche miste che colgono una rosa in due momenti assolutamente fondamentali, il fiore-bocciolo legato al futuro, alla gioventù, alla voglia di cambiamento, mentre il momento della massima fioritura, legato alla maturità e alla riflessione.

Quella di Anna Somensari è una geometrica astrazione. C’è profumo nell’aria: odoralo il titolo dell’opera è un invito a cercare, tra le barocche pennellate, la chiave di lettura dell’opera. Tra fiore e profilo, indefiniti pur se presenti, abbagliante, traspare lo sfondo concretizzato da cromie vibranti di luce.

Paolo Soragna realizza per la rassegna Fiori e frutta, una romantica composizione piena di atmosfera; i fiori, anzi le struggenti rose in un grande vaso e la frutta, circondato da un tessuto arricchito da un importante panneggio, sono su un tavolo. Lo sfondo gradualmente cambia il colore che dallo scuro del primo piano volge al chiaro, alla conferma della luce del sole che vuole entrare.

Elio Terreni realizza questa tecnica mista intitolata Splendidi fiori, un’interpretazione assolutamente moderna del tema suggerito per la rassegna. La texture della carta impregnata di colore ed il lungo segno nero rendono molto intrigante l’opera.

Mario Tettamanti dipinge un elegante vaso di Rose, un vaso di fiori sognato, dipinto socchiudendo gli occhi e pensando al profumo, non dipingendo ciò che si può vedere, piuttosto ciò che rappresenta per noi l’essenza del soggetto. L’atmosfera è soffusa, la luce non sorprende le rose, ma le accarezza sfiorandole lateralmente.

Tomiolo Eugenio 1941 Papaveri  olio su cartone 52,5X46,5  (200).jpg

Di Eugenio Tomiolo viene presentato il dipinto Papaveri. Alcuni piccoli fiori nella loro nuda semplicità senza orpelli di foglie sono in un bel calice di vetro. Il fondo monocromo è comunque vibrante di atmosfera. Una grossa farfalla apre le ali, dietro.

Antonio Tonelli dipinge Fiori nel cielo ipotizzando che possano apparire come astri nella volta celeste e il risultato è assolutamente efficace. La tecnica pittorica è quella tipica dell’artista che realizza opere pregnanti di colori stesi a piccole e infinite pennellate.

Presenza insolita è il titolo del dipinto realizzato da Natalino Tonelli. Un tripudio di fiori, rose e alchechengi riempiono una zuppiera di tradizione sul piano del tavolo, altre sono appese al muro di sfondo. l’atmosfera è festosa, ma se guardi bene, trovi un curioso pettirosso sulla zuppiera forse lì per farsi ritrarre.

Giuliano Trombini dipinge Un cielo di fiori un’allegoria di macchie colorate stese su un paesaggio indefinito di verdi. Il risultato è freschissimo, brillante, non si basa sul piano emotivo bensì sull’interpretazione razionale di ciò che sottintende.

VENDITTI ALBERTTO, Vincent e i fiori, 2016, tecnica mista su tela, 80x80 (200).jpg

Vicent e i fiori è il titolo dell’opera eseguita da Alberto Venditti che rende omaggio al grande pittore che pure aveva dipinto molti fiori ed anche molte magnolie. Alcuni fiori ancora chiusi abbracciati dalle lucenti foglie, sullo sfondo un sofferto ritratto e alcuni frammenti di pagine dedicate all’artista olandese.

Elsabetta Viarengo Miniotti dedica il suo quadro al Giardino di Re Mida. È conosciuto da tutti il mito di re Mida e della bellezza delle rose del suo giardino che tanto erano piaciute al vecchio satiro Sileno. Così l’artista ci regala alcune splendide rose dorate che arricchiscono le selva del giardino.

Di Carlo Vitale viene presentato il piccolo dipinto Viole del pensiero del 1968, un piccolo bouquet di viole in un vasetto ottocentesco. La pittura pastosa, grazie ai colori terragni usati, trova vigore e forza nella stesura dei caldi colori dei fiori primaverili.

Di Domenico Zangrandi viene presentato il ritratto Mia moglie un bellissimo quadro del 1981. Lei volta la testa e guarda il marito, in mano tiene una bella rosa recente regalo dell’artista innamorato. Notevole i panneggi dei diversi tessuti, l’impaginazione del dipinto e gli alti effetti tonali raggiunti.

Il Vaso con fiori sulla sedia di Toni Zarpellon trova nel gioco del controluce una sorprendente efficacia. I colori dei fiori si scuriscono ed anche la forma non rivela chiaramente di quale tipologia si tratti, in realtà ciò non è di grande importanza. La tecnica mista vede l’artista usare i pastelli grassi con alta maestria e l’effetto è molto riuscito.

Rosa, rosæ è il titolo dell’opera di Marisa Zattini una tecnica mista che trova in una sorta di arte povera la sua collocazione. Alcuni petali, uno stelo ed alcune foglie sono applicati sulla carta con giochi di frasi scritte, a sottolineare l’intento di fissare alcune riflessioni.

Le Dalie di Zelda (Elda Zanferli) splendono nella loro vivezza, i sottili petali e le foglie naturali pieni del vivace vigore della freschezza. La trasparenza del vaso di vetro ed il panneggio del tessuto dietro, conferisco al quadro un impatto davvero emozionale.

Nel dipinto Serenelle di Natalina Zerlotti i fiori, raccolti in pannocchie a forma piramidale e dipinti a spatola, non sono dipinti alla ricerca della vera somiglianza, quanto piuttosto alla ricerca emozionale del catturare l’essenza del fiore che, di color lillà, sono piacevolmente profumati. Il quadro realizzato grazie a delicate spatolate di colore, riesce a raggiungere effetti di grande efficacia.

In vendita il catalogo (208 pagine) con presentazione di Maria Gabriella Savoia ove sono riprodotte le 95 opere esposte e le biografie degli artisti invitati. Archivio Sartori Editore, Mantova, € 25,00.

INFO: 0376.324260

Prossime aperture: 

– Sabato 26 marzo: 15.30-19.00

– Pasqua, Domenica 27 marzo: 10.30-12.30 e 15.30-19.00

– Sabato 9 aprile: 15.30-19.00

– Domenica 10 aprile: 10.30-12.30 e 15.30-19.00

Ingresso libero

 

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