Il pubblico delle grandi occasioni e un nuovo traguardo raggiunto ieri a Reggiolo con l’inaugurazione del Museo Antonio Ruggero Giorgi. Palazzo Sartoretti, che ospita il museo nelle sale del piano terra, si è riempito di cultura valorizzando un patrimonio artistico-culturale di grande valore. La raccolta d’arte, costituita nel 1975 dal Comune di Reggiolo grazie a un lascito testamentario dell’artista, riunisce 35 dipinti a olio e da 30 lavori di grafica (puntasecca, matita, china) e oggi trova finalmente un nuovo spazio.
Ieri pomeriggio, nelle sale del Palazzo che si affaccia su Piazza Martiri, cuore pulsante del centro storico di Reggiolo, all’appuntamento inaugurale hanno partecipato le autorità cittadine, studiosi ed esperti e numerosi cittadini. Al taglio del nastro il sindaco Roberto Angeli, insieme all’assessore alla Cultura Franco Albinelli, ha espresso grande soddisfazione.
“Per Reggiolo – ha detto Angeli – questa nuova inaugurazione rappresenta un ulteriore traguardo nella realizzazione di un progetto a cui l’Amministrazione sta lavorando da anni e che permetterà di valorizzare il patrimonio culturale reggiolese. Un impegno che ha coinvolto professionisti che abbiamo avuto il piacere di vedere al lavoro: Lorenzo Respi, il direttore artistico Palazzo Sartoretti “Museo tra le Mura”, e Luigi Pagliarini, direttore artistico Teatro Rinaldi. Abbiamo scelto di mettere in campo professionalità di alto livello per creare un percorso culturale che coinvolgesse tutto il territorio. Abbiamo soprattutto scelto di puntare all’eccellenza, perché siamo convinti che Reggiolo possa continuare a crescere e a farsi conoscere. Qui la gente ha voglia di fare e dopo gli anni difficili della ricostruzione, ora possiamo aprire spazi per la cultura come il Museo Giorgi e collegarli tra loro con calendari di attività, spettacoli e iniziative”.
La parola è poi passata a Lorenzo Respi, il direttore artistico Palazzo Sartoretti “Museo tra le Mura” collegato via streaming, che ha illustrato il progetto di valorizzazione del patrimonio culturale e turistico del territorio Reggiolo Attiva. Il progetto collega tra loro i luoghi della cultura di Reggiolo – Palazzo Sartoretti, Teatro Rinaldi, Auditorium Fellini, Rocca Medievale, Museo della civiltà contadina di Brugneto – e dialoga con le realtà imprenditoriali locali. Respi ha poi parlato dell’allestimento del Museo Giorgi e della rotazione delle opere, che permetterà di esporre al pubblico l’intero patrimonio.
“Nella collezione donata da Giorgi al Comune – ha ricordato – ci sono dipinti, disegni, qualche grafica. All’interno del Museo è stato poi creato uno spazio dedicato ai bambini ‘Il museo a misura di bambino’ che permette ai più piccoli di vedere le opere e interagire con esse”. Ma il progetto artistico-culturale continua a crescere e arricchirà ancor più Palazzo Sartoretti. “La rotazione delle opere – ha continuato Respi – riguarderà anche altri spazi, come la Sala dei Miti dove è stata collocata la galleria delle sculture. Ora qui si possono ammirare le opere di Carlo Santachiara e Émile Gilioli. In futuro arriveranno altre donazioni come quelle di Nani Tedeschi o Mario Pavesi. L’obiettivo è incrementare ancora questo patrimonio”.
Dopo i contributo musicale di Gabriele Fabbri al pianoforte, Luigi Pagliarini, direttore artistico Teatro Rinaldi, ha presentato il programma teatrale della stagione 2022 nell’ambito di “Reggiolo Attiva” e le esibizioni della scuola di musica di Reggiolo e del conservatorio di Reggio Emilia con cui è stata aperta una collaborazione.
Gli spettacoli della stagione teatrale si terranno all’Auditorium Fellini a partire da fine gennaio. Il primo appuntamento è fissato per il 30 gennaio, alle ore 17, con “Ginettaccio, Storia di un uomo giusto”; il 13 febbraio, sempre alla stessa ora, seguirà, “Questo dolce naufragare” di Matteo Carnevali.
Il 6 marzo sarà la volta di “Arturo”, Toscanini visto da vicino con l’ensemble strumentale da camera del Teatro Rinaldi.
Il 20 marzo, alle ore 17,30, un grande classico, “La locandiera” di Carlo Goldoni, mentre il 3 aprile, alle ore 18.30, musica con i Edith Piaf Quartet, un viaggio musicale tra la Parigi degli anni ’30 e l’Argentina di Astor Piazzolla.
La prossima estate, fuori dall’abbonamento, l’appuntamento inaugurale del Parco urbano delle “Pradelle” con il London conducting workshop 2.0, masterclass internazionale di direzione di orchestra e coro che vedrà un concerto finale con gli allievi.
L’ingresso agli spettacoli è con prenotazione obbligatoria e il costo del biglietto è di 10 euro, mentre l’abbonamento è acquistabile al prezzo di 40 euro. Per informazioni e prenotazioni: Biblioteca “G. Ambrosoli, tel. 0522 213713, 331 8426129 o biblioteca@comune.reggiolo.re.it.
ANTONIO RUGGERO GIORGI nasce a Reggiolo nel 1887 da una famiglia contadina. Dopo l’apprendistato artistico all’Accademia “Cignaroli” di Verona (1910), nel 1912 per cinque mesi è a Monaco di Baviera dove segue i corsi di Heinrich Knirr e frequenta Oskar Kokoshka, accostandosi all’Espressionismo tedesco. Trascorre poi un breve periodo a Parigi rivisitando l’Impressionismo ed entra a contatto con i movimenti artistici d’avanguardia del cubismo, astrattismo e fauvismo.
Tornato in Italia, combatte nella Prima Guerra mondiale cui s’ispira per alcune opere di forte drammaticità. Il ritorno alla vita civile è segnato dalla ripresa di soggetti ispirati alla vita agreste e familiare con dipinti a olio e puntesecche. Pur vivendo appartato a San Benedetto Po, Giorgi partecipa attivamente alla vita artistica e culturale del tempo e, senza aderire a scuole o indirizzi specifici, mantiene rapporti amichevoli con Marinetti, Carrà, Soffici, Maccari, Rosai e altri, isolato peraltro dal mondo accademico negli anni del fascismo dilagante.
Nel dopoguerra Giorgi approda a un naturalismo centrato sulla ricerca coloristica di ritratti e nature morte nella pittura e, nella grafica, su scene di un mondo contadino al tramonto, presentato negli aspetti più umili e quotidiani. La costante qualità della pittura e l’originalità espressiva ne fanno un autore d’indubbio valore nel panorama dell’arte italiana del Novecento.
Muore a San Benedetto Po nel 1983.