Oltre 434mila euro dalla Regione Emilia-Romagna per concludere gli interventi di riqualificazione e rivitalizzazione del centro storico di Reggiolo.
Con l’ordinanza numero 21 la Regione ha stanziato il secondo riparto delle risorse per le opere di urbanizzazione dei centri storici dei 13 comuni più colpiti dal sisma del maggio 2012, tra cui Reggiolo, unico comune nella provincia di Reggio Emilia ancora nel cratere.
Si tratta di un secondo riparto che si aggiunge a una somma complessiva di oltre 2,6 milioni di euro, che in questi anni hanno permesso di riqualificare Piazza Martiri oltre all’area verde delle Pradelle.
Il nuovo finanziamento servirà a sistemare alcune vie del centro storico, che a seguito degli interventi di ristrutturazione degli edifici privati hanno degradato la pavimentazione stradale o i marciapiedi.
Una buona notizia, che arriva nel momento in cui a Reggiolo stanno terminando i lavori di riqualificazione del secondo stralcio della piazza, finanziati dal primo riparto dell’iniziativa regionale. I nuovi interventi dovranno essere inseriti nel Piano organico, uno strumento approvato dai comuni nel 2014 a seguito di un percorso partecipativo trasformato in una strategia per la ricostruzione degli spazi pubblici dei comuni colpiti dal sisma.
“Per la comunità di Reggiolo queste ulteriori risorse – ha commentato il sindaco Roberto Angeli – sono il segno, ancora dopo 10 anni, della grande vicinanza della Regione ai comuni colpiti dal sisma. Territori che hanno fatto fatica a riprendersi, ma che non hanno mai mollato neanche nei momenti più difficili della ricostruzione”.
Il pensiero corre anche al futuro. “Speriamo – ha continuato Angeli – che il nuovo Governo non ci abbandoni nel processo di ricostruzione e che, nei prossimi provvedimenti, possa portare avanti la collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. Abbiamo ancora molte criticità e molti interventi, soprattutto pubblici da portare avanti, come il secondo stralcio del Teatro Rinaldi e la Scuola Media Umbertina. L’aumento dei prezzi ha infatti determinato il rifacimento della gara di appalto. C’è poi la Rocca. Tutti interventi già finanziati, ma senza il supporto di una legge primaria del Governo che proroghi lo stato di emergenza e metta al sicuro le risorse e il personale straordinario, si rischia di fermare un percorso virtuoso e di esempio per molti altri contesti, non solo nazionali”.