
sindaci da six in piedi: Ivan Ognari (Suzzara), Claudio Terzi (Gonzaga) – Daniele Benfatti (assessore al bilancio Comune di Pegognaga), Simona Maretti (Moglia) e Fabrizio Nosari (Motteggiana)
I Comuni di Gonzaga, Suzzara, Moglia, Motteggiana e Pegognaga compiono un primo, concreto passo verso nuove forme di gestione associata dei servizi in vista di future unioni. Le cinque amministrazioni si accingono a condividere uno studio di fattibilità destinato all’analisi delle funzioni da associare e alla definizione delle proposte per la possibile riorganizzazione dei comuni aderenti.
“Cominciamo ad agire sulla base di numeri e dati oggettivi” commenta il sindaco di Gonzaga Claudio Terzi “non vogliamo creare sovrastrutture ma realizzare il vero scopo della gestione associata, che è quello di semplificare e ottimizzare i servizi a vantaggio dei cittadini, senza dimenticare che l’Unione dei comuni può accedere a maggiori contributi statali o regionali rispetto ai singoli comuni”.
In prima istanza, lo studio riguarderà l’esame dell’organizzazione sotto il profilo amministrativo e strutturale degli uffici. Il coordinamento tra gli enti aderenti all’unione, infatti, rende necessario un riassetto degli atti e delle procedure che regolano la nascita, il funzionamento e la programmazione dei servizi comunali, che dovrà essere uniforme per ogni servizio della funzione associata. Il primo obiettivo del processo di uniformazione è infatti quello di una semplificazione organizzativa e di una programmazione su ampia scala in linea con le prerogative della futura Area Vasta, intesa come ente di coordinamento tra i comuni all’interno della quale, per specifici servizi, gli stessi municipi possono associarsi in aree omogenee.
Nell’ambito dello studio di fattibilità si procederà con il piano economico-finanziario contenente l’analisi delle risorse umane ed economiche a disposizione di ogni singolo comune per ogni funzione da trasferire, con le relative proposte di convenzione e i criteri di ripartizione della spesa. I comuni di Gonzaga e Suzzara, nella prossima variazione di bilancio in discussione nei consigli convocati per oggi a Suzzara e domani a Gonzaga, inseriranno lo stanziamento delle risorse per lo studio, che comporterà una spesa di circa 60 centesimi per abitante.
Interesse concreto per l’operazione è stato manifestato anche dal Comune di San Benedetto Po: il sindaco Roberto Lasagna e la giunta, da poco insediati, si sono impegnati a definire il proprio ruolo nella cordata.